Cantieri, nuovo protocollo Mit per ripartire prima del 4 maggio
Assetto idrogeologico, edilizia scolastica, carceraria e edilizia residenziale pubblica. In questi settori i cantieri possono ripartire, senza aspettare l’avvio della fase 2 dell’emergenza Coronavirus prevista dal governo Conte per il 4 maggio. In attesa del nuovo DPCM, per il quale sono in corso trattative con i presidenti delle Regioni e che spieghi in dettaglio le modalità di riavvio per singoli codici Ateco, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha siglato insieme al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo e ai rappresentanti di ANCI, UPI, Anas, RFI, ANCE, Alleanza delle Cooperative, Feneal Uil, Filca CISL e Fillea CGIL il nuovo Protocollo di regole per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid19 nei cantieri.
Cantieri e sicurezza, secondo protocollo
Il documento condiviso con le associazioni di categoria e le parti sociali integra i contenuti del precedente documento adottato nel mese di marzo, definendo nuove misure in vista della progressiva riapertura nei cantieri, ed è aggiornato sulla base del Protocollo siglato dal Governo relativo a tutti i settori produttivi.
“La priorità di Comuni e Province – spiegano in una nota il presidente Anci Antonio Decaro e dell’Upi Michele Pascale – è il come non il quando. Si può anticipare quando ci sono le condizioni di sicurezza. Per questo l’accordo stabilisce le modalità di accesso dei fornitori esterni ai cantieri, le norme di pulizia e sanificazione nel cantiere, l’utilizzo delle mascherine e degli altri dispositivi di protezione, gli accessi agli spogliatoi e l’istituzione di un presidio sanitario e di pronto soccorso specializzato in grado di provvedere immediatamente all’isolamento dei lavoratori che presentino sintomi di coronavirus. Ripartire è importante. Per il Paese, per ridare speranza, per far muovere l’economia. Ma ripartire in condizioni di sicurezza per i lavoratori è imperativo”.
Nel Protocollo siglato il 24 aprile ci sono le indicazioni operative per incrementare in tutti i cantieri l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento dell’epidemia, seguendo la logica della precauzione e le indicazioni dell’Autorità sanitaria non solo per i lavoratori ma anche per i titolari del cantiere e tutti i subappaltatori e subfornitori. Sono inoltre previste verifiche dell’adozione da parte dei datori di lavoro delle prescrizioni stabilite dal protocollo con i rappresentanti sindacali e attraverso l’Ispettorato del Lavoro e l’Inail.
La scheda informativa sulle procedure nei cantieri
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilasciato, insieme al protocollo, le indicazioni operative, che riportiamo testualmente.
Il datore di lavoro deve informare tutti i lavoratori e chiunque entri nel cantiere sulle disposizioni delle Autorità, in particolare, le informazioni riguardano i seguenti obblighi:
- controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non
sarà consentito l’accesso al cantiere - rispetto di tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in
cantiere (in particolare: mantenere la distanza di sicurezza, utilizzare gli strumenti di protezione
individuale messi a disposizione durante le lavorazioni che non consentano di rispettare la distanza
interpersonale di un metro e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene); - informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di
qualsiasi sintomo influenzale; - preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti
risultati positivi al Covid-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS.
L’uso dei DPI nei cantieri
L’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione è di fondamentale importanza ma è evidentemente legata alla disponibilità in commercio dei dispositivi. Qualora la lavorazione in cantiere imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, ecc…) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.
Modalità di accesso dei fornitori esterni ai cantieri
Per l’accesso di fornitori esterni devono essere individuate procedure predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale presente. Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso ai locali chiusi comuni del cantiere per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza minima di un metro.
Pulizia e igiene nei cantieri
Il datore di lavoro assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica degli spogliatoi e delle aree comuni limitando l’accesso contemporaneo a tali luoghi; ai fini della sanificazione e della igienizzazione vanno inclusi anche i mezzi d’opera con le relative cabine di guida o di pilotaggio.
Nel caso di presenza di una persona con Covid-19 all’interno del cantiere si procede alla pulizia e sanificazione dei locali, alloggiamenti e mezzi. Le persone presenti devono adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare il frequente e minuzioso lavaggio delle mani.
Gestioni di mensa, spogliatoi e spazi comuni
L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone che li occupano.
Organizzazione dei cantieri (turnazione, rimodulazione dei cronoprogramma delle lavorazioni)
Le imprese potranno disporre la riorganizzazione del cantiere e del cronoprogramma delle lavorazioni anche attraverso la turnazione dei lavoratori con l’obiettivo di diminuire i contatti, di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili e di consentire una diversa articolazione degli orari del cantiere sia per quanto attiene all’apertura, alla sosta e all’uscita.
Gestione di sintomatici Covid-19
Nel caso in cui una persona presente in cantiere sviluppi febbre con temperatura superiore ai 37,5° e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al datore di lavoro o al direttore di cantiere che dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria. Il datore di lavoro collabora con le Autorità sanitarie per l’individuazione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in cantiere che sia stata riscontrata positiva al tampone Covid-19.
Esclusione dalle penali per ritardi nei lavori
Il protocollo individua nel dettaglio le ragioni di emergenza da Covid-19. Questo al fine di escludere le penali per tutte le imprese che abbiano accumulato ritardi o inadempimenti rispetto ai termini contrattuali.