Reti TEN per trasporti, energia, telecomunicazioni: ispettori pronti a monitorare
Arrivano gli ispettori per controllare e verificare lo stato di salute della rete stradale transeuropea nazionale, la cosiddetta rete TEN. Ad attivare il monitoraggio ci ha pensato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha reclutato ben 53 ispettori che costeranno 1,38 milioni di euro, soldi derivanti dai versamenti effettuati dalle società concessionarie autostradali negli anni 2017 e 2018.
Il lavoro di ispezione
I tecnici dovranno effettuare delle verifiche sui 6.280 Km di rete stradale transeuropea e avranno 120 giorni dal perfezionamento del disciplinare per presentare una relazione ispettiva. “Le relazioni – fanno sapere dal Ministero – saranno utili per programmare gli interventi di manutenzione da effettuare secondo priorità, al fine di ridurre la incidentalità stradale della rete TEN e incrementare la sicurezza di chi viaggia”. Insomma, a occhio e croce verso la metà dell’anno in corso si potrà avere un quadro più completo della situazione delle strade della rete TEN: sarà curioso capire quanti interventi sarà necessario programmare e – soprattutto – verificare il fabbisogno economico per interventi manutentivi su uno spazio geografico ed infrastrutturale così ampio. “La seconda fase del programma ispettivo, a completamento di quella avviata, sarà attivata nel secondo semestre del 2019, a valere sui versamenti previsti per l’anno 2019 dalle società concessionarie autostradali”, concludono i tecnici del Mit.
Le reti TEN
La politica europea per le reti transeuropee (TENs) per i trasporti, l’energia e le telecomunicazioni nasce nel 1993 sulla base del Titolo XVI, articoli 170.172, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Le TENs consentono il funzionamento del mercato interno, collegando le regioni europee e connettendo l’Europa con il resto del mondo. Le reti transeuropee per i trasporti sono state ridefinite dal Regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2013 che ne ha stabilito gli orientamenti di sviluppo secondo una struttura a doppio strato: una rete centrale (core), di maggior rilevanza strategica per il mercato interno UE, da completare entro il 2030, e una rete globale (comprehensive) da completare entro il 2050. Entrambe sono costituite da corridoi transnazionali multimodali (ferro, strada, vie navigabili) che si intersecano tra loro per creare un fitto tessuto connettivo tra le diverse regioni europee e tra i grandi terminali portuali e aeroportuali. L’obiettivo è aumentare l’efficienza e la sostenibilità dei sistemi di trasporto, migliorare i servizi di mobilità e la loro accessibilità ai viaggiatori e alle merci.
I corridoi TEN-T che interessano l’Italia
I corridoi della TEN che interessano l’Italia sono i seguenti:
- Corridoio Baltico – Adriatico: si estende dai porti polacchi di Gdansk e Gdynia e da Szczecin e da Swinoujscie e, passando attraverso la Repubblica Ceca e l’Austria orientale, raggiunge il porto sloveno di Capodistria e i porti italiani di Trieste, Venezia e Ravenna. Il corridoio comprende ferrovie, strade, aeroporti, porti e terminali ferroviario-stradali (RRT). I progetti principali sono la galleria di base del Semmering e la linea ferroviaria del Koralm (Graz-Klagenfurt) in Austria.
- Corridoio Scandinavo – Mediterraneo: si estende dal confine russo-finlandese e dai porti finlandesi di HaminaKotka, Helsinki e Turku-Naantali a Stoccolma e attraversa, con una sezione da Oslo, la Svezia meridionale, la Danimarca, la Germania (collegamenti con i porti di Brema, Amburgo e Rostock), l’Austria occidentale, l’Italia (collegamenti con i porti di La Spezia, Livorno, Ancona, Bari, Taranto, Napoli e Palermo) e raggiunge Malta. Il corridoio comprende ferrovie, strade, aeroporti, porti, terminali ferroviario-stradali (RRT) e sezioni di autostrada del mare. I progetti principali di questo corridoio sono il collegamento fisso del Fehmarn Belt e, per l’Italia, la galleria base del Brennero.
- Corridoio Reno – Alpi: collega i porti del Mare del Nord di Anversa, Rotterdam e Amsterdam e il porto di Genova attraversando la valle del Reno, Basilea e Milano. Il corridoio comprende ferrovie, strade, aeroporti, porti, terminali ferroviario-stradali e il Reno come via navigabile interna.
- Corridoio Mediterraneo: collega i porti di Algeciras, Cartagena, Valencia, Tarragona e Barcellona, con l’Ungheria e il confine ucraino, passando per il sud della Francia, l’Italia settentrionale e la Slovenia, con una sezione in Croazia.
Il corridoio comprende ferrovie, strade, aeroporti, porti e terminali ferroviario-stradali e, nell’Italia settentrionale, la via navigabile interna costituita dal fiume Po. I progetti principali del corridoio sono le linee ferroviarie a scartamento standard UIC in Spagna, la galleria ferroviaria Torino-Lione e il collegamento Trieste/Capodistria- Lubiana attraverso la regione carsica.