Ingegneria

Ponte sullo Stretto di Messina, il CdM approva il decreto

Rivista l'organizzazione della società che gestirà il Ponte sullo Stretto di Messina: entro il 31 luglio 2024 l'approvazione del progetto esecutivo
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Ponte sullo Stretto di Messina, il CdM approva il decreto

Il Consiglio dei Ministri del 16 marzo 2023 ha approvato “salvo intese” la bozza del decreto che rilancia la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, intitolato “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente”. Il Decreto legge n. 35 del 31 marzo 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, fissa entro il 31 luglio 2024 l’approvazione del progetto esecutivo.

Ponte sullo Stretto, si riparte da una nuova società

La bozza del decreto definisce, in 7 articoli, la configurazione della società concessionaria “Stretto di Messina spa”, riattivata dall’ultima legge di bilancio dopo essere stata messa in liquidazione dal governo Monti nel 2013. Nel nuovo assetto societario, il ministero dell’Economia avrà la maggioranza assoluta, con almeno il 51% delle azioni, ed eserciterà i diritti dell’azionista d’intesa con il ministero delle Infrastrutture, a cui spetteranno funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa con la possibilità, se lo riterrà necessario, di proporre la nomina di un commissario straordinario.

Il consiglio di amministrazione sarà composto da cinque membri, di cui due designati dal ministero dell’Economia d’intesa con le Infrastrutture (rispettivamente, presidente e amministratore delegato), un membro designato dalla Regione Calabria, un membro designato dalla Regione Sicilia e un membro designato da Rfi e Anas.

La società avrà una concessione di 30 anni dall’entrata in funzione dell’opera, e potrà stabilire tariffe per l’attraversamento, stradale e ferroviario, tali da “promuovere la continuità territoriale tra la Sicilia e il continente, garantendo la sostenibilità economica e finanziaria dell’opera”. “Eventuali proroghe dei termini per la realizzazione dell’opera – si legge nel testo – determinano corrispondenti slittamenti della durata della concessione”.

Le idee sull’infrastruttura

I contratti di appalto cancellati dal governo Monti con il decreto legge n. 179 del 2012 riprenderanno a produrre effetti, con l’eccezione delle prestazioni relative al monitoraggio ambientale. L’opera sarà una struttura a campata unica di 3,2 chilometri, il ponte sospeso strallato più lungo al mondo. Il progetto definitivo andrà aggiornato con le specifiche tecniche delle nuove normative soprattutto in materia ambientale e di sicurezza.

In sede europea, a dicembre 2022 la commissaria UE ai trasporti Adina Valean aveva dato la disponibilità a finanziare la prima fase di fattibilità del progetto, che rientra nella rete Ten-T, ovvero lo spazio europeo dei trasporti, a patto che rispetti i criteri comunitari, a cominciare da quello della sostenibilità.

Il testo definitivo del decreto verrà diffuso ufficialmente solo dopo che saranno risolte “le ultime questioni tecniche“, come precisa il Ministero delle Infrastrutture.

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