Ingegneria
Ponte sullo Stretto, no alle archistar: serve un progetto italiano
L'obiettivo è riavviare la procedura di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina: e l'architetto Rampelli chiede un progetto made in Italy
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La Camera dei Deputati ha approvato con voto di fiducia chiesto dal Governo il decreto legge che prevede il riavvio della procedura per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Il decreto passa ora all’esame del Senato, dove andrà convertito in legge entro la fine del mese di maggio 2023.
Ponte sullo Stretto: i punti del decreto
In sede di Commissione, nel testo del decreto sono stati inseriti:- la disciplina delle procedure per l’esproprio, che si avvarranno di un ‘cassetto virtuale‘ (uno spazio internet ad accesso riservato) per dematerializzare lo scambio diretto di comunicazioni e documenti con i destinatari delle procedure e di un ‘fascicolo virtuale‘ (cioè uno spazio internet ad accesso libero) per aumentare la pubblicità e la trasparenza delle procedure e contenere le comunicazioni indirette. Per implementare i sistemi informatici, sono stati stanziati 150mila euro per il 2024;
- disposizioni in merito ai progetti prioritari per l’adeguamento delle infrastrutture, al completamento dell’autostrada A19 Palermo-Catania, ad un piano integrato finalizzato ad adeguare il sistema del trasporto pubblico locale e regionale nell’area dello Stretto di Messina, al monitoraggio antimafia della realizzazione dell’opera e ad un piano di comunicazione per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, per il quale sono stati stanziati complessivamente 7 milioni di euro (un milione l’anno) per il periodo dal 2024 al 2030.