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Ponte Morandi: qui Genova un anno dopo

Focus sulle attività di cantiere con la mente al 14 agosto 2018 del Ponte Morandi, giorno che ha messo a nudo la fragilità delle nostre infrastrutture
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Ponte Morandi: qui Genova un anno dopo

Oggi ricorre il primo anno dal crollo del ponte sul fiume Polcevera, il ponte Morandi.

Dal 14 agosto 2018, molto si è cercato di cambiare a partire dal controllo inquisitorio delle infrastrutture, una caccia alle streghe che stona con la manutenzione ordinaria e straordinaria troppo spesso rivendicata ma non sempre messa in pratica.

In queste settimane si sta configurando il quadro clinico del ponte di Morandi, un’infrastruttura malata la cui vita era prossima alla fine, stando a quanto dichiarato dal procuratore della Repubblica di Genova Franco Cozzi.

Al contempo, sta prendendo forma la nuova infrastruttura viaria, che supererà il fiume Polcevera riunendo nuovamente la sponda di ponente con quella di levante. Un’infrastruttura contestata, in quanto immediatamente dopo lo scorso 14 agosto 2018, l’architetto Renzo Piano propose il suo progetto per Genova, quando altri avrebbero voluto mantenere la memoria storica materiale del ponte progettato e realizzato dall’ingegnere Morandi.

Il video qui riportato è stato pubblicato sul sito della società consortile PerGenova S.C.p.A, costituita da Fincantieri Infrastructure e Salini Impregilo per la progettazione e la costruzione del viadotto Polcevera dell’autostrada A10.

La joint venture rappresenta un modello di collaborazione tra grandi aziende complementari tra loro con l’obiettivo di mettere a disposizione della città e del paese un know-how unico costruito in anni di esperienza in tutto il mondo.

Il nuovo ponte sta prendendo forma: il progetto e l’esecuzione

Un ponte genovese, semplice e parsimonioso, in acciaio e di colore bianco e che sia destinato a durare mille anni. Renzo Piano ha donato alla città di Genova il progetto del nuovo ponte che sostituirà materialmente quello del Morandi.

Figura 1 – Render del nuovo ponte per Genova

L’infrastruttura sorge sulla area del Ponte Morandi, con i necessari adeguamenti normativi alla selezione dell’impalcato ed ai raggi di curvatura degli svincoli e delle immissioni. Il principio progettuale è quello della semplicità: il Ponte avrà una presenza discreta e sobria, rinunciando ad una monumentalità autoreferenziale. Per ottenere una sezione ridotta dell’impalcato verranno realizzati numerosi appoggi (Fonte Salini Impregilo & PerGenova).

Il nuovo Ponte sarà costituito da un impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale pari a 1067 metri costituita da 19 campate così suddivise:

  • 14 campate in acciaio-calcestruzzo da 50 metri;
  • 3 campate in acciaio-calcestruzzo da 100 metri;
  • 1 campata in acciaio-calcestruzzo da 40,9 metri di approccio alla spalla Est per evitare interferenze con le pile del vecchio Ponte Morandi;
  • A questo impalcato è strutturalmente connessa una rampa in acciaio-calcestruzzo di lunghezza complessiva pari a circa 110 metri a tre luci.

Nuovo Ponte Morandi secondo Renzo Piano

Le caratteristiche geometriche del progetto, enfatizzate dal sistema di illuminazione previsto, rafforzano la volontà di ridurre la presenza dell’infrastruttura all’interno del contesto della Valle Polcevera.

Il progetto prevede 18 pile in calcestruzzo armato di sezione ellittica a sagoma costante per l’intero sviluppo in altezza. Saranno realizzate con l’ausilio di casseri rampanti con riprese di getto a passo 4,5 m.

Le dimensioni esterne di 9.00 m x 3.00 m sono le stesse sia per le campate da 50 che da 100 metri.

Questa scelta comporta notevoli vantaggi, tra cui l’uniformità prospettica dell’opera, la velocità di realizzazione legata alla necessità di approntare una sola tipologia di cassero esterno e la costituzione interna della pila formata da un cassone monocellulare.

L’impalcato sarà realizzato in struttura mista acciaio-calcestruzzo con un’altezza complessiva della carpenteria metallica di circa 4,3 m al centro della sezione di impalcato.

Figura 2 – Arrivo via mare dell’acciaio (Pergenova.com)

Figura 3 – Dopo l’arrivo via mare la scorsa settimana del secondo carico di conci che andranno a costituire la seconda campata, prosegue, nell’area di pre-assiemaggio allestita in cantiere a ponente, il montaggio a terra dell’impalcato attraverso lavori di saldatura e bullonatura. Sempre a ovest, partono le operazioni per l’elevazione di una nuova pila, la numero 6, mentre proseguono quelle delle pile 5 e 9. Inoltre, continuano i lavori sul plinto della pila 7 e per l’esecuzione dei pali della pila 8 (Pergenova.com).

Nuovo Ponte Morandi e il suo fitto work in progress

Sono previste due corsie per senso di marcia oltre alla corsia di emergenza. Il bordo del ponte è caratterizzato da una barriera protettiva antivento che integra un sistema di approvvigionamento energetico fotovoltaico.

A partire dal 15 luglio 2019, sono iniziati i lavori per l’elevazione della prima pila del nuovo viadotto, la numero 9, e della pila numero 5. Così, dopo la prima fase di lavori alle fondazioni.

Contemporaneamente, sempre a ovest, iniziano le operazioni di assemblaggio del primo impalcato in acciaio e si procede con la realizzazione di diversi plinti, segnatamente quelli della pila numero 4 e della pila numero 6.

Nel frattempo, si sta procedendo con le attività propedeutiche all’agibilità delle aree per la costruzione delle pile 8, a ponente, e 10, a levante, mentre proseguono, a levante, i lavori per il plinto della pila 11.

L’agenda di cantiere fino alla vigilia del primo anniversario

È previsto per il 14 agosto 2019 il termine delle ultime opere di demolizione. Attraverso le sei webcam installate nel cantiere è possibile seguire in tempo reale le diverse fasi di cantierizzazione. L’agenda di cantiere è suddivisa tra lato di ponente e quello di levante a cui corrispondono diverse fasi operative.

Figura 4 – Continuano i lavori di elevazione del nuovo ponte: a ponente proseguono i lavori di innalzamento della pila 9, mentre si sono conclusi quelli per i plinti delle pile numero 4 e 6 e iniziano le operazioni per quelli delle pile 2 e 7 e per i pali della pila 8. Prosegue inoltre il montaggio a terra della prima campata dell’impalcato, mentre i conci che andranno a costituire la seconda verranno trasportati in cantiere questa settimana.
A levante si avviano le prime attività di accantieramento presso la spalla B nelle aree rese libere dalle macerie del ponte Morandi e, presso la sponda est del Polcevera, proseguono i lavori per il plinto della pila 11 e le attività propedeutiche alla realizzazione delle sottofondazioni della pila 10.

Figura 5 – Realizzazione delle sottofondazioni

A titolo esemplificativo si riporta qui di seguito l’agenda di cantiere che ha preceduto l’anniversario, ovvero la settimana dal 5 agosto all’11 agosto:

  • Lato LEVANTE
    • Area Campasso:
      • demolizione e movimentazione di macerie in area dedicata, allestimento area stoccaggio materiali, installazione impianto fanghi bentonitici e montaggio sonde;
      • Nuova Pila 15 e Nuova Pila 16: Rimozione Ballast ed esecuzione BOB;
      • Via Porro: Rimozione edifici demoliti e cernita materiale. Demolizione Pila 10 ad avvenuta repertazione Periti;
    • Piazza d’Armi – Nuova Pila 11: Scasseratura fondazione Nuova Pila 11, rimozione palancole e realizzazione starter;
      Nuovo Impalcato Asse Principale: Cantierizzazione e pulizia aree per realizzazione Nuova Spalla, previa realizzazione di pista e zona di lavoro con relativa messa in sicurezza.
    • Via Perlasca – Nuova Pila 10: demolizione solette in calcestruzzo
  • Lato PONENTE
    • Spalla: predisposizione aree di cantiere e demolizione Tampone e Pile 1 e 2
      Nuova Pila 4: Preparazione prova di carico;
      Nuova Pila 5: Getto primo concio elevazione;
      Nuova Pila 6: Montaggio gru a torre e getto starter elevazione;
      Nuova Pila 7: posa palancole, scapitozzatura pali e realizzazione fondazione;
      Nuova Pila 8: realizzazione pavimento aree di cantiere;
    • Nuova Pila 9: getto elevazione II e III concio;
      Pila 6: Completamento demolizione elementi a terra delle travi a cassone;
      Zona Sud – Ex area RFI: movimentazione elementi impalcati P5-P6 e P6-P7 per attività di saldatura e assemblaggio;
    • Pila 8: Completamento taglio e calo a terra, demolizione cantilever;
      Area By-Pass Sottoservizi: innesto bypass, arretramento aree di cantiere
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