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Hyperloop per Milano-Malpensa: sarà la prima tratta italiana?

In aeroporto in 10 minuti: Hyperloop Italia ha firmato un accordo con Ferrovie Nord Milano per avviare lo studio di fattibilità del collegamento
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Hyperloop per Milano-Malpensa: sarà la prima tratta italiana?
Un treno hyperloop a collegamento della stazione di Milano Cadorna e Milano Malpensa. In un futuro forse non troppo lontano potrebbe essere possibile arrivare all’aeroporto dal capoluogo lombardo in soli 10 minuti. Hyperloop Italia e Ferrovie Nord Milano (Fnm) hanno siglato un accordo che dà il via allo studio di fattibilità della prima tratta italiana a super-velocità. Il lavoro preliminare su questo collegamento è il primo importante progetto avviato in Italia dalla nuova startup basata a Roma. Hyperloop Italia nasce come ramo italiano della californiana Hyperloop Transportation Techonolgies. Vuole portare nel nostro paese la ‘versione Hyperloop TT’ del super treno in corso di sviluppo da parte della società co-fondata a Los Angeles dall’italiano Bibop Gresta. La sua prima presentazione ufficiale nel nostro paese è avvenuta il 18 ottobre in occasione del festival Utopian Hours, organizzato a Torino dall’associazione no-profit Torino Stratosferica. Dal palco della Centrale Lavazza, Gresta ha dinamicamente illustrato il sistema, le sue infrastrutture, i suoi convogli, le visioni per le città e i potenziali vantaggi del sistema di trasporto supersonico scaturito dalle visioni di Elon Musk. L’imprenditore nel 2012 aveva lanciato un’idea di trasporto del futuro al cui sviluppo Hyperloop TT non è la sola a lavorare, ma nel mondo è affiancata da molti concorrenti che stanno progettando la propria versione del treno.

Hyperloop ‘versione Hyperloop TT’

Il sistema di trasporto superveloce che Hyperloop TT sta sviluppando potrebbe rivoluzionare le modalità di spostameno ma anche le stesse infrastrutture che lo rendono possibile. Si basa sui nuovi treni e progetta nuove stazioni. Crea nuove condotte all’interno delle quali si spostano i convogli e utilizza un sistema di levitazione magnetica appositamente sviluppato e brevettato.

I convogli

I treni, del modello Quintero 1, hanno una forma aerodinamica. Riprende i volumi della carlinga di un piccolo aereo senza le ali. Sono dotati di un involucro ‘intelligente’ fatto di un materiale composito a base di fibra di carbonio, il Vibranium. Sensori che aiutano a monitorare le sollecitazioni, le temperature e i comportamenti durante l’esercizio rivestono l’esterno mettendo a disposizione i dati che raccolgono. I treni si spostano lungo le guide grazie a un sistema di levitazione passivo brevettato da Hyperloop TT: l’Inductrack. I convogli viaggiano al di sopra di un cuscino magnetico che, sfruttando gli Array Halbach, riesce a ridurre al minimo l’azione dell’attrito sulla velocità raggiungibile.

Le condotte

Quintero 1 si sposta all’interno di un tubo a sezione circolare con diametro di circa 4 m. I tubi sono contenuti a coppie, una per direzione di marcia, all’interno di condotte sostenute da piloni che le sollevano da terra di 6 m. I treni si spostano in ambienti a pressione negativa per diminuire la richiesta di energia per gli spostamenti. Hyperloop TT sta lavorando anche su condotte interrate o rasoterra, a seconda del contesto in cui si devono collocare. La parte superiore del loro involucro, quando non interrata, può essere rivestita di pannelli fotovoltaici che contribuiscono a soddisfare le richieste energetiche del sistema. Il risultato sarà una linea con cui i passeggeri si sposteranno in convogli internamente pressurizzati che viaggeranno fino a una velocità massima di 1.200 km/h. Ogni treno potrà trasportare gruppi di persone compresi tra le 16 e le 50.

Hyperloop TT negli Emirati Arabi Uniti

La prima occasione concreta di sviluppo (e per ora unica ufficialmente diffusa) di un collegamento tramite hyperloop è il contratto che la società californiana ha stipulato direttamente con lo stato emiratino. Hyperloop TT sta lavorando alla progettazione e realizzazione del collegamento ad altissima velocità tra Dubai e Abu Dhabi, con le capsule che viaggeranno attraverso il deserto all’interno di condotte sopraelevate. Lo sviluppo del progetto ha anche coinvolto i danesi di BIG: le stazioni delle due città, per cui si cerca di impostare una forma architettonica, saranno infatti progettate dallo studio di Bjarke Ingels. https://youtu.be/uwm3qvFWVRU

Hyperloop e l’Italia

La notizia del possibile primo arrivo di hyperloop in Italia lascia aperti non pochi interrogativi e questioni. L’effettiva fattibilità tecnica e tecnologica del super-treno sembra essere solo questione di tempo. Anche se ancora non sembrano esserci stati test con persone a bordo, il numero di ricercatori coinvolti e di investimenti messi in campo da sponsor privati e pubblici è proporzionale all’interesse per lo sviluppo di questa tecnologia. Lasciando a margine le considerazioni sulla fattibilità economica e sul ritorno di un eventuale investimento sicuramente ingente, il particolare contesto italiano pone tuttavia diverse questioni. Fra le principali, gli importanti investimenti, prevalentemente pubblici, che negli ultimi 25 anni hanno permesso la realizzazione di una rete ad alta velocità ancora incompleta. La rete ha portato nuove stazioni o il rinnovamento totale delle vecchie e ha posato nuove infrastrutture che in molti casi corrono parallele a quelle esistenti, oggi destinate al trasporto più lento. Le trasformazioni di territori spesso tutelati e da difendere dall’ulteriore consumo di suolo sono un secondo tema, non secondario e ancora tutto da sondare prima di regolamentarlo. L’Italia è costellata di aree in cui è difficile anche solo efficientare energeticamente l’esistente con nuovi pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici o creare infrasturtture per nuove piste ciclabili. Altro tema potrebbe infine riguardare la corretta gestione del rapporto con le comunità locali e il loro indispensabile coinvolgimento in tutte le fasi dei processi. Per evitare il ripetersi delle annose vicende legate alla realizzazione del collegamento TAV tra Torino e Lione.

Aggiornamento del 18.11.2020

Nell’anno del Covid-19, Hyperloop prende davvero forma.  Ma lontano dall’Italia. Nel mese di novembre a Las Vegas, in Nevada c’è stato il primo test con passeggeri all’interno del super treno. Su una pista da 500 metri la Virgin Hyperloop ha raggiunto con il suo veicolo i 172 Km/h  in 15 secondi. Un altro scenario invece si sta sviluppando in Corea del Sud dove un prototipo in scala, sempre dalla Virgin Hyperloop ha raggiunto i 1.019 km/h, a pochi giorni di distanza dal primo test con passeggeri a bordo. L’annuncio nello specifico caso è a firma del Korean Railroad Research Institute.
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