Ingegneria

Il nuovo ponte di Sabbioncello apre al traffico veicolare

Completato il viadotto che con i suoi 2,5 km ri-unisce il paese collegando artificialmente un territorio diviso dai confini politici. L’apertura al traffico veicolare ad agosto 2022.
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Il nuovo ponte di Sabbioncello apre al traffico veicolare
Il nuovo ponte di Sabbioncello, Pelješac in lingua croata, è stato completato in Dalmazia. Le sue strutture sono state tutte realizzate al termine di un cantiere di 1.277 giorni, avviato il 30 luglio 2018 e interrotto dalla pandemia. La grande infrastruttura è la più importante realizzata in Croazia nella storia recente del paese. È stata eretta dalla China Road and bridge corporation (CRBC), vincitrice della gara bandita dall’azienda pubblica Hrvatske ceste. La sua costruzione ha potuto contare sulla disponibilità di fondi europei, che hanno finanziato l’85% del costo di realizzazione, pari a 420 milioni di euro.

Un nuovo ponte per una doppia unione

Il ponte di Sabbioncello permetterà presto di superare il tratto di mare che divide due coste, migliorando gli spostamenti e favorendo un’economica fortemente basata sul turismo. Unirà anche tutto il territorio croato, definitivamente e per la prima volta. La Repubblica nata nel 1995 al termine di una sanguinosa guerra è infatti divisa in due parti non comunicanti, separate dall’unico affaccio sul mare della Bosnia ed Erzegovina. La penisola di Sabbioncello si innesta sulla parte meridionale della costa croata protendendosi su Neum, passaggio d’obbligo verso Dubrovnik che presto sarà raggiungibile anche passando solo su suolo croato. Questa continuità territoriale artificiale è stata fisicamente creata a metà 2021, quando la posa dell’ultima sezione dell’impalcato ha finalmente unito il paese.

Ponte di Sabbioncello, un viadotto strallato

Il nuovo viadotto tipologicamente è un ponte strallato realizzato in cemento armato e metallo. Collega la città di Komarna, sulla terraferma croata, con Brijesta, collocata sulla penisola attraversando il Canale della Narenta. Una volta pienamente operativo, consentirà un ingresso diretto dei veicoli, non più costretti ad attraversare il territorio della Bosnia ed Erzegovina. Il suo impalcato è lungo 2,404 km ed è composto dalla successione di 400 sezioni metalliche lunghe dai 6 ai 12 metri. I segmenti sono stati prefabbricati nei cantieri di Nantong, per un totale di 30.000 tonnellate di acciaio trasferite in Croazia via mare. Ogni elemento è alto 4,5 metri e largo 22,5. La sua struttura è composta da tre elementi scatolari chiusi da una piastra in acciaio ortotropo su cui è poi stata realizzata la pavimentazione stradale in asfalto. Le sue dimensioni permettono la realizzazione di quattro corsie carrabili, due per ogni direzione di marcia.

Un ponte della discordia

L’impalcato è sorretto da serie di stralli accoppiati. I cavi, metallici, sono ancorati a piloni in cemento armato, i più alti di 124 metri, posati attraverso piastre su un totale di 148 pali metallici sommersi. Il sistema di sospensione, posizionato centralmente, crea un attraversamento carrabile alto 55 metri rispetto al livello del mare, consentendo il passaggio di navi di dimensioni importanti. L’altezza dell’impalcato, insieme a una distanza tra i piloni di 400 metri, ha un ruolo affatto secondario nel lungo e travagliato processo decisionale che, dai primi anni del millennio, ha portato alla costruzione del ponte. La sua realizzazione è stata infatti fonte di più di un’accesa polemica con la vicina Bosnia ed Erzegovina, che più volte ha accusato la Croazia di chiudere il suo unico, piccolo, accesso dal mare.

Una viabilità di raccordo ancora da completare

Il completamento del ponte di Sabbioncello e il suo collaudo tecnico, effettuato tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, ha avuto una serie di stop and go. Appaltati a due diverse società con sede in Austria e in Grecia, questi lavori realizzeranno la nuova viabilità di accesso, purtroppo in ritardo rispetto al cronoprogramma del ponte. Comprendono la costruzione di due nuove arterie lunghe circa 30 km che passeranno su viadotti e attraverseranno gallerie. La prima è il nuovo raccordo con l’autostrada adriatica, che corre sulla costa continentale, la seconda è il collegamento con la viabilità esistente della penisola e, di qui, con Dubrovnik. L’obiettivo, per alcuni definito di difficile attuazione, è la completa apertura per la stagione estiva. Il ponte è stato aperto al traffico veicolare nei primi giorni di agosto 2022.   Articolo pubblicato il 4 marzo 2022 – aggiornato il 5 agosto 2022
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