Ingegneria
Bim e nuovo ponte sul Polcevera: il premio a Singapore
Per il nuovo ponte sul Polcevera un premio ambito ma anche il primo incidente sul lavoro: una gru si è abbattuta su uno degli impalcati
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Nella tarda mattinata del 20 novembre, intorno alle 11.40, si è verificato il primo incidente sul lavoro nel cantiere del nuovo ponte sul Polcevera. Una gru si è inclinata all’interno del cantiere di ricostruzione del nuovo viadotto Polcevera. Abbattendosi, si è posata su uno degli impalcati che si trova a terra per le operazioni di assemblaggio.
Il comunicato del commissario per la ricostruzione riferisce di tre persone rimaste leggermente contuse e subito sottoposte alle cure mediche del caso. Sono in corso accertamenti su quanto accaduto. Gli operai sono al lavoro per rimettere in sicurezza l’area.
Tornano alla memoria le parole dell’architetto Renzo Piano, in occasione del varo del primo impalcato, in cui riconosceva agli addetti ai lavori le difficoltà e le ‘acrobazie’ a cui dovevano far fronte ben distanti dalla comodità dell’ufficio del progettista.
Le fasi di costruzione registrano in questi giorni l’innalzamento del terzo impalcato. Ed il nuovo ponte sul fiume Polcevera riceve i primi riconoscimenti internazionali. Alla Conferenza “The Year in Infrastrutture 2019 Conference_ Advancing BIM through Digital Twins Italferr (Gruppo FS Italiane) – progettista del Nuovo Ponte sul Polcevera – ha vinto il premio speciale dedicato al tema della resilienza dei progetti. Si tratta dell’ “Advancing Infrastructure Resilience through digital twins” per il Modello BIM.
In quest’ottica l’attività di controllo delle clash e le verifiche parametriche condotte sul modello nelle differenti fasi di aggiornamento delle singole componenti, hanno conferito all’opera un valore aggiunto in termini di coerenza e di realizzabilità.
Per ciascuna componente del modello Bim è stato fissato un set minimo di informazioni che consistono in:
Al nuovo ponte sul Polcevera il premio speciale dedicato al tema della resilienza dei progetti “Advancing Infrastructure Resilience through digital twins” per il modello BIM
Al meeting internazionale, organizzato da Bentley Systems, azienda di sviluppo di software digitali per la progettazione e gestione delle opere infrastrutturali, hanno partecipato oltre 440 società d’ingegneria provenienti da più di 60 Paesi del mondo. Ecco il video del nuovo ponte sul fiume Polcevera premiato a Singapore.Attività preliminare al modello Bim
Prima di procedere con le attività di modellazione, è stato redatto un Piano di Gestione Informativa (pGI) con lo scopo di stabilire fin da subito le modalità operative e i contenuti del modello informativo BIM del Viadotto sul Polcevera. Un ambiente di lavoro condiviso, strutturato in cartelle in cui ogni disciplina dispone del proprio spazio di lavoro, ha favorito in un secondo momento, lo scambio di dati e di informazioni tra le diverse parti interessate.
Contenuto Tecnologico del Nuovo Viadotto sul Polcevera in corrispondenza dell’innesto Rampa (Fonte Italferr)
Il modello Bim del nuovo ponte sul Polcevera
Nella fase di progettazione esecutiva, Italferr ha implementato il modello BIM (Building Information Modeling) del viadotto con l’obiettivo di garantire un elevato standard del progetto secondo i seguenti principi:- Applicare la metodologia BIM nei processi di coordinamento delle attività sfruttando le potenzialità di un ACDat (Ambiente di Condivisione Dati), capace di gestire il flusso dei dati interdisciplinari garantendone l’unicità e la tracciabilità, valido per progetti di tipo infrastrutturale.
- Definire gli ambiti e le procedure da adottare nel corso delle attività di progettazione per creare un Modello Federato dell’intera infrastruttura, estendendo l’attività di modellazione a tutte le discipline e integrando, ove possibile, contenuti progettuali mediante l’uso di hypermodels (ad esempio disegni 2D e dati numerici).
- Orientare e strutturare gli ambiti di lavoro definendo responsabilità, organizzazione e normativa di riferimento.
- Definire standard, template e criteri di base dei modelli da seguire per l’intera fase di progettazione, anche nell’ottica di un possibile utilizzo nelle successive fasi.
- Individuare le caratteristiche dei modelli nell’ottica di aggregazione in appositi strumenti informatici atti al controllo delle clash e verifiche parametriche (Model and Code Checking).
- Individuare le caratteristiche dei modelli nell’ottica di aggregazione in appositi strumenti di simulazione temporale (Modello 4D).
- Capire le caratteristiche dei modelli, nell’ottica di aggregazione in appositi strumenti informatici. Questo perché utili alla comunicazione con le diverse parti coinvolte nel processo (Modelli di Visualizzazione, Produzione di Output Visivi quali immagini e video, Reportistica).
- Produrre un modello informativo che possa costituire la base per le successive fasi di realizzazione ed esercizio e manutenzione dell’opera.
Fasi del modello Bim del ponte sul Polcevera
In questa fase di progettazione aver avuto a disposizione il modello informativo ha consentito a livello operativo di effettuare una serie di verifiche dimensionali e delle geometrie a garanzia della corretta disposizione degli elementi nello spazio anche in funzione del trasferimento delle informazioni a chi poi dovrà mettere in opera la complessa struttura del viadotto.
Dettaglio 3D da Modello BIM dell’interno Ponte per la Manutenzione (Fonte Italferr)
- Codice identificativo WBS;
- Materiale;
- Dimensioni Principali (ad esempio lunghezza, superficie e volume);
- Fase di Realizzazione.
- Partendo dalla modellazione delle singole componenti è stato prodotto un modello federato in cui assemblare i modelli specialistici con estrema precisione e dinamismo.
- Traguardando questi aspetti si è deciso di utilizzare, in maniera innovativa rispetto allo standard, un sistema di modellazione computazionale che garantisse versatilità e tempestività nel riallineare il modello ad eventuali modifiche progettuali.
- Attraverso la modellazione computazionale, basata su blocchi di codice, sono stati sviluppati degli script volti all’ottimizzazione e all’automatizzazione di processi manuali che tradizionalmente richiederebbero un grosso dispendio in termini di tempo.
- Definita la libreria delle componenti, attraverso questi script, ha preso il via la fase di assemblaggio del modello con la possibilità di gestirne dinamicamente il contenuto parametrico. Gli script sono collegati ad un foglio di calcolo contenente tutte le informazioni di base necessarie a definire il modello.
- Agendo puntualmente sulla singola cella è stato possibile aggiornare automaticamente il modello senza dover necessariamente agire manualmente sulla modellazione.