In arrivo un nuovo decreto per l’installazione libera di impianti fotovoltaici

L’impulso riformatore del Governo non conosce sosta. Non sono trascorse neanche ventiquattro ore dalla approvazione del c.d. Decreto Energia, che il Governo pensa già ad emanare un nuovo provvedimento volto alla installazione “liberalizzata” di impianti fotovoltaici, solari o termici sugli edifici.
Installazione impianti fotovoltaici e il nuovo decreto “energia e semplificazioni”
In audizione presso la commissione parlamentare per la semplificazione, il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, ha illustrato le proposte che saranno oggetto della prossima stesura del “decreto energia e semplificazioni”. Sono già in corso i primi confronti con il Ministero della transizione ecologica. L’obiettivo è quello di seguire un percorso improntato su interventi volti alla semplificazione al fine di realizzare una “riforma permanente” per l’intera durata del Recovery.
Complice il caro-energia e il conflitto Ucraina-Russia, il Governo sta cercando di realizzare un pacchetto normativo volto alla semplificazione dei titoli autorizzativi volti a velocizzare l’installazione dei pannelli solari, termici o fotovoltaici, sugli edifici.
Ricordiamo che un primo passo è stato fatto proprio con l’approvazione del Decreto Energia che ha introdotto numerose misure strutturali in materia energetica.
La novità più rilevante del cosiddetto Decreto Energia è che l’installazione, con qualunque modalità, di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici, è considerata intervento di manutenzione ordinaria non più subordinata all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso comunque denominati.
Lo stesso principio è valido per l’installazione di impianti solari fotovoltaici o termici su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, per la realizzazione delle opere funzionali alla connessione alla rete elettrica nei predetti edifici o strutture e manufatti, nonché nelle relative pertinenze.
La modifica si inserisce in un percorso di semplificazione legislativo già avviato. Infatti, con la legge 29 luglio 2021, n. 108, di conversione del “Decreto Semplificazioni Bis” sono state già effettuate numerose integrazioni in tema di efficienza energetica.
Il nuovo provvedimento allo studio prevede una semplificazione ancora più drastica. L’idea del Ministro è quella di “installare sui tetti di un milione di edifici pubblici pannelli solari, a cominciare dalle scuole”.
Installazione impianti fotovoltaici: il “salto verde” del Paese
Il testo depositato dal Ministro in Commissione, contiene:
- delle misure volte alla liberalizzazione dell’installazione di pannelli solari, termici o fotovoltaici, sugli edifici. Tali misure non saranno però applicabili agli edifici individuati come beni culturali. In questi casi invece, si ricorrerà ad una procedura autorizzatoria semplificata;
- l’individuazione di una definizione legislativa delle aree e della tipologia di edifici sui quali sarà possibile installare automaticamente impianti di energia rinnovabile, a partire dai siti industriali dismessi e dalle aree agricole abbandonate o non produttive da più di 5 anni;
- l’estensione dei casi in cui gli interventi su impianti esistenti non sono sottoposti a valutazioni ambientali e paesaggistiche;
- la nomina di un commissario straordinario del Governo (presidente commissione Via Pnrr/Pniec) per lo smaltimento delle giacenze riguardanti le richieste di autorizzazione degli impianti sin qui presentate;
- il potenziamento delle unità dedicate alle autorizzazioni per impianti Fer nell’ambito del pool dei 1.000 esperti;
- la pianificazione di interventi di formazione rivolti agli enti del territorio sulle procedure autorizzative e sugli interventi di semplificazione;
Semplificare 600 procedure
Il provvedimento intende semplificare 600 procedure entro il primo semestre 2026 di cui 200 entro il 2024.
Inoltre avrà la finalità di:
- dimezzare i termini di conclusione dei procedimenti amministrativi ai controlli sulle attività economiche;
- prevedere l’eliminazione degli adempimenti inutili;
- completare la digitalizzazione dello Sportello unico delle attività produttive (Suap) e dello Sportello unico dell’edilizia (Sue);
- semplificare gli interventi in favore dei disabili (che saranno esonerati da visite e adempimenti).
Il “booster” di tutti gli interventi è la digitalizzazione
Tutto questo, ricordiamo, si collega ad un’altra tappa fondamentale, nel mosaico della riforma, che è contenuta nel processo di digitalizzazione.
Infatti, un altro dei provvedimenti in fase di realizzazione è “l’ampliamento dei servizi anagrafici digitali con l’aumento, d’intesa con il ministero dell’Interno, del numero dei certificati scaricabili. Non meno importante – ha precisato il Ministro- è l’interoperabilità delle principali banche dati. È la regina delle battaglie. Oggi abbiamo 32mila amministrazioni e migliaia di banche dati che non dialogano tra di loro. Dobbiamo metterle in relazione, renderle interoperabili”.