Arriva la certificazione sui gas fluorurati
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 aprile e in vigore dal 5 maggio 2012 il Decreto del Presidente della Repubblica del 27 gennaio 2012 n. 43 in attuazione del regolamento CE n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra.
Tale decreto disciplina le procedure per il conseguimento del cosiddetto “patentino” da parte degli operatori di apparecchiature contenenti tali gas, nonché quelle per la designazione degli organismi di certificazione e prevede l’istituzione di un Registro Nazionale delle persone e delle imprese certificate.
Come noto, l’obbligo di certificazione riguarda, in particolare, le persone e le imprese che provvedono alle operazioni di installazione, manutenzione o riparazione delle apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore, nonché dei sistemi di protezione antincendio, contenenti taluni gas fluorurati a effetto serra e per le attività di contenimento e recupero degli stessi gas dalle suddette apparecchiature e sistemi.
La certificazione avrà durata 10 anni ed è affidata agli enti di certificazione delle persone, accreditati ai sensi della norma Uni Cei En Iso/Iec 17024, e agli enti di certificazione delle imprese accreditati ai sensi della norma En 45011.
Sebbene il decreto entri in vigore domani, bisognerà attendere l’istituzione, da parte del Ministero dell’Ambiente, dell’apposito Registro, nonché la pubblicazione dell’elenco degli enti di certificazione accreditati, affinché gli operatori possano avviare il percorso di certificazione. Restano infine da sciogliere i nodi operativi, come fa notare Assistal (Associazione nazionale costruttori di impianti), circa la modulistica da utilizzare per poter provvedere all’iscrizione al Registro e richiedere i certificati provvisori alla competente Camera di Commercio.
“Al fine di dare piena attuazione al Dpr con modalità chiare e definite – afferma Giuseppe Gargaro, presidente di Assistal – è indispensabile procedere alla messa a punto di tutti gli strumenti necessari alla piena attuazione del provvedimento, affinché il processo di certificazione degli operatori si allinei a quello degli altri Paesi europei”.
O.O.

