Milano avrà presto un nuovo
complesso terziario nel pieno di Porta Nuova: è infatti partito il cantiere che sta trasformando l’ex hotel Executive di viale Sturzo, storico albergo posizionato accanto alla stazione Garibaldi, in un moderno centro per uffici.
ED.G.E., acronimo di
Edifici Garibaldi Executive, è un progetto dei milanesi
Onsitestudio (Angelo Lunati e Giancarlo Floridi, che a Milano si sono occupati, tra l’altro, del centro culturale BASE nell’ex Ansaldo, della realizzazione del nuovo complesso scolastico a Cascina Merlata e della trasformazione dell’hotel Duca d’Aosta di fronte alla stazione Centrale) insieme a
General Planning (società di servizi che, tra l’altro, a Milano ha affiancato Park Associati nella progettazione del quartier generale Engie di viale Chiese, oggi fra i candidati italiani al Premio Mies van der Rohe, e del non lontano Gioiaotto che per Hines Italia ha rifunzionalizzato un edificio di Marco Zanuso) sviluppato attraverso
Colliers International Italia per conto della
proprietà Antirion sgr.
Da un albergo ad uffici 4.0
ED.G.E. si colloca in una delle più importanti e strategiche aree cittadine di recente trasformazione, il polo terziario e direzionale di
Porta Nuova, e vuole proporre una nuova declinazione di spazi di lavoro di cui la città sembra avere sempre più bisogno e nuove risposte alle istanze poste dalle modalità lavorative di oggi, sempre più dinamiche e flessibili, e alle necessità di aziende che a Milano continuano a investire posizionandovi i loro quartier generali, nuovi o rinnovati. Il complesso è un
progetto di rigenerazione urbana che, confermando anche una delle cinque linee strategiche su cui si imposta il processo di revisione del PGT, trasforma e rifunzionalizza, con una programmatica intenzione di non snaturarla, una preesistenza che ha contribuito a scrivere un’importante parte della storia calcistica nazionale.
L’edificio di edifici
Il
progetto di Onsitestudio elabora l’idea di base della costruzione di un ‘edificio di edifici’ e lo fa scomponendo la volumetria originaria di un albergo dismesso e datato, composta da due maniche monolitiche adagiate lungo viale Luigi Sturzo e via Massimo D’Azeglio, realizzando un
nuovo complesso formato da tre edifici: Sturzo, D’Azeglio e Tocqueville (la via che delimita l’isolato a sud). Formalmente uniformi e caratterizzati dalla grande trasparenza di facciate ritmiche e regolari che, differenziandosi per ogni parte del complesso, si aprono all’esterno e introducono luce naturale in abbondante quantità, si elevano per altezze differenti, comprese tra i cinque e i dieci livelli fuori terra.
I nuovi edifici
ridefiniscono e riammodernano i fronti urbani affacciati lungo il tracciato viario che delimita il lotto creando nuovi portici lungo le strade e, al suo interno, una corte chiusa e verde. Un parcheggio da 123 posti auto, che nasce a servizio di un’area centrale ottimamente servita dai mezzi pubblici e facilmente raggiungibile sia dalla città che dall’esterno. Il cemento e il metallo saranno i materiali caratteristici delle facciate
Le nuove superfici
Le superfici in via di realizzazione creeranno
22.600 nuovi mq di uffici e spazi di lavoro e accessori flessibili e modulari destinati al mercato della locazione e dotati di aree verdi esterne all’aperto, nella corte e terrazzati: altro punto strategico dei cinque alla guida della revisione del PGT, i 4.500 nuovi mq di
verde avranno infatti un
ruolo primario nel progetto di ED.G.E., confermando ulteriormente quella che è diventata una vocazione caratteristica dell’area, grazie anche alla presenza del Bosco Verticale di Stefano Boeri e alla recentissima apertura di quello che è diventato il terzo parco più grande di Milano, Biblioteca degli Alberi della paesaggista Petra Blaisse di Studio Inside Otuside.
Un polo terziario sostenibile
ED.G.E. sarà un
polo terziario sostenibile in tutto il suo processo realizzativo e gestionale, che nasce per essere certificato
LEED Platinum. Sarà dotato di pannelli fotovoltaici e condizionato da un impianto ad aria e un impianto a pannelli radianti alimentato da una pompa di calore ad acqua di falda. Con l’avvio della fase costruttiva del complesso ED.G.E. (durante l’estate scorsa sono partiti i lavori di bonifica e smantellamento delle vecchie strutture),
Milano si conferma ancora una volta la città più dinamica d’Italia, l’unica in tutto il paese che oggi sembra essere in grado di attirare investimenti e avviare e portare a compimento progetti concreti di sviluppo e trasformazione, sia a scala urbana (si sta ad esempio discutendo della revisione partecipata del Piano di Governo del Territorio) che architettonica che hanno saputo anche richiamare alcuni dei nomi più importanti del panorama internazionale.