Professione

Sarà obbligatoria per tutti l’iscrizione all’albo degli Ingegneri?

La proposta del presidente del CNI Perrini considera i nodi della formazione obbligatoria e del rispetto del codice deontologico come motivazioni per richiedere l'iscrizione all'albo degli ingegneri
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Sarà obbligatoria per tutti l’iscrizione all’albo degli Ingegneri?

Farà discutere la proposta di obbligo di iscrizione all’albo degli Ingegneri, avanzata dal presidente del CNI Angelo Domenico Perrini. Gli ultimi dati del Centro Studi CNI rilevano come gli iscritti agli ordini provinciali degli ingegneri in Italia siano in totale 245.980 (dato gennaio 2022). La proposta del presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri è nata per sottolineare la necessità del riferimento al codice deontologico professionale e alla formazione continua per tutti gli ingegneri. La prima legge italiana che prova a mettere ordine nella regolamentazione della professione tecnica degli ingegneri (e degli architetti), compie nel 1923 i suoi 100 anni. Si tratta infatti della Legge n. 1395 del 24 Giugno 1923. 

Oggi l’iscrizione all’albo degli ingegneri è obbligatoria per esercitare la libera professione e per tutti quei dipendenti pubblici che da ingegneri firmano progetti e collaudano opere.

Obbligo di iscrizione all’albo ingegneri: dove è nata la proposta

Angelo Domenico Perrini, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri, intervenendo al convegno “Eccellenza per l’innovazione dell’ingegneria civile, edile e ambientale” organizzato dall’Università di Trento ha avanzato questa idea di obbligo di iscrizione all’albo degli ingegneri. Il presidente del CNI ha proposto alcune riflessioni a valle del Dpr 328/2001.

“A distanza di 22 anni dall’entrata in vigore del decreto è arrivato il momento di fare alcune riflessioni sul suo contenuto, a cominciare dalla formazione universitaria e dalla precisa definizione delle competenze degli ingegneri della sezione A e quelli della sezione B. Resta, inoltre, ancora aperto il tema delle necessità delle riserve di legge per il secondo e terzo settore. Gli ingegneri svolgono un ruolo fondamentale all’interno della società civile – ha sottolineato Perrini – al pari di altre categorie professionali come ad esempio i medici. A garanzia della qualità delle prestazioni da loro svolte a favore dei cittadini è necessario che seguano tutti il codice deontologico e la formazione obbligatoria. Per questo riteniamo che, a tutela dell’interesse dei cittadini, così come accade per i medici, è tempo di rendere obbligatoria per gli ingegneri l’iscrizione all’Albo”.

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