Seconda rata PNRR, la Commissione Europea dà il via libera a 21 miliardi

Seconda rata PNRR, l’alert di Gentiloni
Se da un lato ci sono le dichiarazioni di incoraggiamento della von der Leyen, sul fronte euro-italiano spicca la voce di Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’Economia. “Next Generation EU è lo strumento comune più potente che abbiamo a nostra disposizione. Per l’Italia – ricorda Gentiloni in una nota – rappresenta un’opportunità unica per costruire un’economia più competitiva e sostenibile e una società più giusta. Esorto il prossimo governo italiano a fare in modo che questa opportunità venga colta. L’adempimento dei numerosi impegni rimanenti contenuti nel Pnrr è fondamentale per realizzare il cambiamento strutturale necessario per spostare l’economia italiana su un percorso di crescita forte e durevole”.I prossimi step del PNRR per l’Italia
Il nuovo Governo dovrà lavorare anche per portare a casa i 19 miliardi di euro della terza tranche del Pnrr: bisogna raggiungere 55 obiettivi, tra cui 16 target quantitativi (un numero maggiore rispetto alle due precedenti rate) entro il 31 dicembre 2022.
Ma le riforme alle quali è necessario mettere mani sono capitoli alquanto spinosi: bisogna completare la legge annuale per la concorrenza e alcuni atti delegati per il completamento della riforma della giustizia civile e penale. Tra i task da chiudere c’è anche la creazione della nuova Agenzia nazionale per la sicurezza informatica e l’entrata in vigore delle riforme del sistema di istruzione primaria e secondaria per migliorare i risultati scolastici
Tra i target quantitativi per accedere alla terza tranche del PNRR ci sono:
- aumento del 15% rispetto al 2019 del gettito fiscale generato dalle «lettere di compliance» (lettere nelle quali sono riportate delle anomalie rinvenute nelle dichiarazioni dei redditi);
- avvio delle procedure di reclutamento di almeno 8.764 unità di personale per l’ufficio del processo per i tribunali civili e penali e immissione in servizio;
- l’assegnazione dei lavori di interventi per efficienza energetica ed energia rinnovabile ad almeno sette Autorità di Sistema Portuale;
- la creazione di alloggi per studenti.
Le modifiche tecniche del PNRR e il ricalcolo
L’Italia ha ottenuto 120-140 milioni in più di fondi PNRR che devono essere attribuiti a nuovi progetti oppure da assegnare tra progetti già esistenti. Un ricalcolo avvenuto a giugno 2022, che spetta ai singoli Stati membri in base al Pil 2020-2021, e che ora necessita di modifiche tecniche, in capo al nuovo governo. Inoltre il nuovo esecutivo dovrà elaborare il capitolo legato a RePower Eu, il piano della Commissione europea per rendere l’Unione indipendente dai combustibili fossili russi entro il 2027, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. L’idea della Commissione è di fare le modifiche ai piani nazionali in una sola volta, procedendo agli aggiustamenti tecnici su progetti specifici legati all’aumento dell’inflazione, all’elaborazione di nuovi progetti legati ai nuovi fondi disponibili e al nuovo capitolo green. Ma sul tavolo c’è anche lo spettro di una rinegoziazione in toto del Pnrr: questo sarebbe uno scenario nuovo, attentamente da valutare, visti i tempi.