Fisco e Tasse

Decreto Sostegni, cosa c’è oltre il condono fiscale?

Contributi a fondo perduto per i professionisti e le partite IVA e l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti nel Decreto Sostegni, in vigore dal 23 marzo 2021. Disponibili i moduli per richiedere i rimborsi
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Decreto Sostegni, cosa c’è oltre il condono fiscale?
L’Agenzia delle entrate ha stabilito le modalità per chiedere i rimborsi previsti dal Decreto Sostegni. I moduli per il riconoscimento dei contributi a fondo perduto previsti dal provvedimento sono disponibili in download in fondo a questo articolo. Il Consiglio dei Ministri n. 8 del 19 marzo 2021 ha licenziato il Decreto Sostegni. Un impegno di 32 miliardi di euro, uno scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento, in attesa del Documento di economia e finanza previsto ad aprile. Nel quale saranno stanziati altri fondi, oltre al Decreto Sostegni, che attivino strumenti di contrasto alla diffusione del contagio da COVID-19 e che siano in grado di contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione. Dopo una serie di tira e molla durati settimane tra le varie componenti del Governo sulle scelte da fare, il decreto legge ha questo titolo: Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19. Il Decreto Legge è il n.41, ed è andato in Gazzetta Ufficiale il 22.03.2021, entrando quindi in vigore il 23 marzo 2021. Il premier Draghi l’ha presentato in diretta streaming con accanto il ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando. Sono cinque gli ambiti principali di intervento. Vediamo nel dettaglio cosa è previsto dal Decreto Sostegni.

Imprese, partite Iva e terzo settore

“Questo è un anno in cui non si chiedono soldi, si danno soldi” ha espressamente detto il premier Draghi a margine della presentazione del Decreto Sostegni, rispondendo ad una delle domande dei giornalisti in merito alla questione dello sforamento del patto di stabilità in questo momento di recessione economica che il protrarsi della pandemia ha innescato non solo in Italia. Ci sono 11 miliardi di euro nel Decreto Sostegni da destinare a contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Potranno presentare richiesta per questi sostegni i soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.

La determinazione dei contributi

L’importo del contributo a fondo perduto sarà determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata, come segue:
  • 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro;
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
  • 30 % per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
  • 20 % per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.
In ogni caso, tale importo non potrà essere inferiore a 1.000 curo per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150mila euro. Il contributo potrà essere erogato tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente intestato al beneficiario o come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.

I sostegni fiscali

Per il sostegno alle attività d’impresa di specifici settori, sono inoltre previsti:
  • un Fondo per il turismo invernale per un totale di 700 milioni di euro;
  • la proroga del periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione fino al 30 aprile 2021.
Per il sostegno alle imprese, è inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche. Nel Decreto Sostegni è inserito l’aumento da 1 a 2,5 miliardi dello stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti. Il beneficio sarà concesso a coloro che dimostreranno la riduzione di almeno il 33% del reddito complessivo nel 2020 (con un tetto di 50.000 euro). La stima è di dare così sostegno a una platea di oltre 800 mila beneficiari.

Confprofessioni: dal Governo Draghi prova di equità

A distanza di un anno, anche i professionisti e lavoratori autonomi potranno accedere ai contributi a fondo perduto introdotti con il decreto Sostegni. Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, parla di “prova di equità e coesione sociale” da parte del Governo Draghi “per assicurare a tutti i soggetti economici, indipendentemente dalla forma giuridica, parità di trattamento”. “A più riprese avevamo segnalato i limiti dei codici Ateco per il calcolo delle indennità e ora la scelta di abbandonare quel tortuoso percorso, come pure la decisione di calcolare il calo di fatturato rispetto all’anno precedente e non al mese precedente, come previsto dal decreto Cura Italia, rispondono alle nostre istanze”. Potrebbero invece non bastare secondo Confprofessioni gli ulteriori 1,5 miliardi di euro per l’esonero contributivo previsti dal Decreto Sostegni.  “Potrebbero non essere sufficienti a coprire le attuali esigenze della platea dei professionisti iscritti alle Casse di previdenza privata – afferma Stella. “Infine, resta ancora da capire se anche i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’Inps che percepiranno l’Iscro saranno esonerati dai nuovi contributi previsti dalla legge di Bilancio 2021”.

Il condono fiscale

Sul condono fiscale degli atti fino al 2010 e per redditi non superiori a 30mila euro si è giocata la partita politica più ostica di questo Decreto Sostegni. Ma il premier Mario Draghi non ha battuto ciglio nel definirlo per quello che è: “un condono fiscale di multe di oltre dieci anni fa, per un importo massimo di 5mila euro, che netti sarebbero 2.500 euro”. Draghi fa riferimento agli interessi e sanzioni varie che gonfiano gli importi delle cartelle esattoriali. “È chiaro che in questo caso lo Stato non ha funzionato, e per questo nel provvedimento è prevista una piccola riforma dello scarico delle cartelle. Il problema è nel meccanismo, altrimenti parlare di lotta all’evasione fiscale non ha senso”.

Le misure per il lavoro nel Decreto Sostegni

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha illustrato la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021 e la proroga della Cassa integrazione guadagni oltre al rifinanziamento, per 400 milioni di euro, del Fondo sociale per occupazione e formazione e anche il rifinanziamento nella misura di 1 miliardo di euro, del fondo per il Reddito di Cittadinanza, al fine di tenere conto dell’aumento delle domande. Per gli istruttori di nuoto, per i trainer delle palestre chiuse da ottobre 2020 è prevista un’indennità una tantum per i primi tre mesi del 2021 con importi variabili tra i 1.200 e i 3.600 euro a seconda del reddito maturato nel 2019. Questo, almeno nelle intenzioni, per riequilibrare alcune discrasie dei ristori 2020. Chi aveva percepito un reddito di 4000 euro l’anno avrà un bonus di 1.200 euro. Tra i 4.000 e 10.000 si matureranno 2.400 euro mentre chi aveva superato i 10.000 euro di reddito avrà 3.600 euro. L’erogazione sarà automatica per coloro che avevano ricevuto il bonus nel 2020. Mentre nuove domande potranno essere inoltrate a Sport e Salute dall’1 al 15 aprile. Nel Decreto Sostegni anche:
  • una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato;
  • il rinnovo, per ulteriori tre mensilità, del Reddito di emergenza e l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari;
  • l’incremento di 100 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore;
  • la proroga degli interventi per i lavoratori in condizioni di fragilità.

Salute e sicurezza nel Decreto Sostegni

La misura a maggiore impatto è sicuramente il finanziamento di 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e di 700 milioni per l’acquisto di altri farmaci anti-COVID: il premier Mario Draghi ha assicurato che appena sarà il suo turno si vaccinerà, e che è pronto a vaccinarsi anche con AstraZeneca, il vaccino prima sospeso e poi rientrato tra i somministrabili secondo il giudizio dell’Ema, dopo i casi di trombosi e di morti registrate anche nel nostro Paese dopo l’inoculo. Il Decreto Sostegni prevede anche:
  • la possibilità che aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale ricorrano allo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari dipendenti, anche in deroga ai limiti vigenti in materia di spesa per il personale;
  • il coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale;
  • un sostegno al personale medico e sanitario, compreso quello militare;
  • la proroga al 31 maggio 2021 della possibilità di usufruire di strutture alberghiere o ricettive per ospitarvi persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata.

Enti territoriali

Per gli enti locali e territoriali è previsto un sostegno per la flessione del gettito dovuta alla pandemia, pari a circa 1 miliardo di euro per Comuni e città metropolitane sul 2021. Per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome si prevede un intervento da 260 milioni e 1 miliardo per le Regioni a statuto ordinario per il rimborso delle spese sanitarie sostenute nell’anno 2020.

Interventi settoriali

Tra gli altri interventi settoriali, il Decreto Sostegni prevede:
  • un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate;
  • il rifinanziamento dei fondi previsti dalla legislazione in vigore per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo;
  • il rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle forze di polizia e delle forze armate;
  • un sostegno dedicato alle imprese del settore fieristico;
  • un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo e alla produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare le patologie infettive in ambito nazionale;
  • un fondo da 200 milioni di euro, presso il Ministero dello sviluppo economico, per il sostegno alle grandi imprese in crisi a causa della pandemia, con l’esclusione di quelle del settore bancario e assicurativo;
  • l’istituzione, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, di un Fondo da 200 milioni di euro per l’anno 2021, da ripartire tra Regioni e Province autonome sulla base della proposta dagli stessi enti, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite, incluse le attività commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati;
  • l’ulteriore finanziamento, del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Articolo pubblicato il 20.03.2021 – aggiornato il 24.03.2021 Scarica i moduli qui sotto.
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