Fisco e Tasse
Decreto Sostegni bis, bonus per partite Iva e mutui agevolati
Un ulteriore scostamento di bilancio che vale 40 miliardi di euro: tanto vale il Decreto Sostegni bis, che guarda non solo al fatturato ma anche agli utili
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Il Decreto Sostegni bis ha un nome lungo. Misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali. Ed è entrato in vigore il 26 maggio 2021, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Un decreto legge da 40 miliardi di euro, licenziato durante il Consiglio dei Ministri n. 20 del 20 maggio 2021 (approvato in via definitiva dal Senato con la legge di conversione) con sette linee di intervento, necessarie per potenziare ed estendere gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio e di contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione adottate in questi lunghi mesi di pandemia. Il Decreto Sostegni bis è stato presentato dal Presidente Mario Draghi, dal Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando.
Gli interventi si articolano su 7 principali linee di azione:
- sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi;
- accesso al credito e liquidità delle imprese;
- tutela della salute;
- lavoro e politiche sociali;
- sostegno agli enti territoriali;
- giovani, scuola e ricerca;
- misure di carattere settoriale.
La perequazione per le partite Iva nel Decreto Sostegni bis
Sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi: nella prima linea di intervento del Decreto Sostegni bis c’ è l’all in dedicata alle partite Iva. Un nuovo pacchetto da 15 miliardi di euro con contributi a fondo perduto per coloro che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore. Non c’è più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. La misura si articola su tre componenti:- la replica del precedente intervento previsto dal primo decreto “sostegni”, con un contributo a fondo perduto per le partite IVA con determinate classi di ricavi, che abbiamo subito un calo del fatturato di almeno il 30 per cento tra il 2019 e il 2020;
- una seconda componente basata sul calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021;
- la terza componente avrà una finalità perequativa e si concentrerà sui risultati economici dei contribuenti, anziché sul fatturato. Il contributo verrà assegnato sulla base del peggioramento del risultato economico d’esercizio e terrà conto dei ristori e sostegni già percepiti nel 2020 e nel 2021.
- credito d’imposta per canoni di locazione ed affitto di immobili ad uso non abitativo per i mesi da gennaio a maggio 2021. Per imprese del settore alberghiero e turistico, agenzie di viaggio e tour operator la misura è estesa fino a luglio 2021. Lo stanziamento complessivo è di oltre 1,8 miliardi di euro;
- esenzione della Tari per gli esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia, con uno stanziamento di 600 milioni di euro;
- il contributo per il pagamento delle bollette elettriche diverse dagli usi domestici viene prorogato fino a luglio 2021;
- incremento di 1,6 miliardi per la dotazione del Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese;
- integrazione con 100 milioni di euro il Fondo per gli operatori del turismo invernale.
- potenziamento con 120 milioni di euro il Fondo per sostenere le attività connesse con eventi e matrimoni e i parchi tematici;
- istituito un ‘Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse’ con una dotazione di 100 milioni di euro;
- differimento per ulteriori 2 mesi, fino al 30 giugno 2021, la sospensione delle attività dell’Agente della Riscossione;
- rinviata a gennaio 2022 l’entrata in vigore della cosiddetta ‘plastic tax’.
Accesso al credito e liquidità delle imprese
Nel Decreto Sostegni bis ci sono 9 miliardi per garantire l’accesso al credito, sostenere la liquidità e incentivare la capitalizzazione delle imprese, attraverso l’estensione di misure in vigore e l’attuazione di nuovi interventi. In particolare:- proroga al 31 dicembre 2021 della moratoria sui prestiti, applicata alla quota capitale delle esposizioni oggetto di moratoria, e sono prolungati e rimodulati gli strumenti di garanzia emergenziali previsti dal Fondo di Garanzia per le Pmi e da Garanzia Italia di Sace;
- nell’ambito del Fondo Pmi, introdotto uno strumento di garanzia pubblica di portafoglio a supporto dei crediti a medio lungo termine per finanziare progetti di ricerca e sviluppo e programmi di investimento di imprese fino a 500 dipendenti;
- al fine di favorire la patrimonializzazione delle imprese, con uno stanziamento di 2 miliardi di euro, si prevede un regime transitorio straordinario della disciplina dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica) per gli aumenti di capitale fino a 5 milioni di euro, con la possibilità di trasformare il relativo beneficio fiscale in credito d’imposta compensabile per il 2021;
- estesa ai soggetti con ricavi superiori ai 5 milioni di euro la possibilità di utilizzare in compensazione nel solo 2021 il credito d’imposta per gli investimenti effettuati nello stesso anno nei cosiddetti beni ‘ex super ammortamento’;
- introdotta un’agevolazione fiscale temporanea per favorire gli apporti di capitale da parte delle persone fisiche in start-up e Pmi innovative;
- 1,6 miliardi serviranno per accrescere a 2 milioni di euro il limite annuo dei crediti d’imposta compensabili o rimborsabili, per favorire lo smobilizzo dei crediti tributari e contributivi.
Lavoro e politiche sociali nel Decreto Sostegni bis
Nel Decreto Sostegni bis c’è uno stanziamento di 4,2 miliardi di euro per il proseguimento delle azioni a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, delle persone in difficoltà economica e delle famiglie e per l’introduzione di nuove misure necessarie per accompagnare il mercato del lavoro nella fase di uscita dalla crisi pandemica. In particolare, il decreto prevede:- quattro ulteriori mensilità per il reddito di emergenza (REM);
- una nuova indennità una tantum per i lavoratori stagionali, del turismo e dello sport che avevano già beneficiato della stessa misura prevista con il decreto “sostegni”;
- il blocco alla progressiva riduzione dell’indennità prevista con la Naspi;
- l’estensione al 2021 del contratto di espansione per le imprese con almeno 100 dipendenti e nuove risorse per i contratti di solidarietà;
- l’introduzione del contratto di rioccupazione, volto a incentivare l’inserimento dei lavoratori disoccupati nel mercato del lavoro;
- l’istituzione di un fondo da 500 milioni di euro per l’adozione di misure urgenti a sostegno delle famiglie vulnerabili.