Power Felt converte il calore del corpo umano in energia elettrica

Composto da nanotubi di carbonio racchiusi in fibre di plastica flessibili, che al tatto ricordano un tessuto, sfrutta le differenze di temperatura tra l’ambiente esterno e il corpo per creare una carica elettrica.

Queste le principali caratteristiche di Power Felt, il dispositivo termoelettrico realizzato dai ricercatori statunitensi della Wake Forest University. “Perdiamo molta energia sotto forma di calore. Recuperando, ad esempio, lo spreco di energia di una vettura si potrebbe migliorare il consumo di carburante e ridurre i consumi della radio, dell’aria condizionata o del sistema di navigazione – ha affermato il ricercatore Corey Hewitt -. La tecnologia termoelettrica per la raccolta di energia è ancora poco sviluppata, ma vi sono possibilità molto ampie”.

Tra le possibili applicazioni, i ricercatori indicano la possibile implementazione di Power Felt nei sedili delle automobili per aumentare la potenza della batteria e alimentare i sistemi elettrici, l’isolamento delle tubazioni o la raccolta di calore sotto le tegole degli edifici in modo da ridurre le bollette elettriche e del gas.

I dispositivi termoelettrici standard utilizzano un composto molto più efficiente chiamato tellururo di bismuto in grado di trasformare il calore in energia in prodotti come i frigoriferi o i processori, ma i costi di questo materiale possono arrivare fino a 1.000 dollari per chilogrammo. Con Power Felt, invece, i costi si aggirerebbero intorno all’euro per la produzione di una mascherina per telefoni cellulari. Attualmente Hewitt sta studiando il modo di aggiungere più strati di nanotubi al dispositivo, renderli ancora più sottili e aumentarne la potenza. 

O.O.