Energie rinnovabili

Pianura Padana, con il Covid-19 giù il biossido di azoto

L'emissione di NO2 in questi giorni di emergenza si è ridotta del 50% in Pianura Padana: è un incentivo per investire sulla mobilità sostenibile
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Pianura Padana, con il Covid-19 giù il biossido di azoto

L’emergenza sanitaria Covid-19 ha visto le chiusure stringenti e le misure del decreto Io resto a casa. E questo ha implicato una drastica diminuzione dei traffico veicolare. A rilevarlo è il ministero dell’Ambiente, che ha riscontrato una riduzione del 50% del biossido di azoto emesso in atmosfera, nello specifico in Pianura Padana.

Il dato SNPA sulla Pianura Padana

Il livello biossido di azoto (NO2) è uno dei principali inquinanti dell’atmosfera. Nelle ultima settimane, in Pianura Padana il biossido di azoto ha subito una forte riduzione, fino al 50%, a seguito delle misure introdotte dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

Questo dato è il risultato dello studio elaborato da un team di esperti del Sistema nazionale di protezione ambientale (Snpa), realizzato grazie all’utilizzo del programma Copernicus e di sistemi modellistici a scala nazionale e regionale sul territorio.
In particolare, sono stati analizzati gli effetti sulla qualità dell’aria delle misure di limitazione della mobilità adottate nelle regioni del Nord Italia già a partire dal 23 febbraio, poi estese a tutto il territorio nazionale a partire dall’11 marzo 2020.

Investire sulla mobilità sostenibile: le parole del ministro Costa

La forte riduzione degli inquinanti in atmosfera nelle regioni del Bacino Padano, in particolare del biossido di azoto, testimonia l’esigenza di puntare al più presto, non appena saremo usciti da questo momento di seria emergenza nazionale, su una nuova normalità, con forme di mobilità il più possibile sostenibili e che riducano drasticamente l’impatto sull’ambiente – afferma il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.

Già da tempo ormai sappiamo, e i cambiamenti climatici ce lo ricordano in ogni area del Pianeta, che la nostra priorità è costruire un modello di sviluppo ambientalmente sostenibile, capace di invertire in maniera drastica e immediata l’abitudine al sovra inquinamento, al sovra consumo e sfruttamento delle risorse naturali. È un modo di vivere non più accettabile e tollerabile”.

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