Efficienza energetica

Sostenibilità e green, oltre la povertà energetica: le 5 soluzioni e i trend del 2023

Sostenibilità e green, quali sono le sfide che ci attendono? Al via la politica Renovation Wave for Europe attraverso una ristrutturazione efficiente
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Sostenibilità e green, oltre la povertà energetica: le 5 soluzioni e i trend del 2023

Negli ultimi anni c’è stata una spinta maggiore verso un approccio più sostenibile e green alla produzione di energia. Il motivo è presto detto: crisi, inflazione, guerra e risorse ridotte hanno spinto i governi di tutto il mondo a mettersi al lavoro per trovare soluzioni concrete contro la povertà energetica.

La buona notizia è che le nuove tecnologie e i modelli innovativi sviluppati in questo settore hanno messo la comunità internazionale in una posizione favorevole per attuare un cambiamento duraturo, ma i prossimi passi sono cruciali. Il modo in cui scegliamo di progettare, finanziare e implementare soluzioni a impatto zero farà la differenza.

Per orientarsi con consapevolezza in un contesto in continua evoluzione, c’è chi ha provato a comprendere appieno le dinamiche: e in questo caso ci vengono in aiuto i dati elaborati da Termo, azienda italiana all’avanguardia nel settore del Greentech, che ha identificato i 5 trend che caratterizzeranno il 2023 e oltre.

Case green e energia rinnovabile: le sfide 2023

In Europa circa il 35% degli edifici ha più di 50 anni e quasi il 75% del parco immobiliare è considerato inefficiente dal punto di vista energetico. Per questo, già nel 2020 l’Unione Europea ha avviato la cosiddetta Renovation Wave, una strategia a lungo termine che richiede ai Paesi membri la pianificazione di interventi e incentivi volti alla riqualificazione degli edifici e all’efficientamento energetico.

In Italia, dopo le numerose modifiche apportate alla normativa in materia di Ecobonus e Superbonus 110%, nei prossimi mesi sarà indispensabile per il Governo fare chiarezza e definire linee guida che aprano la strada a un sistema di incentivi davvero accessibile, efficace e soprattutto stabile nel medio lungo termine.

Per gli operatori del settore, quindi, la sfida del 2023 sarà muoversi con successo in un contesto normativo estremamente complesso e variabile, per aiutare gli utenti finali e garantire loro l’accesso alle agevolazioni.

Inoltre, nell’ambito del Green Deal dell’UE, la Commissione europea vorrebbe avviare la sua politica Renovation Wave for Europe attraverso una ristrutturazione efficiente sotto il profilo delle risorse.

L’obiettivo è di raddoppiare almeno il tasso annuo di rinnovamento energetico degli edifici residenziali e non residenziali entro il 2030 e di promuovere profonde ristrutturazioni energetiche. La mobilitazione delle forze a tutti i livelli verso questi obiettivi si tradurrà in 35 milioni di unità immobiliari ristrutturate entro il 2030. L’aumento del tasso e della profondità della ristrutturazione dovrà essere mantenuto anche dopo il 2030 per raggiungere la neutralità climatica a livello dell’UE entro il 2050.

Questo vuol dire che la ristrutturazione degli edifici dovrebbe accelerare l’integrazione delle energie rinnovabili, in particolare da fonti locali, e promuovere un uso più ampio del calore residuo. Inoltre, è prevista l’integrazione di sistemi energetici a livello locale e regionale contribuendo a decarbonizzare i trasporti nonché il riscaldamento e il raffreddamento. Accanto ai piani pluriennali e decennali per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, quindi, nel 2023 andranno affermandosi soluzioni di minore impatto sistemico, ma più agili in termini di messa in opera: tra queste, si pensi agli impianti geotermici o fotovoltaici domestici e per PMI, che possono essere progettati e installati in poche settimane, portando vantaggi immediati per gli utenti finali.

Riduzione dei consumi e digitalizzazione: così si ottimizzano anche i costi

Oggi istituzioni, aziende e consumatori si stanno concentrando sugli effetti immediati della riduzione dei consumi. L’aumento dei costi ha messo infatti aziende, privati e famiglie di fronte alla necessità di migliorare la gestione quotidiana dell’energia, ottimizzando l’immagazzinamento e i consumi. Per questo motivo, nel 2023 l’installazione di nuovi dispositivi e gli interventi di ristrutturazione saranno molto probabilmente orientati alla diminuzione immediata dei consumi.

È molto probabile, inoltre, che in questo senso continueranno a diffondersi tutte quelle tecnologie che abilitano l’autoproduzione di energia elettrica. Non è azzardato dire infatti che la riduzione dei consumi e l’ottimizzazione dei costi non sarebbero raggiungibili senza un adeguato supporto tecnologico, che consenta di semplificare e standardizzare i processi per tutte le parti: imprese, istituzioni e clienti finali.

Seguendo questo trend, nei prossimi anni – e già dal 2023 – si assisterà a un’adozione sempre maggiore di tecnologie smart, tali da unire la domotica alla gestione termica ed energetica.

Ambiente e sostenibilità diventano un marchio di fabbrica

Per ultimo, ma non per importanza, il report ha analizzato il nuovo trend che sta spingendo sempre più persone a prestare attenzione a ambiente e sostenibilità anche sul fronte dei consumi.

La cultura della sostenibilità si sta diffondendo sia tra i consumatori, sia tra le aziende, per questo nei prossimi mesi continuerà a portare profonde trasformazioni nell’approccio al business da parte di organizzazioni di ogni dimensione.

I consumatori, in particolare le nuove generazioni, affermano di volere marchi sempre più green. Le aziende che non hanno la sostenibilità come parte della loro proposta, allora, si ritroveranno a dover agire ora per proteggersi dai futuri impatti sulla reputazione e dalla perdita di quote di mercato. I bilanci di sostenibilità diventeranno pertanto uno strumento per comunicare con i propri consumatori e investitori, impegnandosi dal punto di vista della trasparenza e della responsabilità sociale.

Non solo chi compra oggi è disposto a pagare per la sostenibilità, ma la domanda di prodotti sostenibili è destinata a crescere in futuro, diventando l’aspettativa piuttosto che l’eccezione.

Chi intende affermarsi, distinguersi dalla concorrenza, crescere e non restare indietro dovrà inevitabilmente investire, innovare e trasformare i propri modelli di business ora per proteggere redditività e fattibilità a lungo termine.

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