Efficienza energetica

Mobilità sostenibile, l’Ue adotta la Dichiarazione europea sulla ciclabilità

Il documento riconosce la bicicletta come una delle forme di trasporto e attività ricreative accessibili e rientra tra le politiche comunitarie in materia di clima ed energia
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Mobilità sostenibile, l’Ue adotta la Dichiarazione europea sulla ciclabilità

Dalla direttiva sulle case green, sino al progetto generale sviluppo nel cosiddetto “Green Deal”, con il quale la Commissione europea ha adottato una serie di proposte per trasformare le politiche comunitarie in materia di clima, energia, trasporti e fiscalità. In modo da ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Insomma, l’ambiente e la riqualificazione energetica sono al centro dell’agenda di Bruxelles, concetti amplificati proprio ora che mancano appena due mesi dalle elezioni. In un quadro così descritto si inserisce la “Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica”.

Un documento che riconosce la bicicletta come una delle “forme di trasporto e attività ricreative più sostenibili, accessibili e inclusive, a basso costo e salutari”. Una Dichiarazione, dunque, che fungerà da “bussola strategica per le politiche e le iniziative esistenti e future legate al ciclismo”.

La Dichiarazione sulla mobilità ciclistica: i contenuti

Adottato sotto la Presidenza belga del Consiglio dell’Unione europea, il documento rappresenta l’adozione ufficiale della prima politica interistituzionale sul ciclismo a livello europeo. La Dichiarazione è composta da 8 articoli e 36 impegni, riconosce la bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile, promotore di benessere psicofisico e di svago.

L’impegno è rivolto alle istituzioni dell’Ue: è necessario rafforzare le politiche degli Stati membri nonché il sistema delle infrastrutture interne, aumentando gli investimenti destinati al settore ciclistico. Per Francesco Baroncini, board member della European Cyclists’ Federation, la Dichiarazione è una “pietra miliare per la ciclabilità in Europa. L’impegno che le istituzioni europee si sono prese per sostenere e rafforzare le politiche a favore della mobilità ciclabile, può essere assunto in toto dalle amministrazioni italiane”.

I principi della Dichiarazione

Gli 8 principi guida della Dichiarazione sono i seguenti:

  • sviluppo e rafforzamento delle politiche sulla bicicletta;
  • incoraggiare una mobilità inclusiva, economica e sana;
  • creare maggiori e migliori infrastrutture ciclistiche;
  • aumentare gli investimenti e creare condizioni favorevoli per il ciclismo;
  • migliorare la sicurezza stradale;
  • sostenere posti di lavoro di alta qualità e lo sviluppo di un’industria europea del ciclismo di livello mondiale;
  • sostenere la multimodalità e il cicloturismo;
  • migliorare la raccolta di dati sul ciclismo.

Con il manifesto Shift Gears for Europe”, ECF invita i candidati eurodeputati a impegnarsi a sostenere la bicicletta nella prossima legislatura politica e a promuoverne l’uso. L’adozione della Dichiarazione europea offre quindi un’opportunità fondamentale per garantire che la mobilità attiva sia una delle priorità politiche.

Decarbonizzazione e Horizon Europe

Come si legge nella Dichiarazione, “I trasporti sono fondamentali per l’inclusione sociale e lo sviluppo economico, nonché per la creazione di posti di lavoro. Tuttavia, rappresentano ancora una fonte significativa di emissioni di gas serra, inquinamento dell’aria, del rumore e dell’acqua. La congestione rimane una seria sfida per l’efficienza dei sistemi di trasporto e riduce anche la vivibilità, con costi considerevoli per la società e l’economia”.

Per esprimere il suo pieno potenziale, il ciclismo deve essere protagonista delle politiche di mobilità a tutti i livelli di governance e finanziamento. Il concetto Ue di pianificazione della mobilità urbana sostenibile pone al centro la mobilità attiva. Le misure a sostegno della mobilità ciclistica sono afferenti anche alla decarbonizzazione dei piani nazionali per l’energia e il clima, in vista della missione “Horizon Europe” su 100 città climaticamente neutre e intelligenti entro il 2030.

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