Immobiliare

Superbonus strategico per il risparmio energetico

Filiera delle Costruzioni commenta l'analisi di mercato sul Superbonus e sull'impatto nella riqualificazione energetica del costruito in Italia
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Superbonus strategico per il risparmio energetico
Superbonus sempre protagonista, nonostante tutto. Anche delle analisi macroeconomiche, come quella realizzata da Euromedia Research su un campione di 1.000 cittadini tra il 28 ottobre e il 2 novembre 2022. Ecco quali sono i risultati di questa indagine specifica, commissionata da Harley&Dikkinson e dalla Filiera della Costruzioni.

Superbonus, un ponte per una transizione ecologica del costruito

Incentivi, come il Superbonus 110%, sono ritenuti in grado di attivare un processo di transizione ecologica nel nostro Paese dall’81,2% degli intervistati e di ottenere risultati utili e concreti sia da un punto di vista ambientale che economico dal 77,3%. Risulta peraltro diffuso ormai l’orientamento di molte famiglie a conoscere meglio l’impatto e le modalità d’uso degli incentivi per la ristrutturazione profonda degli edifici: ben il 73,8% degli intervistati ha dichiarato di informarsi su vantaggi e criticità in tema di bonus per l’edilizia. Se quasi un 20% ritiene che, grazie agli incentivi, ci saranno reali benefici per la riduzione delle emissioni inquinanti, il 50% è comunque consapevole che tali interventi rappresentano solo una piccola parte di una vera transizione e non sempre con ritorni nel breve periodo (56%).

L’impatto sulle famiglie

I bonus per la ristrutturazione profonda e l’efficientamento energetico e strutturale degli edifici sono una priorità assoluta, forse ad oggi poco nota, per un vasto numero di famiglie. Circa ¾ della popolazione dichiara, infatti, di vivere in abitazioni che necessitano di adeguamenti strutturali e/o energetici e, tra questi, la grande maggioranza è disposta a intervenire con una riqualificazione. Su tale scelta rimane però discriminante per il 67,5% dei totali intervistati la presenza o meno degli incentivi. Rilevante è poi che il 90% della popolazione veda una correlazione tra l’inquinamento e lo stato di salute dei cittadini e che il 61,2% degli intervistati non conosca la classe energetica del proprio stabile. Euromedia Research rileva anche, sugli edifici bisognosi di riqualificazione, che non c’è una così netta distinzione tra reddito e residenza in abitazioni con classi energetiche minori. Tra i residenti in case con APE pari alla E, alla F e alla G si conta infatti un 17,3% degli intervistati con reddito basso ma anche un 13,8% di rispondenti in fascia alta.

Il messaggio: non abbandoniamo il Superbonus

La filiera delle costruzioni anche sulla base di questa ricerca sull’impatto del Superbonus, rilancia la necessità di un dialogo propositivo della filiera delle costruzioni con il Governo – MEF per identificare, in un Tavolo di lavoro dedicato, proposte strutturali di modifica e integrazione alla normativa vigente, nella consapevolezza che le valutazioni finanziarie degli incentivi devono accompagnarsi a quelle economiche e sociali legate al destino di molte aziende, di altrettanti professionisti del settore e di moltissime famiglie che hanno creduto nella bontà e nell’efficacia delle detrazioni fiscali per la riqualificazione del patrimonio abitativo del nostro Paese.
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