Superbonus, pubblicato il Decreto Legge n. 39/2024: ecco le nuove regole

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è entrato il vigore la conversione del Decreto Legge 39/2024, che segna una nuova svolta per il Superbonus, ma più in generale nelle agevolazioni fiscali per il settore edilizio, eliminando lo sconto in fattura e la cessione del credito e introducendo rilevanti modifiche sul fronte dei controlli.
Rispetto alla prima bozza del decreto, il nuovo testo contiene due rilevanti novità:
- una deroga per gli edifici danneggiati dal sisma: lo stop alle cessioni del credito e agli sconti in fattura non si applicherà agli immobili danneggiati dai terremoti di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria verificatisi il 6 aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016, ma con un ‘plafond’ totale di 400 milioni, 70 dei quali dedicati al sisma del 2009;
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stop retroattivo per chi non ha ancora avviato i lavori: non sarà più sufficiente presentare la CILAS, o il titolo abilitativo, o la delibera assembleare. Per optare per una delle due opzioni alternative (cessione del credito o sconto in fattura) entro il 30 marzo 2024, sarà necessario documentare i lavori già effettuati con fattura. In sostanza, pur avendo avviato una pratica CILAS, se non si dispone di fattura di pagamento dei lavori, si perde automaticamente l’accesso a questa detrazione fiscale. Per costoro rimarrà solo l’opzione della detrazione decennale del credito d’imposta.
Superbonus e non solo: la struttura del Decreto Legge 39/2024
Il citato Decreto Legge n. 39/2024, titolato “Misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali ai sensi degli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, e ulteriori misure urgenti in materia fiscale, connesse a eventi di carattere eccezionale, nonché concernenti l’Amministrazione finanziaria“, si struttura in dieci articoli, articolati in due Capi distinti:
- Capo I: “Disposizioni urgenti in materia di agevolazioni fiscali“, stabilisce nuove regole per l’accesso e l’applicazione dei principali bonus edilizi, delineando un quadro normativo aggiornato;
- Capo II: “Ulteriori disposizioni urgenti di natura fiscale e in materia di Amministrazione finanziaria“, si concentra sulle modifiche e integrazioni normative di carattere fiscale.
La decisione del Governo di intervenire con un ulteriore Decreto Legge risponde alla necessità di adeguare il sistema delle agevolazioni fiscali alle mutate condizioni economiche e sociali, assicurando al contempo la sostenibilità delle misure nel medio e lungo termine.
Con questo nuovo intervento normativo, il Decreto Legge 39/2024 appunto, la disciplina del Superbonus ha subito ben 34 modifiche.
Stop alle cessione del credito o sconto in fattura
Riportiamo in questo elenco le principali modifiche introdotte dal nuovo Decreto sui bonus edilizi, evidenziando; nella tabella, invece, vengono riportare le eccezioni specifiche ammesse e i criteri applicabili agli interventi edilizi per mantenere l’opzione di cessione del credito o sconto in fattura.
- eliminazione dell’opzione per lo sconto in fattura e la cessione del credito per le residue fattispecie ancora vigenti: viene abolita la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito, in luogo delle detrazioni fiscali
- viene esclusa l’applicazione della remissione in bonis per la comunicazione delle opzioni relative allo sconto in fattura e alla cessione del credito
- sospensione dell’utilizzabilità dei crediti di imposta in presenza di iscrizioni a ruolo o carichi affidati agli agenti della riscossione per imposte erariali, o ad atti emessi dall’agenzia delle entrate per importi superiori a 10.000 euro, viene sospesa l’utilizzabilità dei crediti di imposta inerenti i bonus edilizi
- per i nuovi interventi, viene prevista l’acquisizione di maggiori informazioni inerenti alla realizzazione degli interventi agevolabili, con correlata disciplina sanzionatoria e la decadenza dall’agevolazione fiscale per mancato rispetto
- per gli interventi successivi all’entrata in vigore le nuove norme eliminano, per gli interventi futuri, tutte le possibilità precedentemente previste per optare allo sconto in fattura o alla cessione del credito
- preclusione alla fruizione dei bonus edilizi per i soggetti che presentano debiti nei confronti dell’erario, per importi superiori a 10.000 euro e con termini di pagamento scaduti, non potranno fruire dei bonus edilizi
- non sarà possibile optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito per il superbonus nelle aree terremotate, per le onlus, e per le residenze sanitarie e assistenziali, neanche per quelle fattispecie per le quali era ancora possibile esercitare le opzioni prima dell’entrata in vigore delle nuove norme
- sarà consentito ancora l’esercizio delle opzioni per lo sconto in fattura o per la cessione del credito per gli interventi di cui all’articolo 119, commi 1-ter, 4-ter e 4-quater, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, effettuati in relazione a immobili danneggiati dagli eventi sismici verificatisi nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi il 6 aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016. La deroga trova applicazione nel limite di 400 milioni di euro per l’anno 2024 di cui 70 milioni per gli eventi sismici verificatesi il 6 aprile 2009
- stop alla remissione in bonis in relazione all’obbligo di comunicazione all’Agenzia delle entrate delle opzioni di sconto in fattura o cessione del credito, anche per le cessioni delle rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute negli anni precedenti.
- anche sui crediti ACE si interviene al fine di prevenire le frodi riducendo a una la possibilità di cessione ed estendendo la responsabilità solidale del cessionario alle ipotesi di concorso nella violazione, nonché ampliando i controlli preventivi in materia di operazioni sospette.
Decreto Legge 39/2024 al di fuori del Superbonus: quando accedere alle opzioni
In questa tabella elenchiamo le uniche condizioni in cui si potrà accedere alle opzioni di cessione del credito o dello sconto in fattura. Esse sono suddivise in base alla categoria di intervento e alla tempistica relativa alla documentazione richiesta.
Tipo di intervento | Condizioni per beneficiare della cessione del credito o dello sconto in fattura |
Lavori non condominiali | Presentazione della cilas prima dell’entrata in vigore del decreto legge |
Lavori condominiali | Presentazione della cilas e adozione della delibera condominiale per l’esecuzione dei lavori, prima dell’entrata in vigore del decreto legge |
Lavori di demolizione e ricostruzione | Presentazione dell’istanza per l’ottenimento del titolo abilitativo prima dell’entrata in vigore del decreto legge |
Interventi diversi dal superbonus (con titolo abilitativo) | Presentazione della richiesta di un titolo abilitativo prima dell’entrata in vigore del decreto legge |
Interventi diversi dal superbonus (senza titolo abilitativo) | Lavori già iniziati o, se non iniziati, stipula di un accordo vincolante per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e versamento di un acconto sul prezzo, prima dell’entrata in vigore del decreto legge |
Bonus barriere architettoniche
Anche l’applicabilità del bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche subisce delle ulteriori limitazioni e sarà applicabile sono a determinate condizioni. Riportiamo in questa tabella le novità introdotte.
Condizione | Azioni ammissibili | Requisiti specifici |
Spese sostenute fino all’entrata in vigore del provvedimento | Cessione del credito o sconto in fattura | Nessuno (applicabile a tutte le spese sostenute fino all’entrata in vigore) |
Spese sostenute dopo l’entrata in vigore del provvedimento | Cessione del credito o sconto in fattura |
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Trasmissione dei dati relativi agli interventi agevolabili
Sono state introdotte novità in merito alla trasmissione dei dati relativi agli interventi agevolabili sia nel settore dell’efficientamento energetico che in quello antisismico.
Aspetto | Interventi di efficientamento energetico | Interventi antisismici | Obbligo di trasmissione | Sanzioni per omessa trasmissione |
Dati da trasmettere | – dati catastali dell’immobile
– ammontare delle spese sostenute nel 2024 fino all’entrata in vigore – previsione spese 2024-2025 – percentuali detrazioni |
– dati catastali dell’immobile
– ammontare delle spese sostenute nel 2024 fino all’entrata in vigore – previsione spese 2024-2025 – percentuali detrazioni |
– soggetti con cila o istanza per titolo abilitativo entro il 31/12/2023 non conclusi i lavori
– soggetti con cila o istanza per titolo abilitativo dal 01/01/2024 |
– omessa trasmissione per interventi avviati: €10.000
– nuovi interventi: decadenza dall’agevolazione fiscale |
Destinatario informazioni | Enea | Portale nazionale delle classificazioni sismiche |
I prossimi passi
Il Superbonus, è una misura che ha rappresentato un importante volano per il settore edilizio e immobiliare, stimolando investimenti significativi in lavori di ristrutturazione e adeguamento degli immobili. Tuttavia, la costante evoluzione del quadro normativo ha generato incertezze e complessità per i beneficiari potenziali, gli operatori del settore e le istituzioni finanziarie coinvolte.
Le nuove modifiche normative, attualmente in discussione, mirano a ricalibrare l’ambito di applicazione e le condizioni di accesso al Superbonus. Il dibattito parlamentare su queste modifiche si preannuncia acceso, riflettendo la complessità degli interessi in gioco. Da una parte, vi sono le esigenze di rigore fiscale e di prevenzione degli abusi; dall’altra, l’importanza di mantenere un sostegno efficace alla transizione ecologica del patrimonio immobiliare italiano.
Dopo la stretta a sorpresa sul Superbonus, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha precisato che le misure adottate con il decreto sul superbonus e sui bonus edilizi “sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità di una misura che come è noto ha causato gravi effetti sulla finanza pubblica e i cui effetti, definitivamente, potremo contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023“. L’intento del Governo, con questo nuovo provvedimento, è stato quello di colpire tutte quelle “situazioni limite” che fino che fino ad oggi erano state tollerate.
Articolo del 2 aprile, aggiornato il 30 maggio 2024