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Ricostruzione post-sisma, la nuova guida agli incentivi fiscali
Da MITE, CSLP ed ENEA la guida sotto forma di quesiti che offre chiarimenti in merito a tutti gli incentivi destinati ai territori colpiti da eventi sismici
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Ricostruzione post-sisma e incentivi fiscali. Tutte le risposte e chiarimenti da MITE, CSLP ed ENEA
La nuova guida “Incentivi fiscali Ecobonus e Sismabonus nei territori colpiti da eventi sismici“, curata dall’Agenzia delle Entrate, dal Dipartimento “Casa Italia” della Presidenza del Consiglio dei ministri, con il supporto del Ministero della transizione ecologica (MITE), del Consiglio superiore dei lavori pubblici (CSLP) e dell’ENEA, è articolata sotto forma di quesiti, analisi della problematica a essi sottesa e chiarimenti esplicativi. Prospettando quindi le soluzioni interpretative tramite risposte di agevole lettura. Questo con l’obiettivo di fornire chiarimenti utili alla alla fruizione degli incentivi fiscali previsti in relazione alla ricostruzione e riqualificazione delle aree del Paese colpite dagli eventi sismici.
Superbonus e contributo per la ricostruzione post-sisma
Nello specifico, i commi 1-ter e 4-quater dell’articolo 119 della legge n. 77/2020, come modificato dal decreto legge n. 76/2020 e dalla legge n. 178/2020) disciplinano la correlazione tra il contributo per la ricostruzione e il Superbonus spettante per interventi, rispettivamente, di efficienza energetica e antisismici. Stabilendo che il Superbonus spetta per l’importo eccedente il predetto contributo. Ammettendo inoltre che la spesa eccedente il contributo possa essere assistita dal regime fiscale di cui all’articolo 119, nella misura ordinaria del 110%, in quanto si beneficia comunque del contributo per la ricostruzione. Il comma 4-ter disciplina una diversa ipotesi. Esso introduce una previsione normativa che compensa la rinuncia al contributo per la ricostruzione qualora il contribuente manifesti la volontà di fruire delle agevolazioni fiscali in alternativa al contributo. Vedendosi così riconoscere un incremento degli importi massimi detraibili nella misura del 50% in più, essendo, dunque, aumentato il limite di spesa e non l’aliquota di detrazione.Superbonus rafforzato e spesa eccedente
Nell’ipotesi in cui si intenda fruire del Superbonus “rafforzato”, il professionista è obbligato a trasmettere con le modalità stabilite da ciascuna struttura impegnata nei processi di ricostruzione la dichiarazione del proprietario dell’edificio (art. 47 del Dpr n. 445/2000) di rinuncia al contributo per la ricostruzione. Questa dichiarazione costituisce condizione essenziale per usufruire delle agevolazioni fiscali. In caso di spesa eccedente il contributo per la ricostruzione, il valore dell’aliquota massima ammessa in detrazione è pari al valore ordinario del 110%, ai sensi dei commi 1-ter e 4-quater. Diversamente, qualora il contribuente rinunci al contributo per la ricostruzione, è ammessa la fruizione in termini incrementati dell’agevolazione fiscale nella misura maggiorata del 50% riguardante il limite di spesa.Indice della guida
- Quesiti inerenti alle agevolazioni fiscali di cui ai commi 1-ter, 4 ter, 4-quater
- Quesiti correlati alla nozione di eccedenza di cui ai commi 1-ter e 4-quater
- Quesiti correlati alla nozione di alternatività di cui al comma 4-ter
- Quesiti inerenti alle agevolazioni fiscali di cui ai commi 1-ter e 4-quater Quesiti inerenti alle agevolazioni fiscali di cui al comma 4-ter
- Quesiti relativi alla rinuncia al contributo per la ricostruzione
- Quesiti relativi alle attività progettuali e tecniche
- Quesiti in materia di aggregati edilizi
- Quesiti in materia di conformità urbanistica