Coibentazione e lavori parziali: chiarimenti Enea su Superbonus

La disciplina del Superbonus, da quando è stata introdotta, non fa altro che suscitare dubbi e domande. E sono stati molti gli aggiustamenti e anche le semplificazioni introdotte nel corso nei mesi. Ci soffermiamo in questo caso su due tematiche: coibentazione e lavori parziali.
Coibentazione: agevolazione solo per gli ambienti riscaldati?
Sul primo fronte, quello dell’applicazione del Superbonus per lavori di coibentazione, un (lecito) dubbio arriva dalla modifica introdotta dall’articolo 1, comma 66, lettera a2) della Legge di bilancio 2021, all’art. 119, comma 1, lettera a) del Decreto Rilancio. Dove si legge che:
“…Gli interventi per la coibentazione del tetto rientrano nella disciplina agevolativa, senza limitare il concetto di superficie disperdente al solo locale sottotetto eventualmente esistente….”
Bene. La copertura, quindi, deve insistere esclusivamente su un ambiente riscaldato? O si ha diritto all’agevolazione anche in caso di sottotetto non abitabile?
Lavori parziali: spese nel SAL?
Passiamo quindi alla seconda questione, e quindi dubbio, relativa ai lavori parziali. L’art. 121, comma 1-bis del Decreto Rilancio ha offerto la possibilità di optare per le alternative alla detrazione diretta (sconto in fattura e cessione del credito). Una domanda fra tutte: le spese relative ai lavori parzialmente conclusi vanno inserite nel SAL?
Le risposte di Enea
A questi dubbi risponde Enea con un avviso pubblicato sul proprio portale. A seguito di alcuni chiarimenti interpretativi avuti con il Ministero della Transizione Ecologica, l’Agenzia comunica che:
- le spese relative ai lavori trainati eseguiti sulle parti private, anche se parzialmente conclusi, possono essere inserite negli stati avanzamento lavori;
- le spese relative ai lavori di coibentazione di una copertura (tetto) non disperdente sono ammissibili quando non si esegue contemporaneamente la coibentazione del solaio sottostante.