Immobiliare                
            
            La stretta del Decreto Sostegni ter su cessione del credito e sconto in fattura
                
                    Sarà consentita una sola cessione dei crediti per le spese agevolate con Superbonus, Ecobonus, Bonus ristrutturazioni, Sisma Bonus, Bonus facciate e bonus per l'emergenza covid                
                
                    
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                                                                            Stop alle cessioni del credito multiple. Questa è la grande novità del Decreto Sostegni ter, che sancisce forti limitazioni per cessione e sconto in fattura
Il cd. Decreto Sostegni ter, approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 gennaio 2022 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dispone una forte limitazione alla cedibilità del credito per le spese agevolate con Superbonus, Ecobonus, Bonus ristrutturazioni, Sisma Bonus e Bonus facciate, allo scopo di stroncare il giro di frodi che si è avviato sui crediti d’imposta, talvolta di rilevante entità. I beneficiari della detrazione potranno continuare a cedere il credito ad altri soggetti, ma questi non potranno cederlo a loro volta. Analogamente, i fornitori che decidono di praticare lo sconto in fattura potranno cederlo ad altri soggetti ma a questi ultimi sarà impedito di cederlo ulteriormente.
                Stop alle cessioni del credito multiple: la nuova disciplina
L’articolo 26 della bozza del decreto stabilisce che il credito d’imposta maturato a fronte di lavori relativi ai bonus casa ordinari e al Superbonus 110 per cento, potrò essere ceduto una sola volta. Mentre, per quanto riguarda lo sconto in fattura, “I soggetti che sostengono, negli anni 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 spese per gli interventi [sopra elencati] possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante, cedibile dai medesimi ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari senza facoltà di successiva cessione.” Il fornitore che ha effettuato i lavori avrà quindi una sola possibilità di cessione del credito ad altri soggetti, inclusi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari. Resta possibile cedere il credito anche ad altri soggetti, i quali però dovranno verificare di avere adeguata capienza fiscale per utilizzare la somma maturata.Niente cessioni del credito multiple per i bonus covid
La stessa stretta si applica anche ai crediti d’imposta approvati per l’emergenza Covid per:- botteghe e negozi,
 - canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda,
 - adeguamento degli ambienti di lavoro,
 - sanificazione e acquisto di dispositivi di protezione.