Bonus mobili e elettrodomestici, tutto quello che c’è da sapere

La Legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145/2018), ha disposto la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2019, della detrazione al 50% per le spese relative all’acquisto di mobili. Il limite di 10.000 euro per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici è considerato per gli interventi iniziati nel 2018 al netto delle spese per le quali si è già fruito della detrazione.
Il sostegno dell’Agenzia delle Entrate
Al riguardo si evidenzia che l’Agenzia delle Entrate da ultimo ha pubblicato sul proprio sito web la guida aggiornata a maggio 2019. Si ricorda, poi, che con la circ. 18 settembre 2013, n. 29/E, l’Agenzia delle Entrate, tra l’altro, aveva fornito informazioni su modalità di pagamento, diritto alla detrazione, tipologia di mobili interessati ed elettrodomestici.
La norma in esame specifica che, per gli interventi effettuati nel 2018 ovvero per quelli iniziati nel medesimo anno e proseguiti nel 2019, l’ammontare complessivo massimo di 10.000 euro deve essere calcolato al netto delle spese sostenute nell’anno 2018 per le quali si è fruito della detrazione.
Da quanto sopra si evince che, a seguito della Legge di Bilancio 2019, la data entro cui si possono acquistare i beni agevolati è stata spostata al 31 dicembre 2019. La legge che ha prorogato l’agevolazione non ha previsto alcun vincolo temporale nella consequenzialità tra l’esecuzione dei lavori e l’acquisto dei beni. Tenendo comunque presente che per gli acquisti effettuati nel 2019 occorre aver realizzato interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a partire dal 1° gennaio 2018.
Il diritto alla detrazione bonus mobili
La detrazione spetta per l’acquisto di:
- mobili nuovi;
- grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
Al fine di poter beneficiare del bonus in esame, risulta necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Invece, non risulta fondamentale che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Gli interventi edilizi correlati al bonus mobili
Per beneficiare della detrazione in esame sono necessari i seguenti interventi edilizi:
- manutenzione straordinaria (con esclusione della manutenzione ordinaria su singoli appartamenti), restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Tra tali interventi non possono essere compresi gli interventi consistenti nella realizzazione di posti auto o box pertinenziali rispetto all’abitazione di cui all’art. 16-bis, comma 1, lett. d) del TUIR;
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro sei mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali. L’effettuazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali non consente ai singoli condòmini, che fruiscono pro-quota della relativa detrazione, di acquistare mobili e grandi elettrodomestici da destinare all’arredo della propria unità immobiliare ma solo per quelli da destinare all’arredo delle parti comuni come guardiole o appartamento del portiere (circ. min. n. 29/E/2013).
Cosa è possibile acquistare con il bonus mobili
Tipologia di beni mobili e grandi elettrodomestici agevolati (CM n. 29/E/2013). La CM n. 29/E/2013, a mero titolo esemplificativo, ha chiarito che rientrano nell’agevolazione l’acquisto dei seguenti mobili:
- letti;
- armadi e cassettiere;
- librerie; scrivanie;
- tavoli e sedie;
- comodini;
- divani e poltrone;
- credenze;
- materassi;
- apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile.
In merito all’individuazione dei grandi elettrodomestici la citata CM ha affermato che si può fare riferimento all’allegato 1B del D.Lgs. n. 151/2005 tra cui rientrano:
- frigoriferi e congelatori;
- lavatrici;
- asciugatrici;
- lavastoviglie;
- apparecchi di cottura;
- stufe elettriche;
- piastre riscaldanti elettriche e forni a microonde;
- apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.