Una semplicità tutta giapponese
Inquadrare il lavoro di Naoto Fukasawa (nato nel distretto di Yamanashi nel 1956) è un’operazione assai immediata se lo si paragona al pensiero e al mondo formale giapponesi; ma è altrettanto complessa, vista l’articolazione delle sue soluzioni progettuali. Naoto ama quel sistema espressivo fatto di linee pure e di superfici bianche. Ma la sua avventura riguarda proprio gli artefatti ad alto contenuto tecnologico. Il suo lavoro è diretto proprio a semplificare l’alta complessità degli oggetti digitali, che vengono resi colloquiali e friendly attraverso un linguaggio essenziale e purista. Ogni prodotto è depurato dai virtuosismi per assumere un aspetto semplice: dalla forma si capisce la funzione. Nella ricerca di Fukasawa il dettato funzionalista trova un compimento insolito, poiché mediato da una cultura in cui il razionalismo ha radici ancora più profonde e remote. Anche il lavoro di Fukasawa è scevro da cliché. Ogni tema di progetto costituisce un universo autonomo, nel quale egli introduce un quid innovativo preciso e incisivo, senza ridondanze. Dal duo sale-pepe in ceramica agli orologi per Miyake, ci troviamo di fronte a piccoli incrementi del nostro modo di vivere la realtà quotidiana. {GALLERY}
