Immobiliare
Che cos’è il contratto preliminare?
Il contratto preliminare tutela le parti nella cessione o modifica della proprietà di un bene . Il nostro focus sui punti chiave necessari per la stipula
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In occasione di una contrattazione immobiliare, un primo accordo tra le parti può essere inquadrato tramite il contratto preliminare. Questo, per sommi capi, ne delinea l’atto definitivo e ne vincola la stipula.
Si tratta di un documento utilizzato per esprimere una propria intenzione in un periodo temporale anteriore alla compravendita vera e propria. Permette, ad esempio, di tranquillizzare l’acquirente in merito alla prenotazione del bene. Spesso accade infatti che al momento della stipula non si possieda la cifra necessaria per l’acquisto. Con il contratto preliminare è possibile procedere alla richiesta di un mutuo bancario e, d’altra parte, anche l’acquirente può iniziare lo sgombero dell’immobile.
Accordo e contratto preliminare
La fase di accordo prevede l’incontro della proposta contrattuale e la conseguente possibile accettazione. Se non si perviene subito ad un’accettazione, bisognerà variare il contenuto al fine di accordare entrambe le parti, con un incontro successivo. Affinché risulti valido, l’oggetto del contratto preliminare deve essere «possibile, lecito, determinato o determinabile» (art. 1346 c.c.). Devono essere chiari, nel documento, una serie di punti:- l’identificazione delle parti,
- l’oggetto di cui sopra,
- il corrispettivo pattuito e le modalità di pagamento,
- la data limite per la stipula del contratto definitivo (“entro un anno dalla data convenuta tra le parti per la conclusione del contratto definitivo, e in ogni caso entro tre anni dalla trascrizione predetta” (art. 2645-bis, co. 3, c.c.),
- i dati dei mediatori, se presenti, ed eventuali patti e condizioni particolari (ad esempio penali in caso di ritardo di consegna).