Edilizia

Rincaro materie prime, le Regioni chiedono un tavolo tecnico al Governo

La proposta, lanciata dal presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, è ora ribadita dall’assessore all’Edilizia ligure Marco Scajola
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Rincaro materie prime, le Regioni chiedono un tavolo tecnico al Governo
L’allarme arriva direttamente dalla Conferenza delle Regioni. Il Governo deve intervenire a livello nazionale sul rincaro materie prime e il conseguente caro prezzi dei materiali edili. Un grido d’allarme lanciato direttamente da Marco Scajola, vicepresidente della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni e assessore all’Edilizia della Liguria.  “L’emergenza sanitaria legata al Coronavirus ha creato, tra le varie conseguenze a livello internazionale e nazionale, ripercussioni anche sui costi delle materie prime. Aumentata esponenzialmente creando problemi alle imprese, ai professionisti e ai Comuni”, ha ribadito Scajola. Ecco perché diventa fondamentale dar vita ad un tavolo tecnico per affrontare con rapidità l’emergenza. L’obiettivo, secondo Scajola, deve essere “emanare linee guida nazionali, evitando un frazionamento dei diversi territori che creerebbe ulteriori confusioni e conflittualità”.

Rincaro materie prime e tavolo tecnico

Una proposta, quella del tavolo tecnico, lanciata già lo scorso 26 maggio dal presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. Un invito rivolto direttamente al Premier, Mario Draghi. L’obiettivo? Affrontare al più presto la questione dei costi delle materie prime. “Ad oggi – fa sapere Scajola – non è stata data alcuna risposta”. Ecco perché le Regioni richiedono a gran voce un deciso intervento governativo. Ed è stata proprio la Commissione Infrastrutture, agli inizi di agosto, a sollecitare il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, a “prendere atto di una problematica ormai non più rinviabile”.  Il rischio, infatti, è creare “difficoltà anche a quei cantieri che si attiveranno grazie al Pnrr e alla luce dei fondi che verranno impegnati nel settore edile e delle infrastrutture”.

L’intervento del Governo

L’assessore Scajola ha detto che “il Governo ci ha ribadito che, con risorse proprie, coprirà i primi sei mesi dell’anno per le imprese che seguono appalti nazionali”. Una soluzione assolutamente “insufficiente perché sarebbero impiegate scarse risorse destinate solo ai cantieri nazionali. Come Regione Liguria nella commissione istituzionale regionale abbiamo elaborato un testo di aggiornamento del prezzario che, in caso di mancanza di risposte concrete dal Governo, applicheremo visto che la situazione è al limite della tollerabilità”. Infine, l’ennesima sollecitazione al Premier Draghi e al suo Esecutivo ad intervenire “visto che sarebbe certamente meglio un’azione nazionale con il sostegno delle Regioni. Se ciò non dovesse accadere, saremmo pronti ad agire in maniera autonoma”.
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