Nuovo Codice appalti, i professionisti: “Torni ad essere centrale nelle opere pubbliche”

Il progetto torni ad essere al centro del processo di realizzazione delle opere pubbliche. È questo il messaggio, forte e chiaro, che le associazioni degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti nel corso del convegno “Il nuovo Codice dei Contratti. Rimettiamo al centro il Progetto”, tenutosi nei giorni scorsi a Roma.
L’evento è stato organizzato da ALA Assoarchitetti, Inarsind, Associazione Nazionale di intesa sindacale di architetti e ingegneri liberi professionisti e Asso Ingegneri, con l’adesione delle altre associazioni dell’Area Tecnica di Confprofessioni ed il sostegno della stessa Confederazione. Una “chiamata a raccolta delle associazioni” nata a seguito delle disposizioni del nuovo Codice dei contratti pubblici. Normativa che, stando ai partecipanti, riduce fortemente i ruoli degli architetti e degli ingegneri, sia in fase di progettazione che nella direzione dei lavori.
Il nuovo Codice per architetti e ingegneri: le anomalie dell’appalto integrato
Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, Claudia Alessandrelli, vicepresidente Confprofessioni, Tiziana Campus per il CNAPPC, Elio Masciovecchio, vicepresidente CNI, e Silvia Marzot, del Tavolo tecnico congiunto Consiglio di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul Codice dei Contratti Pubblici.
Ad aprire i lavori, Bruno Gabbiani, presidente di Ala Assoarchitetti, ha sottolineando la necessità di “apportare modifiche alle norme vigenti, per realizzare sempre opere di qualità. Non per la mera difesa degli interessi, seppur legittimi, dei liberi professionisti, ma nell’interesse generale dell’Italia”. Gabbiani ha richiesto al Parlamento di adeguare quindi il Codice dei Contratti, correggendo le anomalie legate all’introduzione estesa dell’appalto integrato.
Inarsind: mancanza di programmazione
Per Carmelo Russo, presidente Inarsind, la sensazione è che “si faccia scontare alle nostre attività l’assenza di una seria programmazione, anche dell’investimento ‘progettazione’, che pure i tre precedenti livelli di progettazione, se interpretati correttamente, avrebbero consentito di attuare”.
Lucia Coticoni, in rappresentanza di Assoingegneri, ha posto l’accento sulla necessità di maggior sicurezza nei cantieri: “Chiediamo alle istituzioni di coinvolgere le parti sindacali dei professionisti nella elaborazione dei regolamenti e delle leggi in una materia così importante per la salute dei lavoratori e dei cittadini. Sarebbe opportuno istituire dei praticantati formativi sulla sicurezza con finanziamento o agevolazioni fiscali per incentivare l’acquisizione della consapevolezza della sicurezza sul campo”.