PNRR e semplificazioni, Superbonus al capolinea

Il Consiglio dei ministri ha varato il decreto Semplificazioni PNRR (detto anche PNRR 3) e il decreto Incentivi. Ecco una breve sintesi delle principali novità del D.L. 24 febbraio 2023, n. 13 (23G00022) pubblicato in G.U. 24 febbraio 2023, n. 47. Edilizia scolastica e rischio idrogeologico ( qui l’articolo aggiornato di approfondimento), infrastrutture ( ne parliamo qui) e PA ed energie rinnovabili sono solo alcuni dei focus tematici del decreto.
Semplificazioni e nuova governance per l’attuazione PNRR
Semplificazioni per il PNRR: questo è il primo obiettivo che si propone il Decreto. Rafforzare la capacità amministrativa e semplificare i procedimenti, per assicurare l’attuazione degli interventi rispettando il cronoprogramma.
Il decreto, sempre nell’ottica delle semplificazioni, sopprime l’Agenzia della coesione e riorganizza queste competenze all’interno del Dipartimento delle politiche di coesione: i due nuclei verranno accorpati in uno, riducendo le persone coinvolte.
Lo schema di decreto si articola in tre parti che hanno la finalità di:
- riorganizzare la Governance per il Pnrr, per rafforzare il sistema di coordinamento, gestione, attuazione e monitoraggio del Piano, anche alla luce dell’istituzione dell’Autorità politica delegata;
- rafforzare la capacità amministrativa e snellire le procedure;
- ottimizzare le politiche di coesione e di Pac, oltre che di politiche giovanili.
Semplificazioni in arrivo anche per edilizia scolastica e appalti
All’interno del provvedimento ci sono anche misure volte alla accelerazione degli interventi di edilizia scolastica, per avviare un processo di semplificazione che coinvolgerà tutti i settori della scuola. L’obiettivo è supportare gli enti locali negli interventi di edilizia scolastica e nell’attuazione del Pnrr, semplificando le procedure attuative e i relativi meccanismi, la cui complessità rischiava di determinare ritardi.
In particolare:
- sono anche state alzate le soglie per ricorrere agli affidamenti diretti.
- viene introdotta per gli enti locali la possibilità di utilizzare i ribassi d’asta per gli interventi di edilizia scolastica anche per i “progetti in essere” e non più soltanto per i soli progetti Pnrr, come previsto finora dalla normativa.
- vengono potenziate le misure acceleratorie per l’esecuzione di interventi di edilizia scolastica
- vengono introdotte ulteriori misure di semplificazione e accelerazione per l’edilizia scolastica
Superbonus al capolinea, già operativo lo stop alla cessione dei crediti d’imposta
Arriva la stretta del Governo sui bonus edilizi: dall’entrata in vigore del nuovo decreto, non sarà più possibile ricorrere ai crediti di imposta relativi agli incentivi fiscali per gli enti territoriali.
Secondo una nota diffusa al termine del Cdm, il provvedimento intende modificare la disciplina riguardante la cessione dei crediti d’imposta relativi a spese per gli interventi in materia di recupero patrimonio edilizio, efficienza energetica e superbonus 110%, misure antisismiche, facciate, impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica e barriere architettoniche.
L’oggetto dell’intervento non è il bonus, spiega la nota, bensì la cessione del relativo credito, che ha potenzialità negative sull’incremento del debito pubblico. Dall’entrata in vigore del decreto, con l’eccezione di specifiche deroghe per le operazioni già in corso, non sarà più possibile per i soggetti che effettuano tali spese optare per lo sconto in fattura né per la cessione del credito d’imposta. Inoltre, non sarà più consentita la prima cessione dei crediti d’imposta relativi a specifiche categorie di spese. Resta invece inalterata la possibilità della detrazione degli importi corrispondenti.
Il Decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023 subito in vigore, rende già operativo il blocco di tutte le cessioni di crediti e il divieto di acquisto delle Pubbliche amministrazioni.
Infine, il decreto limita la responsabilità dei fornitori. Prendendo spunto dalla precedente circolare n. 33/E di ottobre dell’agenzia delle Entrate, viene escluso che questi soggetti abbiano avuto una condotta negligente quando abbiano acquisito una serie di documenti: titoli edilizi, notifica alla Asl, prove foto e video dell’esecuzione dei lavori, visure catastali, visti, asseverazioni. Questa esclusione riguarda anche i correntisti che comprano dalle banche.