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Codice Appalti: cosa manca?

A pocopiù di un anno dalla pubblicazione, proponiamo un aggiornamento circa i decreti attuativi del Codice appalti e le linee guida disponibili da Anac
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Codice Appalti: cosa manca?

Il Codice Appalti, d. lgs. 56/2017 ha da poco compiuto un anno. La sua finalità cardine è quella di disciplinare i contratti di appalto e di concessione delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori aventi ad oggetto l’acquisizione di servizi, forniture, lavori e opere, nonchè i concorsi pubblici di progettazione.

A supporto di questo complesso decreto, vi sono decreti attuativi e linee guida che andiamo qui di seguito a riassumere.

 Anac: le linee guida e relative rettifiche

Di seguito si riportano le linee guida pubblicate da Anac, nonchè le relative rettifiche interpretative relative al Codice Appalti.

  • Linea guida 1: Affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria
  • Rettifica Linea guida 1: Rettificate da delibera 18 gennaio 2017, n. 22 – Affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria
  • Linea guida 2: Offerta economicamente più vantaggiosa
  • Linea guida 3: Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni
  • Linea guida 4: Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria
  • Linea guida 5: Per la scelta dei commissari di gara e l’iscrizione nell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici
  • Linea guida 6: Per la scelta dei commissari di gara e l’iscrizione nell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici
  • Rettifica Linea guida 6: Linee Guida 6 ANAC – Rettificate da delibera 18 gennaio 2017, n. 23 – Indicazione dei mezzi di prova da considerare adeguati per la dimostrazione delle circostanze di esclusione
  • Linea guida 7: Iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house

Oltre alle suddette linee guida, sul sito di Anac è possibile monitorarne le attività in merito alle proposte di decreto ministeriale attuativo del Codice appalti.

 I decreti attuativi del Codice appalti

Il nuovo codice degli appalti pubblici costituisce un passaggio fondamentale verso un quadro normativo del sistema degli appalti pubblici in Italia più chiaro e semplificato, stazioni appaltanti più efficienti e professionali, gare più semplici e trasparenti, maggiore apertura alla concorrenza, soprattutto nel settore delle concessioni e dei servizi pubblici locali, sistema dei controlli più coordinato ed efficiente.
È parte integrante della più ampia Strategia riforma appalti pubblici e successivamente trasmessa alla Commissione Europea, oggi inserita dalle autorità italiane tra le azioni del Piano d’Azione delle Condizionalità ex-ante “Appalti pubblici”, allegato all’Accordo di partenariato italiano 2014 – 2020 in ragione della centralità che il settore degli appalti pubblici riveste nel contesto dei fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE).
La strategia ha l’obiettivo di proporre soluzioni ed azioni migliorative volte a superare le principali criticità del sistema degli appalti pubblici in Italia: tramite l’attuazione delle disposizioni contenute nel codice gran parte delle azioni previste nella strategia saranno implementate.

A questo documento si aggiungono i provvedimenti attuativi del Codice appalti.

Nel suddetto documento sono individuati i decreti attuativi pubblicati, in corso di pubblicazione e quelli che a breve termineranno il loro iter o che lo hanno già concluso, estratti direttamente dal sito del Mit.

Di seguito l’elenco dei decreti che hanno terminato il loro iter:

Estratto del prospetto dei decreti attuativi a termine o meno del Codice Appalti

Estratto del prospetto dei decreti attuativi a termine o meno del Codice Appalti (Fonte Mit)

  • dm 10 novembre 2016;opere ad elevato contenuto tecnologico;
  • dm 2 dicembre 2016: requisiti amministrazione aggiudicatrici;
  • dm 2 dicembre 2016: la pubblicazione delle gare;
  • d.m. 1 dicembre 2017: livelli di progettazione appalti;
  • d.m. 7 dicembre 2017: fondi per collaudo opere prioritarie;
  • d.m. 16 gennaio 2018: acquisizioni stazioni appaltanti;
  • d.m. 31 gennaio 2018: compensi arbitrati;
  • dm 12 febbraio 2018: i compensi delle commissioni di aggiudicazione;
  • dm 7 marzo 2018: linee guida controllo tecnico, contabile e amministrativo;
  • dpcm 9 maggio 2018: dibattito pubblico grandi opere con impatto ambientale.
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