Caro materiali, individuati gli aumenti che porteranno alle compensazioni

Sono 36 i materiali che hanno subito forti aumenti di prezzo nel primo semestre 2021 e che daranno quindi luogo alle compensazioni a favore delle imprese. I dati arrivano in seguito alla riunione, svoltasi lo scorso 10 novembre, della Commissione Consultiva Centrale per il rilevamento del costo dei 56 materiali da costruzione, monitorati dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) e relativi al primo semestre 2021 in rapporto alla media dell’anno precedente. Oltre ai rappresentanti del MIMS e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLLPP), hanno partecipato anche rappresentanti di Ance, Aiscat, Agenzia delle Entrate, Anas, Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Finco, Federcasa, Istat, RFI, Unioncamere.
Il Ministero ha evidenziato incrementi percentuali superiori all’8% per 36 dei 56 materiali oggetto della rilevazione, calcolati come media ponderata dei dati forniti dai tre rilevatori: Provveditorati, Unioncamere e Istat. Queste tabelle, approvate a maggioranza dalla Commissione, costituiranno la base del decreto relativo al caro materiali del 1° semestre 2021. Un decreto atteso per il 31 ottobre, e dal quale dipenderanno le compensazioni a favore delle imprese.
Nella tabella si evidenziano, tra gli aumenti più elevati, quello del 76% dei nastri in acciaio, del 59% delle lamiere in acciaio, del 50% delle lamiere in acciaio Corten e del 48% dei laminati in acciaio.Ance: ‘per molti materiali gli aumenti reali sono molto superiori’
In un comunicato pubblicato dopo la riunione, l’Ance ha fatto sapere di aver svolto un lavoro molto intenso per riuscire ad identificare dati e fonti solidi da un punto di vista metodologico e in linea con la realtà dei cantieri. Un lavoro durato circa due mesi che ha coinvolto tutto il sistema associativo e moltissime imprese. I dati basati su autorevoli fonti nazionali e internazionali sono stati confrontati anche con contratti e fatture raccolti da cantieri in tutta Italia.
Questo lavoro ha portato a definire incrementi percentuali significativi di prezzo, tra il primo semestre 2021 e la media 2020, per 24 materiali (dei 56 complessivi monitorati dal MIMS) ritenuti i più importanti per il settore delle costruzioni. Tali evidenze sono state opportunamente trasmesse al Ministero.
Quest’ultimo, nella documentazione trasmessa in vista della riunione della commissione prezzi, ha evidenziato incrementi percentuali – calcolati come media ponderata dei dati forniti dai tre rilevatori, Provveditorati, Unioncamere e Istat – superiori all’8% per 36 dei 56 materiali oggetto della rilevazione (Allegato 1).
Su questi il MIMS ha, inoltre, calcolato le variazioni percentuali anche per gli anni 2003-2019 per tener conto dei diversi anni di offerta (Allegato 2).
Con riferimento agli aumenti di prezzo dei 36 materiali riscontrati dal MIMS e riferiti al primo semestre 2021, l’ANCE ha evidenziato che per molti di essi tali aumenti sono di intensità molto inferiore rispetto alla realtà dei cantieri. I costruttori hanno espresso la propria contrarietà all’approvazione delle tabelle, ma la Commissione le ha approvate a maggioranza e poste alla base del decreto relativo al caro materiali del 1° semestre 2021.
Caro materiali, urgente un aggiornamento della metodologia
Come in precedenti riunioni della commissione prezzi, l’Ance ha ribadito la necessità e l’urgenza di un aggiornamento della metodologia utilizzata dal Ministero e ha sottolineato la forte esigenza di rilevare dei prezzi in linea con la realtà di mercato.
L’Ance ha inoltre segnalato la necessità di inserire per le rilevazioni alcuni materiali aggiuntivi all’attuale elenco dei 56 monitorati, quali ad esempio energia elettrica, calcestruzzo e gas naturale. Sottolineando che continuerà la sua azione in tutte le sedi opportune per far riconoscere alle imprese compensazioni all’altezza degli elevati incrementi di prezzo dei materiali registrati in questi mesi.