Antincendio

Cosa ha insegnato la tragedia della Grenfell Tower? La lezione appresa in 58 punti

Dopo la conclusione della fase II dell’inchiesta sul tragico incendio avvenuto a Londra nel 2017, delle numerose raccomandazioni espresse dal Panel, si sintetizzano quelle salienti e più facilmente esportabili anche al di fuori del contesto UK
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Cosa ha insegnato la tragedia della Grenfell Tower? La lezione appresa in 58 punti

Il Report della Fase II dell’inchiesta governativa sul tragico incendio della Torre Grenfell è stato pubblicato di recente. L’incendio accadde la notte del 14 giugno 2017, si originò dall’interno di un alloggio ma velocemente interessò l’intero fabbricato a causa della facile propagazione lungo le facciate e la copertura, causando 72 vittime e molti feriti. Da quel giorno molto si è discusso sulla sicurezza antincendio degli edifici alti e in particolare dell’involucro di tali edifici, non solo in Inghilterra ma in tutto il pianeta, compresa la nostra nazione.

La fase II dell’inchiesta è quindi giunta alla conclusione ed è riportata in diversi documenti scaricabili pubblicamente da questo link.

Un report di 113 capitoli con un obiettivo: fornire delle raccomandazioni per migliorare la sicurezza antincendio degli edifici

Il report redatto da Sir Martin Morre-Bick e i suoi collaboratori ed esperti convocati è molto corposo ed è suddiviso in ben 113 capitoli.

Risulta di particolare importanza uno dei compiti assegnati all’Inchiesta (a questo link trovi l’articolo dedicato all’analisi tecnica del Report ufficiale dell’inchiesta), ovvero quello di fornire una serie di raccomandazioni ai vari stakeholders, in modo che la tragedia consenta di chiarire cosa abbiamo imparato da essa e come migliorare la sicurezza antincendio degli edifici, soprattutto laddove questi si sviluppino in altezza. Si tratta di un elevato numero di raccomandazioni, delle quali di seguito si riportano quelle salienti, ma si invita gli interessati a leggerle tutte.

Cosa si è imparato dalla tragedia alla Torre Grenfell? Delle raccomandazioni valide anche in Italia

Siamo infatti consapevoli che anche in Italia siano abitati diversi fabbricati realizzati utilizzando materiali e tipologie costruttive molto pericolose e che in caso di incendio contribuirebbero in maniera significativa all’estensione eccessiva dell’incendio, comportando criticità per l’intervento dei soccorritori e per la messa in sicurezza degli occupanti. È quindi importante fare tesoro delle conclusioni dell’inchiesta sulla Grenfell, che al momento risulta l’episodio meglio studiato nel mondo e che sicuramente avrà un qualche tipo di impatto sulla sicurezza antincendio e la regolamentazione connessa, non solo in UK, ma anche nel resto delle nazioni.

Le raccomandazioni del Panel istruttore dell’inchiesta devono essere utili a garantire che dalla “lezione” si sia imparato qualcosa di utile

Delle numerose raccomandazioni espresse dal Panel, si sintetizzano quelle salienti e più facilmente esportabili anche al di fuori del contesto UK.

  1. Il governo dovrebbe riunire sotto un unico regolatore tutte le funzioni relative al settore edile.
  2. La definizione di “edificio ad alto rischio” ai fini del Building Safety Act dovrebbe essere urgentemente rivista.
  3. La responsabilità delle funzioni di sicurezza antincendio attualmente suddivisa tra vari dipartimenti dovrebbe essere trasferita a un dipartimento sotto un unico Ministero.
  4. Dovrebbe essere nominato un Chief Construction Adviser con risorse sufficienti per fornire consulenza su questioni del settore edile.
  5. Il Documento approvato B dovrebbe essere urgentemente rivisto, tenendo conto delle prove degli esperti, e costantemente aggiornato. Dovrebbe essere redatto in modo conservativo per garantire la conformità con i regolamenti edilizi.
  6. Le linee guida di settore, incluso il Documento approvato B, dovrebbero includere un avviso che la conformità alle linee guida non garantisce la conformità alla legge.
  7. L’efficacia della compartimentazione negli edifici dotati di rivestimento esterno (si riferisce sicuramente ai casi di facciata a doppia pelle) dovrebbe essere riconsiderata quando si rivede il Documento Approvato B.
  8. Analisi della propagazione verticale dell’incendio: le linee guida dovrebbero evidenziare la necessità di un calcolo della propagazione verticale dell’incendio e di un confronto con il tempo di evacuazione (un nuovo tipo di metodo ASET/RSET specifico per l’incendio delle facciate).
  9. L’appartenenza agli enti che forniscono consulenza sulle modifiche alle linee guida statutarie dovrebbe includere rappresentanti sia della comunità accademica che dell’industria, selezionati per la loro esperienza e competenza.
  10. Una strategia di sicurezza antincendio da parte di un ingegnere antincendio registrato deve essere presentata con le istanze di valutazione dell’edificio almeno per gli edifici ad alto rischio, prima in fase progettuale poi verificata alla fine dei lavori di costruzione.
  11. Si dovrebbero adottare misure per sviluppare nuovi metodi di prova specifici per valutare la propagazione verticale dell’incendio sulle pareti esterne.
  12. BS 9414:2019 Fire Perfomance of external cladding systems non dovrebbe essere utilizzata come sostituto di una valutazione da parte di un ingegnere antincendio adeguatamente qualificato.
  13. Un ente di regolamentazione delle costruzioni dovrebbe valutare la conformità dei prodotti da costruzione alla legislazione e rilasciare certificati. Questi certificati dovrebbero diventare preminenti sul mercato.
  14. I certificati per i prodotti da costruzione dovrebbero includere tutti i risultati dei test, i produttori dovrebbero fornire cronologie complete dei test e i produttori devono per legge fornire i risultati dei test su richiesta.
  15. La professione di ingegnere antincendio dovrebbe essere legalmente riconosciuta e regolamentata da un organismo indipendente che definisca gli standard e tenga un registro dei membri (in Italia esiste già l’elenco del Ministero dell’Interno ma non è riconosciuta né obbligatoria la figura del Direttore dei lavori antincendio, di cui si parla ormai da anni invano).
  16. Il governo dovrebbe aumentare urgentemente il numero di posti nei corsi di ingegneria antincendio di livello master accreditati.
  17. Finché non verrà istituito un ente di regolamentazione, il governo dovrebbe convocare un gruppo di ingegneri antincendio e professionisti per definire le competenze attese da un ingegnere antincendio competente.
  18. Il governo dovrebbe collaborare con l’industria per incoraggiare lo sviluppo di corsi di ingegneria antincendio per professionisti edili e membri dei servizi antincendio come parte del loro continuo sviluppo.
  19. L’Architects Registration Board e il Royal Institute of British Architects dovrebbero esaminare i recenti cambiamenti nell’istruzione in materia architettonica per assicurarsi che siano sufficienti.
  20. Una domanda di approvazione del controllo edilizio per edifici ad alto rischio deve essere supportata da una dichiarazione di un dirigente senior del progettista principale che l’edificio soddisferà i regolamenti edilizi al termine dei lavori (in Italia è già prevista l’Asseverazione Antincendio dal DPR n.151/2011 ma può essere sottoscritta da qualsiasi tecnico abilitato, anche privo di formazione antincendio accreditata).
  21. Dovrebbe essere introdotto un sistema di licenze per i principali appaltatori che lavorano su edifici ad alto rischio, con un obbligo legale per i dirigenti senior di garantire personalmente la conformità alle norme di sicurezza.
  22. Il governo dovrebbe nominare un comitato indipendente per valutare se le funzioni di controllo dell’edificio debbano essere svolte da coloro che hanno un interesse commerciale nel processo.
  23. Lo stesso comitato dovrebbe valutare se tutte le funzioni di controllo dell’edificio debbano essere svolte da un’autorità nazionale.
  24. L’ente regolatore delle costruzioni dovrebbe sponsorizzare una biblioteca di conoscenze, possibilmente in collaborazione con l’Università del Queensland, come risorsa per i progettisti.
  25. Il governo dovrebbe mantenere un registro accessibile al pubblico delle raccomandazioni fatte da comitati selezionati, coroner e inchieste pubbliche, insieme alle azioni intraprese in risposta.
  26. Dovrebbe essere istituito un sistema di accreditamento obbligatorio per certificare la competenza dei valutatori del rischio di incendio, con standard stabiliti per le qualifiche e lo sviluppo.
  27. Il governo dovrebbe chiedere urgentemente consiglio all’ente regolatore della sicurezza degli edifici e al National Fire Chiefs Council sulla questione degli interruttori a servizio dei vigili del fuoco per gestire gli ascensori.
  28. Ogni ente fornitore di gas dovrebbe essere tenuto per legge a verificare l’accessibilità delle valvole di emergenza del gas ogni tre anni e a segnalarlo all’Health and Safety Executive.
  29. Il governo dovrebbe istituire un istituto nazionale antincendio con personale permanente per fornire formazione, ricerca e sviluppo per i servizi antincendio e di soccorso.
  30. Il governo dovrebbe nominare un comitato indipendente per valutare se le funzioni di controllo degli edifici debbano essere svolte da un’autorità nazionale.
  31. La sala di controllo della London Fire Brigade (LFB) dovrebbe essere ispezionata per valutarne l’integrazione, l’efficacia e l’adeguatezza della formazione del personale della sala di controllo.
  32. La LFB dovrebbe rivedere le sue disposizioni per la valutazione e il mantenimento della competenza dei comandanti degli incidenti a tutti i livelli.
  33. L’ispettorato dovrebbe ispezionare le disposizioni della LFB per la raccolta, l’archiviazione e la distribuzione delle informazioni sui rischi operativi, in particolare per l’identificazione di edifici residenziali ad alto rischio.
  34. La LFB dovrebbe stabilire efficaci disposizioni permanenti per la raccolta, la valutazione e l’implementazione efficace delle lezioni apprese da precedenti incidenti, inchieste e indagini.
  35. I servizi antincendio e di soccorso che continuano a utilizzare radio intrinsecamente sicure a bassa potenza come parte di apparecchi respiratori dovrebbero prendere in considerazione di riservarle a situazioni in cui vi è un rischio reale di accensione di gas infiammabili e in genere dovrebbero utilizzare radio ad alta potenza, in particolare in edifici alti.
  36. I servizi antincendio e di soccorso dovrebbero dotare tutti i vigili del fuoco di radio digitali.
  37. I vigili del fuoco dovrebbero ricevere una formazione su come rispondere e ripristinare le comunicazioni perse, soprattutto in ambienti in cui le comunicazioni radio non sono affidabili.
  38. Tutti i vigili del fuoco dovrebbero ricevere una formazione di base sul sistema di approvvigionamento idrico, inclusi i tipi e le funzioni degli idranti.
  39. I servizi antincendio e di soccorso dovrebbero stabilire protocolli con i fornitori di acqua per garantire una comunicazione efficace ai fini della lotta antincendio.
  40. La British Standards Institution dovrebbe modificare la norma BS 750 per chiarire come vengono misurati i coefficienti di flusso per le forniture idriche.
  41. Il National Fire Chiefs Council dovrebbe fornire una formazione su come e quando i vigili del fuoco possono discostarsi dalle istruzioni durante le emergenze.
  42. Il Civil Contingencies Act dovrebbe essere rivisto, considerando se il Segretario di Stato debba assumere temporaneamente il ruolo di soccorritore di Categoria 1 durante le emergenze.
  43. I soccorritori di Categoria 1 dovrebbero stabilire partnership con organizzazioni volontarie, comunitarie e religiose per migliorare la risposta alle emergenze.
  44. Le linee guida sulla preparazione alle emergenze dovrebbero essere riviste, consolidate e ridotte in lunghezza, con enfasi sul recupero, sulle persone vulnerabili e sulla collaborazione con i gruppi della comunità.
  45. Le considerazioni umanitarie dovrebbero essere riconosciute come un principio chiave della risposta alle emergenze e del recupero.
  46. Le linee guida della London Local Authority Gold dovrebbero essere riviste per garantire una comprensione più chiara del processo, in particolare nei casi che interessano un singolo distretto. I dirigenti dovrebbero ricevere una formazione regolare sui suoi principi.
  47. I forum locali sulla resilienza dovrebbero adottare standard nazionali per la pianificazione e la formazione sulle emergenze, con audit indipendenti per garantire la conformità.
  48. Dovrebbe essere introdotto un meccanismo per verificare in modo indipendente la frequenza e la qualità della formazione fornita dalle autorità locali e da altri soccorritori di Categoria 1.
  49. Le autorità locali dovrebbero formare tutti i dipendenti, compresi i dirigenti senior, per integrare la resilienza nelle loro responsabilità.
  50. Le autorità locali dovrebbero ideare metodi per ottenere e registrare informazioni sulle persone sfollate o scomparse durante le emergenze, idealmente in formato elettronico, e mettere in pratica la loro implementazione in diversi scenari.
  51. Le autorità locali dovrebbero garantire che siano in atto accordi per fornire alloggi temporanei durante le emergenze che soddisfino esigenze personali, religiose e culturali.
  52. Le autorità locali dovrebbero stabilire piani per fornire assistenza finanziaria immediata alle persone colpite dalle emergenze.
  53. Le autorità locali dovrebbero garantire la continuità del supporto durante le emergenze predisponendo piani di emergenza adeguati per i lavoratori chiave.
  54. Le autorità locali dovrebbero sviluppare accordi per mantenere la comunicazione con coloro che necessitano di assistenza durante le emergenze, utilizzando una gamma di tecnologie e lingue.
  55. Le autorità locali dovrebbero includere nei loro piani di emergenza accordi per fornire informazioni al pubblico utilizzando la combinazione più efficace di metodi di comunicazione moderni per le loro aree.
  56. In futuro, per evitare confusione, sforzi sprecati e frustrazione, quello che in precedenza era chiamato “ufficio vittime” dalla polizia dovrebbe essere rinominato per chiarire che non fornisce informazioni al pubblico sulle persone colpite dall’emergenza.
  57. Si dovrebbe prestare ulteriore attenzione alle raccomandazioni della Fase 1 per richiedere al proprietario e al gestore di ogni edificio residenziale di grandi dimensioni di preparare Piani di evacuazione di emergenza personali (PEEP) per i residenti la cui capacità di evacuare senza assistenza potrebbe essere compromessa. Le informazioni sui residenti vulnerabili e sui loro PEEP dovrebbero anche essere incluse in una casella informativa sui locali.
  58. Il consiglio nel paragrafo 79.11 della Guida LGA, che afferma che non è realistico pianificare l’evacuazione e l’assistenza di residenti disabili e vulnerabili, dovrebbe essere riconsiderato. Inoltre, si dovrebbero raccogliere informazioni sufficienti sugli occupanti vulnerabili per consentire misure appropriate per assistere nella loro evacuazione durante un incendio.

 

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