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Requisiti professionali del RUP

Pubblicati i chiarimenti sui requisiti professionali del RUP nel parere n. 8/2023 ANAC a seguito di richiesta di un Comune veneto
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Requisiti professionali del RUP

Quando il valore dell’appalto supera le soglie comunitarie, il responsabile del procedimento gare deve avere requisiti professionali aggiuntivi con riguardo al titolo di studio e all’anzianità di servizio ed esperienza in materia di appalti. Così ha chiarito ANAC nel parere n.8/2023  reso in funzione consultiva e di indirizzo generale a seguito di richiesta di un comune veneto.

Il RUP nel codice degli appalti

La norma di riferimento per la scelta del Responsabile del procedimento gare è l’art. 31 comma 1 d.lgs 50/2016 in base al quale “il RUP è nominato con atto formale del soggetto responsabile dell’unità organizzativa, che deve essere di livello apicale, tra i dipendenti di ruolo addetti all’unità medesima, dotati del necessario livello di inquadramento giuridico in relazione alla struttura della pubblica amministrazione e di competenze professionali adeguate in relazione ai compiti per cui è nominato; la sostituzione del RUP individuato nella programmazione di cui all’articolo 21 comma 1, non comporta modifiche alla stessa. Laddove sia accertata la carenza nell’organico della suddetta unità organizzativa, il RUP è nominato tra gli altri dipendenti in servizio. L’ufficio di responsabile unico del procedimento è obbligatorio e non può essere rifiutato”.

Nel parere n. 8/2023, ANAC ha sottolineato che a norma dell’art 31 il Rup deve essere nominato con atto formale del soggetto responsabile dell’unità organizzativa tra i dipendenti di ruolo addetti all’unità medesima, e dotati del necessario inquadramento giuridico in relazione alla struttura della pubblica amministrazione e di competenze professionali adeguate in relazione ai compiti per cui è nominato. Solo in caso di carenza dei requisiti necessari, tra il personale dell’organico dell’unità organizzativa, il RUP può essere nominato tra gli altri dipendenti in servizio.

Le linee Guida ANAC n. 3

La disposizione di legge è integrata dalle Linee Guida n. 3 ANAC, che stabiliscono come “per ogni singola procedura di affidamento di un appalto o di una concessione, le stazioni appaltanti, con atto formale del dirigente o di altro soggetto responsabile dell’unità organizzativa, individuano un RUP per le fasi della programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione. Il RUP svolge i propri compiti con il supporto dei dipendenti dell’amministrazione aggiudicatarie. Il RUP è individuato nel rispetto di quanto previsto dall’art. 31 comma1 del codice, tra i dipendenti di ruolo addetti all’unità organizzativa inquadrati come dirigenti o dipendenti con funzioni direttive o, in caso di carenza in organico della suddetta unità organizzativa, tra i dipendenti in servizio con analoghe caratteristiche”.

Affidamento esterno dell’incarico di RUP

In merito alle qualifiche professionali del RUP le Linee guida n. 3 prevedono che egli sia dotato di competenze professionali “adeguate all’incarico da svolgere”, e che nel caso in cui l’organico della stazione appaltante presenti carenze accertate o manchi la professionalità necessaria ai soggetti che la compongono:

  • nel caso di affidamento di servizio di ingegneria ed architettura, si applica l’art. 31 comma 6 del codice
  • negli altri casi, la stazione appaltante individua il RUP tra i dipendenti anche non in possesso dei requisiti richiesti
  • se il RUP individuato è carente dei requisiti richiesti, la stazione appaltante nomina dipendenti o in subordine, soggetti esterni in possesso dei requisiti carenti al RUP per effettuare attività di supporto

I requisiti professionali del RUP negli appalti per servizi e forniture

Più in dettaglio, le Linee guida  n. 3 chiariscono che il RUP deve essere dotato di “requisiti professionali adeguati all’incarico da svolgere”, come individuati al par. 4 per gli appalti e concessioni di lavori e al par. 7 per gli appalti e concessioni di servizi e forniture.

Il caso esaminato da ANAC riguarda la seconda ipotesi, di appalto di servizi e forniture, rispetto al quale il citato par. 7 richiede al RUP: “adeguata esperienza professionale maturata nello svolgimento di attività analoghe a quelle da realizzare in termini di natura, complessità e/o importo dell’intervento” e che sia  maturata in alternativa:

  • alle dipendenze di stazioni appaltanti nel ruolo di RUP o nello svolgimento di mansioni nell’ambito tecnico/amministrativo;
  • nell’esercizio di un’attività di lavoro autonomo, subordinato o di consulenza in favore di imprese.

La formazione professionale del RUP deve poi essere:

  • in costante aggiornamento
  • commisurata alla tipologia e alla complessità dell’intervento da realizzare.

Appalti con soglia inferiore

Proprio la commisurazione della formazione professionale del RUP rispetto alla tipologia e alla complessità dell’intervento da realizzare determina una distinzione tra appalti con soglia inferiore o superiore alla soglia comunitaria.

Per i primi, le Linee guida n. 3 richiedono che il RUP sia in possesso alternativamente dei seguenti requisiti:

  • diploma di istruzione superiore di secondo grado rilasciata da un istituto superiore, al termine del corso di studi quinquennale+ anzianità di servizio ed esperienza di almeno 5 anni nell’ambito dell’attività di programmazione, progettazione, affidamento o esecuzione appalti e concessioni di forniture e servizi;
  • laurea triennale + esperienza di almeno 3 anni;
  • laurea quinquennale + esperienza di almeno 2 anni.

Appalti con soglia pari o superiore

Sempre le citate Linee guida stabiliscono i requisiti professionali che il RUP deve possedere in caso di appalti di servizi o forniture pari o superiore alle soglie comunitarie di cui all’art. 35 del Codice. Si tratta in particolare di:

  • diploma di laurea triennale, magistrale o specialistica + anzianità di servizio ed esperienza di almeno 5 anni nell’ambito di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione di appalti e concessioni di servizi o forniture;
  • diploma di istruzione superiore di secondo grado al termine di un corso almeno quinquennale + anzianità di servizio ed esperienza di almeno 10 anni.

Appalti complessi

Le linee guida n. 3 specificano poi che, in alcuni casi di appalti particolarmente complessi, il RUP sia dotato di qualifiche ulteriori. I casi sono in particolare quelli relativi a:

  • appalti che richiedono necessariamente valutazioni e competenze altamente specialistiche: il RUP deve possedere titolo di studio nelle materie attinenti all’oggetto dell’affidamento;
  • acquisti attinenti a prodotti o servizi con particolari caratteristiche tecniche (dispositivi medici, antincendio, sistemi informatici e telematici): la stazione appaltante può richiedere, oltre ai requisiti di anzianità di servizio ed esperienza , anche il possesso di laurea magistrale o quinquennale, di specifiche competenze e/o abilitazioni tecniche o l’abilitazione all’esercizio alla professione.
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