Compliance
ANAC sul mercato dei contratti pubblici: aumentano gli affidamenti diretti
Crescono sia le procedure ristrette che gli affidamenti diretti. Ecco tutti i dati del Rapporto Anac sul II quadrimestre 2021
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Il 10 febbraio 2022, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), ha pubblicato il “Rapporto quadrimestrale sul mercato dei contratti pubblici – II quadrimestre 2021”, redatto sulla base dei dati presenti nella Banca dati unica Nazionale e aggiornati alla fine del mese di dicembre 2021.
Il Rapporto ANAC sul mercato dei contratti pubblici
Il 10 febbraio 2022, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), ha pubblicato il “Rapporto quadrimestrale sul mercato dei contratti pubblici – II quadrimestre 2021”, in relazione al periodo maggio-agosto 2021, redatto sulla base dei dati presenti nella Banca dati unica Nazionale e aggiornati alla fine del mese di dicembre 2021. I dati si riferiscono alle procedure di affidamento superiore ad Euro 40.000,00 che sono state perfezionate, ovvero per le quali è stato pubblicato un bando (nel caso delle procedure aperte) è stata inviata una lettera di invito (per le procedure ristrette o negoziate) oppure è stata manifestata la volontà di affidare l’appalto (nel caso di affidamenti diretti).Gli esiti del rapporto
Il rapporto è stato condotto distinguendo in prima analisi la tipologie del contratto, ovvero tra forniture, lavori e servizi, poi tra il settore ordinario e quello speciale e ancora distinguendo i dati provenienti a livello regionale e rispetto alla tipologia di stazione appaltante. Un ulteriore indagine è stata svolta in base ai diversi strumenti di svolgimento delle procedure (accordo quadro, asta elettronica, sistema dinamico di acquisizione etc.), e sulla distribuzione territoriale delle procedure nei Comuni con una popolazione superiore ai 15.000,00 abitanti.Crescita delle procedure ristrette e degli affidamenti diretti
L’analisi comparata per procedura di scelta del contraente ha mostrato un significativo incremento, in termini di importo, per le procedure ristrette nei settori ordinari, nonché un aumento degli affidamenti diretti sia nel settore ordinario che in quello speciale. Anche in termini di numerosità, si è osservata una rilevante crescita sia delle procedure ristrette che degli affidamenti diretti. Il maggior utilizzo degli affidamenti diretti e delle procedure negoziate è naturalmente dovuto anche al fatto che, come noto, il legislatore ha ampliato con il decreto semplificazioni e con il semplificazioni bis il loro utilizzo (Dl 76/2020 e Dl 77/2021). A livello di importo, le procedure aperte e ristrette hanno rappresentato il 73% circa rispetto al totale degli appalti, mentre le procedure negoziate con o senza previa pubblicazione del bando e gli affidamenti diretti circa il 27%. La situazione è differente, logicamente, a livello di numerosità delle procedure, in quanto le procedure aperte e ristrette hanno rappresentato il 23% circa degli appalti, mentre le procedure negoziate con o senza previa pubblicazione del bando e gli affidamenti diretti il 77% circa.Procedura negoziata senza bando
Se in termini di procedure sono state principalmente utilizzate la procedura negoziata senza bando e l’affidamento diretto, in termini di importo la procedura aperta ha rappresentato quasi il 77% degli importi complessivamente affidati, essendo questa utilizzata per gli appalti di maggiore valore economico.Mercato contratti pubblici: altri dati
Interessante rilevare due dati su tutti:- la Regione maggiormente attiva, sia in termini di CIG perfezionati che di importi gestiti è stata la Lombardia;
- le stazioni appaltanti più impegnate, oltre i Comuni, sono state le Aziende del Servizio Sanitario Nazionale e le Aziende Ospedaliere.