Il Rapporto 2024 dell’Agenzia del Demanio: un miliardo di investimenti per valorizzare gli immobili

Gli immobili dello Stato producono ricchezza. Dal “Rapporto 2024 L’Italia e i suoi beni. Creare valore con gli immobili dello Stato” presentato dall’Agenzia del Demanio, emergono dati davvero interessanti. Innanzitutto, quelli di un ente pubblico che gestisce e valorizza 44 mila immobili per un valore di 62,8 miliardi di euro. Nel 2023 inoltre il Demanio ha avviato interventi per un miliardo, tra risorse proprie e di altre amministrazioni, e conseguito 70 milioni di risparmi in locazioni passive (quanto le PA pagano ai privati per l’affitto di sedi non di proprietà dello Stato).

In tal senso, i tagli ai costi raggiungeranno 147 milioni di euro annui, contribuendo all’abbattimento strutturale della spesa pubblica. Il report documenta i risultati di un anno di attività, facendo il punto sullo stato di avanzamento degli interventi previsti nel Piano Strategico Industriale e individua le strategie per innovare la gestione e le azioni di valorizzazione.

Il Demanio e la riqualificazione degli immobili

L’obiettivo del Demanio è chiaro, come spiega il suo direttore, Alessandro Dal Verme: “Investiamo nella riqualificazione degli immobili poco o male utilizzati per soddisfare i fabbisogni delle Pubbliche Amministrazioni. Pianifichiamo gli interventi in sinergia con le istituzioni dei territori, per aprire gli immobili al cittadino, fornire nuovi servizi e rispondere alle esigenze abitative di famiglie, giovani e anziani”.

Già dal 2021 l’ente ha avviato interventi di rifunzionalizzazione e riuso di immobili per circa 2,5 miliardi di euro. Il Piano degli Investimenti Immobiliari 2024-2026 prevede l’avvio di nuove operazioni per un miliardo (di cui 490 milioni nell’anno in corso) al quale si aggiungono 1,2 miliardi provenienti da fondi di altre amministrazioni, per complessivi 4,7 miliardi di euro.

Il Piano Città

Il Rapporto segnala che a gennaio 2024, rispetto a giugno del 2021, il numero degli interventi è aumentato del 47%, passando da 384 a 566. Il valore degli investimenti è cresciuto del 153%: da 1,4 a 3,5 miliardi. L’incremento è ancora più significativo per gli interventi finanziati con risorse fornite da altre Amministrazioni per le quali l’Agenzia del Demanio opera come stazione appaltante: nel periodo in esame si è passati da 15 a 82 interventi (+ 447%).

La crescita del valore degli investimenti è del 212%, con un incremento da 379 milioni a 1,1 miliardi. Perno della strategia innovativa dell’Agenzia è il Piano città dell’immobile pubblico. Un modello di pianificazione degli interventi che apre all’ascolto e al dialogo con le Istituzioni del territorio, i cittadini, gli stakeholder. Attraverso i Piani Città vengono attuate strategie per accelerare la transizione energetica, promuovere l’abbattimento delle emissioni di CO2, sostenere la rigenerazione urbana.

Valore immobili dello Stato: il coinvolgimento dei privati

Una nuova sfida per l’Agenzia del Demanio è il coinvolgimento dei privati nelle azioni di valorizzazione degli immobili dello Stato e di rigenerazione dei territori.  “Stiamo sviluppando partenariati di innovazione sociale e culturale, strumenti finanziari e concessori per creare valore e sviluppo attraverso il patrimonio immobiliare pubblico” aggiunge Dal Verme.

Il cambio di paradigma dell’Agenzia si riflette anche nella misurazione ex ante, in itinere ed ex post degli impatti economici, sociali e ambientali. Al fine di ottimizzare il ciclo di vita degli immobili. L’Agenzia ha individuato un set di 49 indicatori di sostenibilità (ESG) rendendoli obbligatori per tutti gli interventi edilizi. Sul tema del cambiamento climatico, ha sviluppato un insieme di indici di vulnerabilità da inserire nei documenti di gara sulla progettazione. L’obiettivo è aumentare la resilienza degli immobili.