Accesso ai dati delle PA, nasce l’open source “TrasparenzAI”

Un passo avanti decisivo per la creazione della Piattaforma Unica della Trasparenza. Così Anac definisce la soluzione open source “TrasparenzAI”, realizzata dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) nell’ambito di un congiunto protocollo di intesa.
Tra le finalità dell’accordo, la sperimentazione e la valutazione di tecnologie digitali innovative e relative al recupero, alla classificazione e alla interpretazione, in modalità automatizzata, delle informazioni da far confluire nella Piattaforma Unica della Trasparenza. Si tratta di progetti da realizzare grazie allo sviluppo di soluzioni tecnologiche finalizzate alla raccolta distribuita dei dati e la valorizzazione dei patrimoni documentali. La nuova soluzione opensource TrasparenzAI è accessibile al seguente link.
TrasparenzAI
TrasparenzAI opera grazie all’adozione di strumenti avanzati di web crawling e web scraping, analizzando quindi direttamente le sezioni “Amministrazione Trasparente” dei siti web di tutte e 23.663 le Pubbliche Amministrazioni in meno di 20 ore. Il sistema permette quindi di verificare la conformità della struttura e la presenza di tutte le sezioni previste in “Amministrazione Trasparente” dal d.lgs. 33/2013.
Il processo consente di individuare eventuali carenze o difformità, offrendo ad Anac, alle Amministrazioni ed ai cittadini uno strumento di supporto semplice e intuitivo. Per Andrea Lenzi, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, “Il progetto TrasparenzAI rappresenta un esempio di come il sapere e l’innovazione possano sostenere la qualità dell’azione amministrativa. Riducendo oneri e complessità e accrescendo la fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini”.
Banche dati e fonti esterne
I dati acquisiti grazie all’intervento di TrasparenzAI andranno a costituire parte della Piattaforma Unica della Trasparenza di Anac che riunisce le banche dati interne all’Anac e fonti esterne. In particolare, al momento i dati acquisiti provengono dalle seguenti fonti:
- la Banca dati nazionale Anac dei contratti pubblici, la Banca dati dei servizi pubblici locali, i dati sulle attestazioni degli OIV, la banca dati Istat sulla popolazione residente;
- la Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche e del MEF, l’indice dei domicili digitali della Pubblica Amministrazione e dei Gestori di Pubblici Servizi (Indice IPA).
Come spiega il Presidente di Anac, Giuseppe Busìa, “Alla base di tutto vi è una strategia di integrazione e interoperabilità con le principali banche dati pubbliche. Da attuarsi in maniera graduale, man mano che sarà possibile acquisire e integrare i dati provenienti dalle diverse Amministrazioni”.
La PUT
La Piattaforma Unica della Trasparenza (PUT) si propone come strumento unico e centralizzato per raccogliere, organizzare e rendere disponibili informazioni, documenti e dati di interesse pubblico. In particolare quelli assoggettati agli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo 33 del 2013 e da assolvere mediante pubblicazione nella sezione “Amministrazione Trasparente” dei siti istituzionali delle amministrazioni/enti.
La piattaforma è dedicata a:
- cittadini e associazioni interessati ai dati e ai documenti acquisiti da Anac e da altre banche dati pubbliche;
- imprese interessati a visualizzare le documentazioni in questione;
- tutte le amministrazioni ed enti pubblici soggetti agli obblighi previsti dal decreto legislativo 33 del 2013 interessati a verificare quali dati e documenti siano stati acquisiti da Anac.