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Tendenze di mobilità durante la pandemia, il report del MIT

Il report monitora l’evoluzione, le tendenze e le esigenze del settore dei trasporti e della logistica italiana nel contesto pandemico
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Tendenze di mobilità durante la pandemia, il report del MIT

Predisposto dal MIT il secondo numero del report Osservatorio sulle tendenze di mobilità durante l’emergenza sanitaria del COVID-19. Il documento riporta i dati e le considerazioni per l’intero anno 2020, completando quanto avviato con il Volume 1 (periodo gennaio-luglio).

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Obiettivi della pubblicazione:

  • anticipare le conseguenze della crisi pandemica sul settore dei trasporti;
  • monitorare l’evoluzione, le tendenze e le esigenze del settore dei trasporti e della logistica italiana;
  • pianificare, programmare e gestire gli investimenti nelle infrastrutture e nei servizi di trasporto.

I dati sono stati forniti dagli operatori multimodali nazionali, dalle Direzioni Generali del Ministero dei Trasporti, nonché dai database open source dei principali player nazionali e internazionali della mobilità.

Mobilità, le tendenze emerse

Tra le tendenze che emergono dal report:

  • il traffico stradale di veicoli leggeri ha subito una significativa riduzione, sino all’80%nel periodo marzo-aprile 2020; la seconda ondata autunnale di diffusione del COVID-19 ha prodotto impatti meno marcati rispetto a quelli del primo lockdown, con riduzioni fino al 40%.
  • il traffico stradale di veicoli pesanti (merci) ha subito una contrazione del 40-50% nel periodo marzo-aprile 2020, recuperando quanto perso già a luglio 2020;
  • gli spostamenti con il trasporto collettivo hanno subito una riduzione ancora più marcata rispetto al trasporto stradale privato/individuale, raggiungendo riduzioni superiori al 90% nel periodo marzo-aprile 2020, solo in parte recuperate a luglio 2020 (-40% rispetto al periodo pre-COVID di gennaio 2020); la seconda ondata ha prodotto effetti meno marcati di quelli osservati durante il primo lockdown, con riduzioni massime del 60%, ancora non rientrate a dicembre 2020;
  • gli spostamenti ferroviari sull’Alta Velocità (AV) hanno subito una riduzione sino a  quasi il 100% nel periodo marzo-aprile 2020, anche a fronte di una riduzione dei servizi offerti di oltre il 95%; tale contrazione persiste ancora a luglio 2020, con una domanda di mobilità inferiore del 60% e con un’offerta di servizi inferiori di circa il 20% rispetto al 2019; la seconda ondata di diffusione del COVID-19 ha prodotto una significativa contrazione della domanda (sino a -95%) paragonabile a quella osservata durante il primo lockdown. A cui è seguita una contrazione anche dell’offerta di servizi dei due operatori ferroviari sino ad oltre l’80%;
  • gli spostamenti su servizi marittimi hanno subito una riduzione della domanda passeggeri con perdite sino al 90-100% nel periodo aprile-maggio 2020;
  • gli spostamenti su servizi aerei hanno subito una riduzione della domanda e dell’offerta che inizia a marzo 2020 e raggiunge un picco nel periodo aprile-maggio 2020 (-99%); ancora a luglio una significativa riduzione (75% della domanda passeggeri, del 60% per quanto riguarda i servizi offerti e del 30% per le merci trasportate); nella seconda ondata un’ulteriore contrazione dei traffici passeggeri, sino al 90% a novembre 2020.
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