Modelli e strategie

Dal MIT una procedura semplificata per le segnalazioni di abusi edilizi da parte di Comuni e Prefetture

Si tratta del primo passo nel percorso di digitalizzazione che porterà all’attivazione della Banca Dati Nazionale sull’Abusivismo Edilizio (BDNAE)
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Dal MIT una procedura semplificata per le segnalazioni di abusi edilizi da parte di Comuni e Prefetture

Una nuova procedura standardizzata e semplificata per la segnalazione, da parte di Comuni e Prefetture, degli abusi edilizi. La nuova modalità ideata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è il primo passo nel percorso di digitalizzazione tracciato dal MIT, che culminerà con l’attivazione della Banca Dati Nazionale sull’Abusivismo Edilizio (BDNAE).

La nuova procedura riguarda esclusivamente gli abusi edilizi accertati tramite ordinanza di demolizione o di sospensione dei lavori, nonché i successivi aggiornamenti (ad esempio: immobile demolito, immobile sanato, ecc.). La normativa di riferimento, le linee guida, i modelli di documento da utilizzare (file Excel per la raccolta delle segnalazioni e modelli di nota standard per Comuni e Prefetture), oltre ad una raccolta di domande e risposte sulla nuova procedura, sono disponibili nella pagina “Segnalazione abusi edilizi” del sito del MIT.

Segnalazione abusi edilizi: la nuova procedura

Gli strumenti da utilizzare nella nuova procedura sono 4 documenti:

  • Il documento denominato “Linee guida per la trasmissione delle segnalazioni”;
  • un file Excel preformattato denominato “Modulo Segnalazione Abusi Edilizi”;
  • la nota di trasmissione standard per la trasmissione via PEC del file Excel da parte dei Comuni alle Prefetture dal titolo “Modello nota-Comuni”;
  • la nota per l’inoltro, via PEC, dei file Excel e delle relative note di trasmissione al Ministero da parte delle Prefetture denominata “Modello nota-Prefetture”.

Nel dettaglio, il flusso delle comunicazioni prevede che i Comuni raccolgano le segnalazioni e i relativi aggiornamenti compilando, con cadenza trimestrale (entro il 30 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre di ogni anno), un file Excel preformattato strutturato in campi specifici per ciascuna informazione richiesta.

Documenti e tempistiche

Successivamente, il documento compilato dovrà essere trasmesso, entro 30 giorni, via PEC alle Prefetture competenti, allegando un modello di nota standard. La nota va inviata anche qualora, nel periodo di riferimento, non siano emerse nuove segnalazioni. Le Prefetture, a loro volta, dispongono di ulteriori 30 giorni per inoltrare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti i dati ricevuti dai Comuni, sempre tramite PEC e utilizzando l’apposito modello di trasmissione.

Le segnalazioni degli illeciti accertati tramite ordinanza di demolizione o di sospensione dei lavori sono inviate dalla Prefettura al MIT entro il 31 maggio, 31 agosto, 30 novembre, 28 febbraio. Eventuali richieste di chiarimento relative alla nuova procedura possono essere inviate al seguente indirizzo PEC: dg.casa-div6@pec.mit.gov.it.

I reati ambientali in Italia

Un argomento di stretta attualità, visto che in Italia il numero dei reati ambientali è purtroppo in aumento. Come dimostra il rapporto di Legambiente, “Ecomafia 2025. I numeri e le storie delle illegalità ambientali in Italia”, nel 2024 sono stati ben 40.590 i reati legati alla criminalità ambientale, con un +14,4% rispetto al 2023. Una media di 111,2 reati al giorno, 4,6 ogni ora.

Il maggior numero di reati si riscontra, a livello nazionale, nella filiera del cemento (dall’abusivismo edilizio alla cave illegali fino ai reati connessi agli appalti per opere pubbliche) con 13.621 illeciti accertati nel 2024, +4,7% rispetto al 2023, pari al 33,6% del totale. Un dato sintomatico della situazione particolarmente critica che stiamo vivendo. Il 42,6% dei reati ambientali si concentra in appena 4 Regioni: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

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