Politiche industriali, nuova intesa tra MIMIT e Invitalia

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e Invitalia (Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) hanno siglato un Protocollo di intesa per le attività di analisi utili alla definizione di un nuovo modello di politiche industriali.
Ma di cosa si tratta esattamente? E cosa prevede?
Cosa prevede il nuovo Protocollo di intesa MIMIT – Invitalia
Il Protocollo di intesa si inserisce nel percorso del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per definire entro la prima metà del 2024 la nuova visione strategica di politica industriale “Made in Italy 2030”, agganciando i settori tradizionali di forza del sistema produttivo italiano alle trasformazioni digitali, tecnologiche, ambientali e geoeconomiche in corso.
Il protocollo MIMIT e Invitalia, della durata di 3 anni, intende valorizzare le competenze di Invitalia integrandole con la visione di una nuova politica industriale italiana che sta portando avanti il MIMIT, attingendo alle comuni basi dati del Ministero e dell’Agenzia ed effettuando valutazioni di impatto delle politiche pubbliche e degli incentivi.
Si vuole in pratica rinnovare la tradizione, mantenendo i suoi punti di forza ma rendendola competitiva e al passo con i tempi sia a livello industriale, che economico che tecnologico.
Al via le prime valutazioni sulle politiche industriali
Non sono stati ancora definiti, nel dettaglio, gli interventi che MIMIT e Invitalia andranno a promuovere nell’ambito di questo nuovo Protocollo. Tuttavia, sappiamo che il lavoro congiunto MIMIT – Invitalia partirà da un’analisi dei fabbisogni del sistema industriale italiano e dei suoi punti di forza e debolezza, arrivando ad elaborare politiche industriali settoriali basate sull’identificazione dei comparti strategici, sull’ammodernamento delle filiere ma anche sul ripensamento del ruolo di sostegno dello Stato alle imprese.