Sono oltre
95 miliardi di euro i fondi che l’Unione Europea metterà a disposizione per finanziare
“Horizon Europe”, il nuovo
programma quadro per la ricerca e l’innovazione in continuità con il programma “Horizon 2020”. In seguito all’accordo politico raggiunto dalle istituzioni europee l’11 dicembre 2020, l’Unione Europea ha annunciato l’intenzione di adottare il piano strategico nel febbraio 2021. Con i primi programmi di lavoro che dovrebbero essere pubblicati entro il successivo aprile.
Il programma, che
durerà fino al 2027, si pone l’ambizioso obiettivo di contribuire a ricostruire un’
Europa post Covid-19 più verde, più digitale e più resiliente. Per farlo, punta a rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’Unione e lo spazio europeo della ricerca (Ser); a migliorare la capacità innovativa, la competitività e l’occupazione in Europa; e a conseguire gli obiettivi prioritari per i cittadini europei e sostenere il modello socio-economico e i valori dell’Unione.
Il budget e le procedure di finanziamento
Tra il
bilancio a lungo termine dell’Ue e la Next Generation Eu, sono stati messi a disposizione
95,5 miliardi di euro per il lancio del nuovo programma. Di questi, 90,1 miliardi provengono dal tradizionale bilancio comune, mentre 5,4 miliardi arrivano dal Next Generation Eu per stimolare la ripresa e rendere l’Unione più resiliente nel futuro. E un ulteriore rafforzamento di 4,5 miliardi di euro.
In proporzione, c’è stato un
incremento del 30% rispetto alle risorse messe in campo per il precedente programma, Horizon 2020. Tanto che nel comunicato con cui dà l’annuncio del trovato accordo politico, la Commissione Europea definisce Horizon Europe “il più grande programma transnazionale che abbia mai sostenuto la ricerca e l’innovazione”. E dichiara che questo budget lo rende il
programma di ricerca e innovazione più ambizioso al mondo.
Approfondisci la tematica su HSE+
|
Il programma
Il programma punta a sostenere la ricerca e l’innovazione nella convinzione che queste forniranno nuove conoscenze e soluzioni per
superare le sfide sociali, ecologiche ed economiche che l’Unione Europea si troverà ad affrontare. In particolare, il piano strategico si propone di massimizzare l’impatto e i risultati delle strategie prioritarie dell’Ue. Come
la ripresa, il “green”, la transizione digitale e migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. E anche di rafforzare l’eccellenza scientifica e tecnologica dell’Unione, aumentando gli investimenti in persone altamente qualificate e ricerca d’avanguardia.
Inoltre, Horizon Europe mira a
promuovere la competitività industriale dell’Ue e la sua performance innovativa. In particolare supportando l’innovazione che crea mercato, attraverso l’European Innovation Council e l’European Institute of Innovation and Technology. Infine, il piano vuole migliorare l’accesso all’eccellenza per i ricercatori di tutta Europa. Con l’obiettivo di
promuovere la partecipazione, la collaborazione e la parità di genere.
Gli impatti
Il programma di Horizon Europe non mira solamente a stimolare la crescita, il commercio e gli investimenti e a creare un significativo e impatto ambientale. Ma si dà anche il compito di
valutare i suoi impatti complessivi tramite alcuni indicatori globali. Il primo indicatore utilizzato è relativo alla crescita economica: il piano si stima che, per ogni euro investito a livello di Ue in progetti di ricerca e sviluppo, si possa potenzialmente
generare una crescita di 11 euro sul Pil su un periodo di 25 anni.
Il secondo indicatore è relativo agli obiettivi di protezione del clima:
almeno il 35% dei fondi a disposizione del programma Horizon Europe sono stati destinati al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Ue. Il terzo e ultimo indicatore è relativo alla tematica occupazionale. Il piano si dà infatti l’obiettivo di
creare 300.000 nuovi posti di lavoro entro il 2040, di cui il 40% costituito da lavori altamente qualificati.
I tre pilastri
Il programma si fonda su tre pilastri:
Excellent Science, Global Challenges and European Industrial Competiveness, e Innovative Europe. Il primo pilastro, l’eccellenza scientifica, mira ad
aumentare la competitività scientifica globale dell’Ue. Per raggiungere questo obiettivo il piano si impegna a supportare progetti di ricerca di frontiera definiti e guidati dai migliori ricercatori attraverso lo European Research Council; a finanziare borse di studio per ricercatori esperti, reti di formazione a livello di dottorato, scambi per ricercatori e a attirare più giovani verso una carriera nella ricerca, attraverso le Marie Skłodowska-Curie Actions. E a investire in infrastrutture di ricerca.
Il secondo pilastro, sfide globali e competitività industriale europea, punta a
sostenere la ricerca relativa alle sfide della società e a rafforzare le capacità tecnologiche e industriali attraverso i cluster. Inoltre, definisce le missioni dell’Ue con obiettivi ambiziosi per affrontare alcuni dei principali problemi dell’Unione. E comprende anche le attività perseguite dal Joint Research Centre, che supporta i responsabili politici europei e dei Paesi membri con prove scientifiche indipendenti e supporto tecnico.
Il terzo e ultimo pilastro, Europa innovativa, mira a
fare del continente un pioniere nell’innovazione di mercato tramite il Consiglio europeo per l’innovazione. In più, aiuta a sviluppare ecosistemi europei di innovazione tramite l’European Institute of Innovation and Technology, che favorisce l’integrazione tra istruzione, ricerca e innovazione.