Modelli e strategie
Verso un nuovo ecosistema turistico integrato 4.0
La terza componente del PNRR è focalizzata alla creazione di un ecosistema turistico supportato e potenziato dall'innovazione e digitalizzazione. Obiettivi, strumenti e fondi previsti in questo ambito per rigenerare il patrimonio culturale italiano
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La ripresa dell’Italia non poteva prescindere dall’immenso patrimonio culturale e turistico che rappresenta da sempre il suo vero punto di forza. È proprio in questo settore che si snoda il PNRR nella sua terza componente, rubricata appunto “Turismo e Cultura”. Investire e stanziare fondi in questo ambito permette di rigenerare il patrimonio culturale e turistico, valorizzarne gli asset in un’ottica di digitalizzazione e di ammodernamento per “virtualizzarne” (come dicono gli addetti ai lavori), alla stregua delle best practice internazionali, taluni aspetti.
La concentrazione degli sforzi prevedrà la definizione di un fondo ad hoc, anche ad effetto leva, capace di attrarre investitori privati (supporto BEI) definendo importanti strumenti di azione esplicitati nel proseguo.

Come è strutturata la missione dedicata all’ecosistema turistico integrato?
La missione si pone in linea con la Riforma dell’ordinamento professionale delle guide turistiche tanto anelata – che sarà implementata tra giugno 2021 e giugno 2022 – e che avrà impatti significativi sul Codice del turismo (e coinvolgerà oltre 9.000 operatori tra guide turistiche e accompagnatori). Come intuibile, gli investimenti previsti sono volti al miglioramento delle strutture ricettive e dei servizi turistici, riqualificando e migliorando gli standard di offerta, con il duplice obiettivo di innalzare la capacità competitiva delle imprese e promuovere un’offerta basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi. L’azione include interventi di riqualificazione e ammodernamento delle imprese che operano nel comparto turistico affinché possano assumere un aspetto moderno e digitale. Sotto altro profilo, verranno veicolate risorse su progetti di investimento in unità immobiliari strategiche e di prestigio, col fine di sostenere la ripresa e la crescita delle catene alberghiere. Inoltre, si agirà per sfruttare appieno le potenzialità dei grandi eventi che riguarderanno il Paese, tra i quali devono essere annoverati la Ryder Cup del 2022, il Giubileo del 2025, Cortina- Milano 2026, cercando di ridurre gli effetti dell’“overtourism” creando percorsi alternativi, strategici e integrati verso tutte le Regioni del Paese.Obiettivi e strumenti per creare un ecosistema turistico integrato
L’obiettivo è valorizzare il brand Italia, che necessita una sterzata digitale. In questo ultimo senso, si intende creare un Hub del turismo digitale, accessibile attraverso una piattaforma web dedicata, che consenta il collegamento dell’intero ecosistema. L’investimento si compone di tre linee di intervento che vedono ad esempio, la messa a scala del portale Italia.it, mediante un miglioramento dello stesso e un ampiamento del portafoglio servizi a disposizione del turista (ad es. assistenza e informazioni sanitarie) e delle professioni turistiche (guide). Ancora, il legislatore è intervenuto con importanti strumenti di azione, come l’investimento n. 4.2. “Fondo integrato per la competitività delle imprese turistiche”, per i quali sono stati stanziati un totale di 1.786 €/mln. Tale investimento consiste in un sistema organico di misure che permetteranno di rendere immediatamente operativa la realizzazione di interventi a favore del settore turistico, attraverso una strategia unitaria di investimento. Si permette, così, alle imprese turistiche (quali strutture ricettive, strutture alberghiere, strutture che svolgono attività agrituristiche, terme e strutture all’aperto) di ricorrere alla leva finanziaria per sostenere il rafforzamento patrimoniale e la crescita della competitività nonché per finanziare investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale, all’innovazione e alla digitalizzazione mediante taluni strumenti.Tax credit per aumentare la qualità dell’ospitalità turistica
La prima misura riguarda il credito fiscale (tax credit) per aumentare la qualità dell’ospitalità turistica con investimenti tesi alla sostenibilità ambientale (fonti rinnovabili a minor consumo energetico), alla riqualificazione e all’aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane. Accanto a tale credito di imposta, a copertura dell’80% dei costi ammissibili, è previsto anche un contributo a fondo perduto. In sostanza, lo strumento mira a finanziare interventi di ristrutturazione edilizia e di eliminazione delle barriere architettoniche come pure interventi per aumentare l’efficienza energetica e per l’adozione di misure antisismiche, di digitalizzazione e innovazione.Fondi BEI per l’ecosistema turistico integrato
In secondo luogo, troviamo il Fondo di Fondi BEI volto ad erogare finanziamenti sotto forma di prestiti a basso tasso di interesse e/o sostegno quasi azionario alle imprese turistiche (imprese e reti d’imprese che operano nel settore dei servizi al turismo e nella mobilità sostenibile per il turismo) che propongono programmi di investimento sostenibili. In particolare, lo strumento si propone, inter alia, di finanziare la creazione, la riconversione e la riqualificazione delle infrastrutture turistiche destinate alla fruizione del patrimonio naturale e culturale, la mobilità pulita/sostenibile e le infrastrutture di trasporto. Il Fondo può raccogliere capitale attraverso la partecipazione ad iniziative delle istituzioni finanziarie europee per concedere crediti agevolati.Fondo di Garanzia per le PMI
Dopodiché, si segnala il Fondo di Garanzia per le PMI, strumento agevolativo del MiSE, che sostiene le imprese turistiche mediante l’apertura di una specifica “Sezione Speciale” dedicata al turismo per facilitare l’accesso al credito per gli imprenditori che gestiscono un’impresa esistente o per i giovani che intendono avviare una propria attività. Tale azione mira a sostenere la competitività delle imprese già esistenti e la nascita di nuove imprenditorialità attraverso il finanziamento di investimenti in digitalizzazione e innovazione. Inoltre, intende finanziare le innovazioni delle imprese turistiche attraverso il rafforzamento delle capacità di trasformazione digitale e l’adozione di soluzioni innovative per la gestione dei servizi turistici.Fondo rotativo imprese (FRI) per il sostegno alle imprese del turismo
Poi, è stato introdotto un Fondo rotativo imprese (FRI) per il sostegno alle imprese del turismo realizzato per l’erogazione di finanziamenti agevolati a tasso fisso alle imprese ed un contributo a fondo perduto volto a sovvenzionare tutte le innovazioni attraverso il rafforzamento delle capacità di trasformazione digitale e l’adozione di soluzioni innovative per la gestione dei servizi fieristici.Fondo Nazionale del Turismo
Da ultimo, il Fondo Nazionale del Turismo, un Fondo immobiliare di Fondi, gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti tramite la controllata Immobiliare Sgr e partecipato dal Ministero del Turismo, che concede finanziamenti – ad alberghi e strutture ricettive e proprietà di alto valore e potenziale turistico – sotto forma di prestiti a lungo termine e a basso tasso di interesse, equity e quasi-equity. Tale strumento remunera investimenti per rinnovare, ammodernare e migliorare le infrastrutture turistiche e le strutture ricettive attraverso un approccio sostenibile (Green Transition) nonché progetti digitale. Insomma, un mix di aiuti per il settore che più di ogni altro ha sofferto la pandemia e che rappresenta l’asset nazionale e rispetto al quale la “cura 4.0” potrebbero dispiegare i maggiori benefici.