Modelli e strategie
Obiettivo Italia zona gialla: Conte illustra il Decreto Natale
Parola d'ordine è limitare gli spostamenti: ma dal 7 gennaio si torna in classe, al 75% negli istituti superiori. Ecco cosa prevede il Decreto Natale
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Il ‘Decreto Natale’ è un’azione complessa sotto l’albero per contenere la forza del Covid19. Il Dl 2 dicembre pubblicato in Gazzetta Ufficiale estende infatti il limite massimo di vigenza dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) attuativi delle norme emergenziali, portandolo dagli attuali trenta a cinquanta giorni.
Quello che è stato stabilito nel Consiglio dei Ministri n.82 per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla pandemia è molto chiaro. Ma il premier ha firmato il nuovo Dpcm 3 dicembre ed ha voluto spiegarlo ancora una volta a reti e social unificati: “Abbiamo piegato la curva dei contagi – ha esordito Giuseppe Conte presentando il provvedimento nella serata del 3 dicembre – ora l’RT corrisponde a 0,91 e registriamo un calo degli accessi al pronto soccorso e nelle terapia intensive”. L’obiettivo, assolutamente non celato dal Presidente del Consiglio, è di arrivare al “risultato significativo”: la vigilia di Natale con l’Italia tutta gialla. Ma le divisioni e i monitoraggi a cura del Ministero della Salute ‘per colori’ restano, e quindi dai calcoli degli indici e dalle valutazioni settimanali dipendono le limitazioni in atto e prorogate dal Decreto Natale
Decreto Natale, le limitazioni ad hoc
“Stiamo evitando un lockdown generalizzato come quello di primavera – ha ricordato il premier Giuseppe Conte e non possiamo abbassare la guardia. Se affrontassimo con le misure proprie delle aree gialle avremmo un’impennata nei contagi e noi dobbiamo scongiurare il rischio di una terza ondata”. Ecco perché è stato messo in atto il piano di limitazioni agli spostamenti. Nel Decreto Natale è previsto che:- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 vige il divieto di spostamento tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
- il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, aad eccezione di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
- sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione;
- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.
Le novità nel Decreto Natale
Il 7 gennaio riprende la didattica in presenza nelle scuole superiori nella misura del 75%, ma sarà attivato un tavolo tecnico con le Regioni e con i ministeri per un protocollo condiviso dedicato a questo delicato passaggio per il ritorno ad una pseudo normalità delle attività scolastiche. “In area gialla i ristoranti saranno aperti come previsto dall’ultimo Dpcm – ha ricordato Conte, che sui festeggiamenti in casa per il Natale è stato molto chiaro -. In un sistema liberal democratico non possiamo entrare nelle case delle persone, ecco perché raccomandiamo fortemente di non ricevere a casa persone non conviventi. Gli alberghi invece non potranno organizzare i veglioni: solo servizio in camera il 31 gennaio”. “Non vogliamo limitare lo shopping – ha osservato il premier Conte – ed anche per questo, per sostenere le attività commerciali abbiamo deciso di far partire da subito il piano Italia Cashless (del quale fa parte il Cashback in partenza l’8 dicembre ndr ). Il rimborso ad personam può arrivare fino a 150 euro. Ora dobbiamo favorire gli esercizi di prossimità. “Dobbiamo attendere il piano dei vaccini e le cure monoclonali. Sarà un Natale diverso dagli altri – ha concluso il Presidente del Consiglio – ma non meno autentico”.Non solo Dl 2 dicembre: gli ultimi provvedimenti del CdM
Il Consiglio dei Ministri n.82 ha approvato altri importanti provvedimenti:- Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi il 28 novembre 2020 nel territorio del comune di Bitti, in provincia di Nuoro. Per l’attuazione dei primi interventi di protezione civile, a seguito della valutazione speditiva svolta e sulla base dei dati forniti dalla regione, il governo ha stanziato 2 milioni di euro a carico del Fondo per le emergenze nazionali. All’esito di ulteriori approfondimenti potrà essere proposta una seconda delibera per il completamento delle attività emergenziali o per la riduzione del rischio residuo.
- Proroga, per 12 mesi, dello stato di emergenza già dichiarato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi dal 14 ottobre all’8 novembre 2019 nel territorio della città metropolitana di Genova e delle province di Savona e di La Spezia.
- Proroga, per 12 mesi, dello stato di emergenza già dichiarato nel territorio del comune di Alessandria interessato dagli eventi meteorologici verificatisi dal 19 al 22 ottobre 2019 e nei territori colpiti delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto interessati dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel mese di novembre 2019.

