Inquinamento
A Milano il riscaldamento si accenderà il 3 novembre. L’ordinanza del Sindaco Sala seguita anche da altri Comuni
L'ordinanza firmata a Palazzo Marino andrà a posticipare ulteriormente l'accensione degli impianti di riscaldamento ad uso civile al 3 novembre 2022. Stessa strategia è stata anche seguita da altri Sindaci
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Fa caldo e bisogna risparmiare. Con ben due ordinanze il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha deciso di far slittare ancora l’accensione del riscaldamento civile al 3 novembre 2022.
Il contenuto della prima ordinanza
Le belle giornate che stanno accompagnando la fine del mese di ottobre, l’aumento del Pm10 nell’aria e il bisogno di ridurre i consumi di energia, hanno spinto il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala, in un primo momento, a firmare un’ordinanza per posticipare l’accensione del riscaldamento al 29 ottobre. Tale disposizione però non si applicherà agli:- ospedali;
- cliniche;
- case di cura e ricovero per azioni e minori;
- strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali;
- scuole materne, asili nido;
- piscine, saune;
- edifici adibiti ad attività industriali e artigianali.
La seconda ordinanza del Sindaco Sala
Subito dopo alcuni giorni è stata pubblicata sul sito del Comune di Milano l’ordinanza del sindaco, Giuseppe Sala, che posticipa al 3 novembre l’accensione dei riscaldamenti in città, grazie al perdurare delle temperature sopra la media stagionale. La data di spegnimento degli impianti viene confermata invece al 7 aprile 2023. Anche in questo caso l’ordinanza è pensata anche per tutelare la qualità dell’aria di Milano. Il posticipo dell’accensione degli impianti di riscaldamento non è previsto per ospedali, cliniche, case di cura e ricovero per azioni e minori, nonché alle strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali. Esentate anche le scuole materne, asili nido oltre a piscine, saune. Esonerati anche gli impianti termici che utilizzano sistemi di riscaldamento a pannelli radianti incassati nell’opera muraria e gli impianti di riscaldamento non alimentati a gas. Esonerati anche gli impianti termici che utilizzano sistemi di riscaldamento a pannelli radianti incassati nell’opera muraria e gli impianti di riscaldamento non alimentati a gas.Il riferimento al “Decreto Energia”
Ricordiamo che il Decreto Energia del Ministro Cingolani firmato poche settimane fa ha introdotto nuovi limiti e orari per l’utilizzo del riscaldamento in tutta Italia. Ebbene, proprio per ridurre il forte inquinamento, la stringente necessità di ridurre i consumi e il caldo che ha investito la città di Milano negli ultimi giorni hanno spinto il Sindaco di Milano, Beppe Sala, a firmare una nuova ordinanza per far si che l’accensione dei termosifoni sia posticipata al 29 ottobre in tutto il capoluogo lombardo. Con le nuove regole contenute dal Decreto Energia:- il periodo di accensione degli impianti è ridotto di un’ora al giorno;
- il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio;
- i valori di temperatura dell’aria sono ridotti di 1° C.
Ordinanza riscaldamento e limiti imposti dal Piano nazionale di contenimento dei consumi
Ricordiamo che il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, oltre ad individuare una serie di misure, fa un elenco dei comportamenti “da promuovere”. Tra questi il testo del ministero riporta:- la riduzione della temperatura e della durata delle docce;
- l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo;
- l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione;
- la riduzione del tempo di accensione del forno;
- l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico;
- il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione;
- lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine.
Le prime reazioni all’ordinanza riscaldamento
Positive le prime reazioni. “Bene l’ordinanza del sindaco di Milano, indirettamente è una misura che, non obbligando i condomini all’accensione del riscaldamento, serve anche se in minima parte a contenere i costi altissimi delle spese condominiali“. A dirlo è Leonardo Caruso, presidente Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali) Milano, che ha rilasciato una dichiarazione sulla decisione presa del Sindaco di Milano Beppe Sala. Caruso, ha colto anche l’occasione per ricordare che in questi giorni “i cittadini stanno ricevendo il conguaglio delle spese condominiali, costi davvero insostenibili che sono aumentati del 300%, per i quali chiediamo un intervento immediato tra le prime azioni del nuovo Governo, in modo da scongiurare una gravissima crisi sociale”.Gli altri Comuni che hanno posticipato l’accensione del riscaldamento
A stretto giro, vista anche il perdurare delle condizioni climatiche favorevoli, molti altri Comuni del Nord, hanno seguito l’esempio del Sindaco Sala. Ecco l’elenco degli altri Comuni, che hanno deciso di posticipare l’accensione del riscaldamento.- Bergamo, Cremona, Varese: si aspetterà il 31 ottobre per l’accensione;
- Torino : accensione posticipata dal 22 ottobre al 29 ottobre;
- Bologna: ha predisposto il rinvio al 2 novembre;
- Verona: rinvio fino al 2 novembre;
- Pordenone accenderà a partire dal 28 ottobre.


