Earth Day 2021: l’Ue pronta a tagliare le emissioni del 55% entro il 2035
Una Giornata Mondiale della Terra, la numero 51, da ‘festeggiare’ ancora una volta chiusi nelle proprie case causa emergenza Covid. E con i consumi energetici dati, a seconda di studi diversi, in incremento o decremento. Ma oggi, per questo Earth Day 2021, l’idea è di avere fiducia, perché come evidenziato dal Direttore scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini c’è “l’auspicio di un netto cambio di marcia nella lotta climatica. L’annuncio di un deciso rafforzamento degli impegni Usa al 2030 (dal 27% di riduzione rispetto al 2005 di Obama ad un valore che potrebbe arrivare al 50%) nell’incontro virtuale di 40 capi di Stato organizzato da Biden, si coniuga con la formalizzazione dell’impegno della UE di ridurre del 55% le emissioni rispetto al 1990. E novità potrebbero arrivare anche dalla Cina, con il presidente cinese Xi che dovrebbe fare un importante discorso. Insomma, cinque anni dopo la firma dell’Accordo di Parigi, la corsa a ridurre le emissioni mondiali potrebbe finalmente iniziare”.
Joe Biden per l’Earth Day 2021
Intanto oggi, 22 aprile, Earth Day 2021, i grandi della Terra hanno un tema cardine sul quale ragionare: Restore Our Earth. E lo faranno alle 18.00 (ora italiana) si ritroveranno, online su earthday.org, con una diretta disponibile sul canale dedicato di Youtube.
“Ripariamo la nostra Terra” è un summit virtuale sul clima con 40 capi di stato e di governo, indetto dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Fra gli invitati, i “grandi della Terra” fra cui ci sono i 17 Paesi responsabili dell’80% delle emissioni di gas serra. Il cambiamento climatico è il filo multicolore che lega i diversi Stati che guardano al 2030 per abbassare il tasso di inquinamento e al 2050 per azzerarlo.
Earth Day 2021: il ruolo dell’Italia
“In un Pianeta sempre più affollato – spiega il Ministro dell’Ambiente, Roberto Cingolani – dove troppe persone ancora non hanno cibo a sufficienza, non dispongono di energia elettrica e non hanno accesso all’acqua potabile, si lavora per garantire a tutti una vita dignitosa nel rispetto dell’ambiente”.
Un anno cruciale, spiega il Ministro, in cui l’Italia, partner del Regno Unito, si impone sulla scena globale con l’organizzazione della COP 26 di Glasgow, la conferenza Onu sui cambiamenti climatici. L’Italia quest’anno presiede anche il G20, assumendo un ruolo di primissimo piano sul terreno climatico-ambientale internazionale, e lavorando a importanti sinergie per puntare a conseguire risultati ambiziosi.
Una discussione sul futuro del Pianeta non può svolgersi senza la partecipazione e il contributo dei giovani, per questo motivo è nato “Youth4Climate”, l’evento che precede la Pre COP 26 di Milano. Giovani attivisti, selezionati tra le principali organizzazioni e movimenti di tutto il mondo, presenteranno le loro proposte, maturate in una serie di incontri assieme a figure di alto profilo istituzionale, che alimenteranno i negoziati di PRE-COP e COP.
Europa protagonista del cambiamento climatico. Ma da sola non può farcela
Earth Day 2021 segna già un primo, importante risultato. La decisione dell’Unione Europa di tagliare le emissioni del 55% entro il 2035. Una scelta che attesta l’Europa come continente leader nella battaglia contro i cambiamenti climatici.
“Come Europa – afferma il Ministro – siamo stati i primi a badare seriamente al problema, ma l‘Europa da sola produce circa il 10% dei gas climalteranti. Ciò significa che, anche se ci impegniamo e facciamo grandissimi sacrifici per diventare emissioni zero al 2050, il nostro sforzo potrebbe essere annullato da qualche grande Paese che non fa altrettanto”.
Serve quindi una maggiore e pervasiva “consapevolezza internazionale, e capire che occorre uno sforzo di squadra – conclude Cingolani. – La pandemia ha contribuito a farci avere la coscienza diffusa che quando c’è un grande problema, questo non è solo di un Paese“.


