Fattura elettronica, un anno è già passato
Un anno di fattura elettronica è andato, e quasi non ce ne siamo resi conto. E dall’Agenzia delle Entrate arriva un avviso importante. È possibile aderire al servizio di consultazione e acquisizione delle proprie fatture elettroniche fino al 29 febbraio 2020. Il nuovo termine è stabilito da un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, che amplia la finestra temporale precedentemente prevista (1° luglio-20 dicembre 2019).
I numeri della fattura elettronica
Numeri importanti per i primi 12 mesi della fattura elettronica made in Italy.Il Sistema di interscambio (Sdi) dell’Agenzia delle Entrate, gestito da Sogei, ha superato la soglia dei 2 miliardi di documenti elettronici, con una media di 5,5 milioni di file inviati al giorno.
Nel corso del 2019, il processo ha implementato un’ulteriore tappa. Dal primo luglio, infatti, è diventato obbligatorio per i soggetti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro anche lo scontrino elettronico, che dal primo gennaio è esteso a tutti i commercianti.
Fattura elettronica, più tempo per decidere
Questi altri due mesi possono essere utili per valutare se aderire o meno al servizio di consultazione delle e-fatture, disponibile sul portale Fatture e corrispettivi. Gli operatori Iva o i loro
Una scelta dovuta quella dell’Agenzia delle Entrate, per completare gli interventi tecnici necessari al recepimento delle modifiche introdotte dal collegato fiscale alla Legge di bilancio 2020 (Dl n. 124/2019) e per consentire inoltre ai contribuenti di avere più tempo per aderire al servizio, il provvedimento di oggi porta al 29 febbraio 2020 il termine ultimo per effettuare la scelta. Gli operatori Iva possono comunicare l’adesione anche tramite un intermediario appositamente delegato al servizio di consultazione.
Arriva lo scontrino elettronico
Intanto sul fronte dei grandi consumi l’Agenzia delle Entrate ha varato lo scontrino elettronico, operativo dal primo gennaio 2020 per tutti i commercianti. Ma naturalmente sono già ampiamente previsti sei mesi di ‘ambientamento’. E quindi le prime sanzioni dovrebbero scattare a luglio 2020. Nei fatti per il consumatore dovrebbe cambiare poco con lo scontrino elettronico. Sarà rilasciato in via telematica, con un invio via mail o ancora cartacea. Sarà un documento di acquisto, un promemoria utile per far valere garanzie o resi. Ma non sarà più uno scontrino fiscale. Il vero impegno è per i commercianti, che dovranno adeguare registratori di cassa e inviare le comunicazioni fiscali all’Agenzia delle Entrate quotidianamente. Per loro è previsto un credito fiscale di 250 euro per il cambio del registratore di cassa.
Aggiornato al 13.01.2020
