Innovazione

All’Italia il premio per il miglior progetto di ingegneria under 35

È italiano il miglior Future Leader under 35 in Europa, premio assegnato dall’EFCA, fondazione europea che raccoglie 29 associazioni di consulenza ingegneristica e di cui l’OICE è membro fondatore
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All’Italia il premio per il miglior progetto di ingegneria under 35
È italiano il miglior “Future Leader” under 35 in Europa, premio prestigioso assegnato dall’EFCA (Federazione Europea delle Associazioni di ingegneria e consulenza), fondazione europea che raccoglie 29 associazioni di consulenza ingegneristica e di cui l’OICE è membro fondatore. Si tratta di Federico Foria, trentaduenne di Pomigliano d’Arco, brillante ingegnere responsabile dell’area Geotecnica, Geologia e Idraulica e della Ricerca & Sviluppo di ETS, società italiana di ingegneria civile fondata nel 2005 con sede a Latina, Roma e Milano e oggi società leader nella progettazione e realizzazione di infrastrutture ferroviarie e stradali, con un occhio rivolto alla salvaguardia dell’ambiente e il minimo impatto con la circolazione su rotaie e strade.

Future Leader, un progetto per migliorare una linea ferroviaria strategica per la Liguria

Foria si è aggiudicato il primo premio grazie ad un progetto innovativo, complesso e avanguardistico di gestione, monitoraggio e manutenzione di una infrastruttura molto importante del nostro paese, la ferrovia Andora – San Lorenzo. La ferrovia Andora – San Lorenzo è una strategica linea ferroviaria presente lungo l’asse Genova – Ventimiglia e che collega la Liguria al sud della Francia. Si tratta di una linea relativamente nuova e che sorge in contesto orografico molto complesso, come usuale in Liguria. Concluso nel 2016, si sviluppa per circa 19 km di cui 15 in galleria e rappresenta la variante a monte rispetto alla linea esistente costiera a binario unico. Lo spostamento della linea più a monte, preventivato già dagli inizi degli anni 2000 per migliorare la percorrenza sulla tratta, ha consentito di ridurre i tempi di viaggio di 15 minuti grazie ad un tracciato più rettilineo e ha aumentato la capacità di traffico ferroviario rispetto alla linea esistente. Inoltre, sono state realizzate tre nuove e moderne stazioni (Andora, Diano e Imperia), posizionate fuori dai centri abitati e conformi agli standard più moderni di sicurezza, fruibilità e accessibilità. Si è scelto di posizionare la ferrovia a monte nella tratta tra Andora e San Lorenzo perché zona più idonea non esposta a erosione marina e a rischi idrogeologici. Grandissima soddisfazione quindi per l’OICE e per l’Italia, per il conseguimento del premio, che ha trionfato sui candidati di Finlandia e Danimarca, al secondo e terzo posto. All’Italia anche due Menzioni d’onore per Cecilia Pecoraro e  Ilaria D’ Amore, rispettivamente di Artelia e Italferr. La prima per il progetto del NOC – National Oil Company – di Benghazi, in Libia e la seconda per l’Alta Velocità sulla Salerno Reggio Calabria.

La risoluzione delle criticità sui binari

Nei mesi scorsi il titolare della rete RFI ha espresso la necessità di una valutazione rapida e affidabile circa le condizioni di rivestimento delle gallerie della linea ferroviaria col fine di progettarne e pianificarne la manutenzione. Ed è qui che si inserisce il progetto vincente di Federico Foria, reso ancora più complesso da stringenti paletti da rispettare. La linea, estesa per lo più in galleria, è di difficile ispezione ed è possibile pianificarne i lavori solamente con brevi interruzioni notturne. Inoltre, erano necessari quanti più dati oggettivi e precisi, come informazioni su crepe e infiltrazioni d’acqua, per velocizzare il lavoro di tutte le parti coinvolte, dai progettisti ai collaudatori. Federico Foria e ETS hanno superato questi problemi tramite un approccio innovativo e digitale utilizzando due strumenti dal nome ARCHITA e MIRET. MIRET (Direzione and Identification of the Risk for Existing Tunnels) è un insieme di procedure, sia a larga che a piccola scala, che si pone l’obiettivo di definire il rischio delle gallerie esistenti in modo chiaro, oggettivo e ripetibile, raccogliendo informazioni da integrare in un protocollo di gestione dell’infrastruttura e dei relativi piani di intervento. MIRET quindi è una metodologia, un processo e una tecnologia per la digitalizzazione, la progettazione e la gestione, digitale e integrata, di gallerie esistenti su tratti stradali e ferroviari. Un protocollo gestionale dinamico e adattivo, con il quale definire un rischio pre e post-intervento e che fornisce al committente un dato oggettivo con il quale conoscere e programmare determinati interventi.
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