Vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, istituita la Cabina di coordinamento
La Presidenza del Consiglio dei ministri, tramite il Dipartimento “Casa Italia”, ha emanato il decreto 7 febbraio 2024, che istituisce, presso la stessa Presidenza del Consiglio dei ministri, la Cabina di coordinamento delle politiche attive per la riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici.
La Cabina è presieduta congiuntamente dal Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Capo del Dipartimento “Casa Italia” della Presidenza del Consiglio dei ministri, e composta inoltre da rappresentanti di:
- Ministero dell’economia e delle finanze;
- Ministero della giustizia;
- Ministero dell’interno;
- Ministero della difesa;
- Ministero della cultura;
- Ministero dell’istruzione e del merito;
- Ministero dell’università e della ricerca;
- Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
- Ministero della salute;
- Agenzia del demanio;
- Conferenza delle regioni e delle province autonome;
- Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci);
- Unione delle province d’Italia (Upi).
Vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, come funziona la Cabina di coordinamento
I componenti della Cabina non riceveranno compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati, e dovranno impegnarsi a mantenere la massima riservatezza sui dati e le informazioni di cui verranno a conoscenza, a qualsiasi titolo, nell’esercizio delle proprie funzioni, come specificato al comma 6 dell’art. 3 del decreto.
La Cabina ha il compito principale di proporre al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare un programma di mitigazione strutturale della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, utilizzando il Fondo istituito con la legge di Bilancio 2024 (legge n. 213 del 30 dicembre 2023) con una dotazione pari a 45 milioni di euro per l’anno 2024 e a 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026, 2027 e 2028, individuando le priorità di intervento, i soggetti responsabili degli interventi, il quadro finanziario, le modalità di monitoraggio sullo stato di attuazione e le modalità di revoca dei finanziamenti.