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Tunnel subalveo e ingegneria civile: il caso delle Isole Fær Øer

L’“Eysturoy” è il secondo tunnel subalveo più lungo al mondo. Situato nelle Isole Faroe, a seguire vi proponiamo un report tecnologico della realizzazione
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Tunnel subalveo e ingegneria civile: il caso delle Isole Fær Øer
“Eysturoy” è il nome del nuovo tunnel subalveo di tipo stradale che collega la capitale delle Isole Fær Øer, Tórshavn, al comune di Runavík, situato nella baia del fiordo Skálafjørður. La lunghezza complessiva di 11,238 km del tracciato lo pone al secondo posto mondiale tra i tunnel sottomarini stradali, inferiore solo al tunnel Ryfast sito tra le aree di Stavanger e Solbakk, in Norvegia. La sua realizzazione comporta un significativo risparmio in termini di percorrenza per la popolazione locale, passando dai 55 km pre-opera agli attuali 17 km per la tratta sopra citata. Parte di un più ampio progetto decennale lanciato dal governo nel 2014 per lo sviluppo regionale basato anche sul trasporto veicolare, tale tunnel è stato inaugurato lo scorso 19 Dicembre. A seguire, un report tecnologico e strutturale dell’infrastruttura isolana.

tunnel Eysturoy – tracciato – courtesy www.estunlar.fo

Dati tecnici del tunnel “Eysturoy”

Il tunnel subalveo “Eysturoy”, localizzato tra le isole Streymoy ed Eysturoy, è parte di una coppia di tunnel voluta per iniziativa del governo delle Isole Fær Øer nel 2014, ribadita nel 2016. Il tunnel tra le isole Streymoy e Sandoy, denominato “Sandoy”, è anch’esso parte di questo più ampio progetto di miglioramento dei collegamenti viari nelle 18 isole vulcaniche che compongono l’arcipelago situato nell’oceano Atlantico del Nord. Quest’ultimo è in previsione di essere completato entro il 2023, data che sancirà il collegamento via terra di circa il 70% della popolazione locale. In totale, le Isole Fær Øer contano già di 2 tunnel sottomarini attualmente in funzione, realizzati a partire dall’inizio degli anni 2000: Vágatunnilin (4,9 km, 2002) e Norðoyatunnilin (6,2 km, 2006). Composto di 2 corsie e con una velocità massima operativa pari ad 80 km/h, il tracciato veicolare si situa ad una profondità massima di -189 m rispetto al pelo libero delle acque dell’oceano. Questi include, inoltre, una rotatoria veicolare a gestione del traffico, localizzata a circa metà della baia ad una profondità di -72,6 m. Essa si configura come la prima rotonda subalvea al mondo, a detta del report curato dalla BBC l’8 Dicembre scorso.

Tre rami viari

Di dimensioni pari a 10,25 m nella sezione trasversale e a 11.238 m in quella longitudinale, come affermato in precedenza, il tunnel subalveo si compone di 3 rami viari. Il primo di essi misura precisamente 2,153 km, rilevati dalla strada principale di Rókini (Saltnes) alla citata rotonda. Mentre il secondo registra una di 1,625 km, pari alla distanza da Sjógv (Strendur) alla rotonda. Infine, il tratto principale che congiunge la rotonda al capoluogo Tórshavn possiede una lunghezza di 7,46 km, riemergendo poi nelle prossimità del villaggio di Hvítanes. L’elevazione massima del tracciato del tunnel “Eysturoy”, invece, è pari a +21,6 m rispetto al livello delle acque marine.

tunnel Eysturoy – rotatoria – courtesy NCC

Inizio/fine lavori del tunnel subalveo

Prima di procedere con i lavori, vennero condotte indagini geotecniche al fine di studiare la meccanica del sottosuolo esistente in loco, anche mediante la conduzione di carotaggi nei pressi di Kaldbaksnes. A seguito di tali saggi, il tunnel feringio “Eysturoy” celebrò l’inizio lavori il 21 Febbraio 2017 con l’avvio combinato delle perforazioni ad esplosioni controllate (tecnica di scavo drill & blast) a Strondar, conclusesi l’11 Dicembre del medesimo anno. Le esplosioni avvennero con una media di circa 3 al giorno, cosa che permise un avanzamento della sezione in tunnel di circa 6 m al giorno. A causa della scarsa coerenza delle rocce rivenute in situ, il tunnel richiese un quantitativo di malta per iniezione considerevolmente maggiore di quella tipica adottata negli altri tunnel isolani, pari a 7.500 tonnellate per il consolidamento della sezione longitudinale. A Hvítanes, invece, queste vennero intraprese il 27 Aprile 2017. La società di costruzione incaricata della realizzazione dell’opera fu la svedese NCC AB, già autrice del celebre Turning Torso a Malmö su progetto di Santiago Calatrava. Inoltre, strade di collegamento all’infrastruttura vennero appositamente realizzate sia a Skálafjørður che a Hvítanes quali opere complementari ed accessorie, al fine di connetterla alla rete veicolare attualmente in esercizio. Al fine di aumentare la sicurezza di percorrenza del tracciato, nessuna pendenza nel tunnel “Eysturoy” è stata progettata per essere maggiore del 5%.

tunnel Eysturoy – imbocco – courtesy www.guidetofaroeislands.fo

La gestione in esercizio del tunnel “Eysturoy” e una curiosità

L’inaugurazione dell’opera è avvenuta il 19 Dicembre 2020, a causa di alcuni ritardi dovuti all’eccezionalità della situazione pandemica in corso. Il costo totale è stimato essere di 134,4 milioni di euro, al tasso di cambio odierno. A rientro della cifra erogata per la sua realizzazione, gli utenti sono chiamati al versamento di un pedaggio compreso tra 10 e 23,5 euro per l’utilizzo dell’infrastruttura veicolare, a seconda del peso del veicolo, delle tratte di percorrenza e delle convenzioni dettate da abbonamenti. I transiti giornalieri sono stimati essere circa 6.000. Ciò venne stabilito dalla P/F Eystur- og Sandoyartunlar (EST), società partecipata del Ministero dei Trasporti faroese la quale possiede e gestisce sia il presente tunnel subalveo, sia il già citato “Sandoy”. Infine, una nota artistica a compendio. La rotatoria carrabile del tunnel “Eysturoy” espone l’opera dell’artista faroese Tróndur Patursson, lunga 80 metri, la quale abbina figure umane metalliche a giochi di luce artificiale appositamente studiati. L’ossidazione potrà agire sul metallo adoperato nell’installazione, offrendo visioni cangianti delle sagome raffiguranti gli interpreti di una tipica danza locale.

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