A San Bernardino parte la prima tratta ferroviaria a idrogeno degli Stati Uniti

Nel 2024, gli Stati Uniti hanno lanciato a San Bernardino il loro primo treno a idrogeno, segnando un passo significativo verso una mobilità ferroviaria più sostenibile e a basse emissioni. La San Bernardino County Transportation Authority (SBTA) ha messo in funzione sulla tratta convogli mossi dalla versione “zero emissioni” della locomotiva FLIRT H2, progettata e prodotta dalla multinazionale svizzera Stadler.
L’introduzione di questa nuova tipologia di treno rappresenta una svolta importante per il futuro dei trasporti negli Stati Uniti, che possono indicare la strada a molti altri Paesi. A differenza dell’Europa, l’estesissimo territorio nazionale, in sui si è sempre privilegiato il trasporto privato in automobile, è infatti servito solo in piccola percentuale da una rete ferroviaria elettrificata. Il trasporto su rotaia di passeggeri e merci è storicamente affidato a motori alimentati con combustibili fossili, principalmente diesel, per i minori costi portati dalla minore infrastrutturazione e la maggiore flessibilità.
Treno a idrogeno negli Usa: 15 km lungo l’Arrow Corridor
Il treno nasce per viaggiare lungo l’Arrow Corridor, seguendo una piccola linea di circa 15 km che unisce le città di Redlands e San Bernardino. È destinato a trasportare poco meno di 500 passeggeri al giorno che nei fine settimana arrivano a oltre 6.400. Molte sono quindi le speranze riposte in questa piccola linea che si spera possa aprire, partendo dalla California, la strada alla diffusione dei treni alimentati da energia pulita.
L’azienda svizzera ha battuto un primo record la primavera scorsa in Colorado, al termine di un lungo periodo di test iniziati in Europa. La pista di prova di Pueblo ha visto un convoglio con locomotiva FLIRT H2 alimentata a idrogeno compiere un viaggio ininterrotto di 2.803 km. Si è trattato della nuova versione di un modello progettato per il trasporto passeggeri che è riuscito a viaggiare senza fermarsi per rifornimenti o ricarica per 46 ore consecutive.
La Zero Emission Multiple Unit
Da qui a San Bernardino il passo è stato relativamente breve. Il contratto tra la SBTA e la Stadler viene stipulato nel 2019. Cuore della locomotiva è la tecnologica Zero-Emission Multiple Unit (ZEMU). Utilizza un sistema ibrido di celle a combustibile a idrogeno e batterie per alimentare il movimento del treno sulle rotaie attraverso la carica delle batterie di trazione agli ioni di litio e tutti suoi sistemi di bordo. L’elettricità è prodotta dalla conversione dell’idrogeno, che accelera e frena il convoglio immagazzinando l’energia cinetica nelle batterie durante le frenate. L’idrogeno viene prodotto dall’acqua tramite elettrolisi con il vapore acqueo come unico sottoprodotto, mentre l’elettricità viene conservata direttamente sul treno all’interno di serbatoi. Il treno ha capacità di trasporto di 116 passeggeri e una velocità massima di 127 km/h, con tempo di rifornimento inferiore a mezz’ora.
I vagoni e la locomotiva, con struttura in alluminio, sono stati sviluppati partendo da una base che ha dovuto essere adattata alla circolazione sull’infrastruttura esistente. Il progetto della carrozzeria, la cui leggerezza favorisce minori consumi, ha dovuto essere approvato dai severi regolamenti californiani e dai loro standard di sicurezza per le collisioni frontali.
L’attivazione in California della prima linea ferroviaria a idrogeno, e la dimostrazione concreta delle sue potenzialità nonostante i limiti, è un progetto chiave anche in ottica olimpica, ma non solo. La Greater Los Angeles si sta infatti da anni preparando per le Olimpiadi 2028, che si vogliono sempre più sostenibili e senza automobili, mentre tutta la California sta lavorando per raggiungere nel 2045 l’obiettivo di neutralità carbonica.
In corsa verso la decarbonizzazione del settore ferroviario
La svizzera Stadler non è la sola realtà produttiva impegnata in questa corsa volta a decarbonizzare il settore ferroviario, ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e contrastare le emissioni di gas serra. Anche la francese Alstom ha raggiunto traguardi miliari, prima sperimentandoli in Europa, in Austria e Germania, ed esportandoli successivamente in Nord America.
Ha progettato, testato e messo in commercio nel 2018 il Coradia iLint, che negli otto Paesi europei in cui è operativo ha percorso, secondo i dati forniti dalla multinazionale, oltre 220.000 km. In Nord America, nello stato canadese del Québec, il Coradia iLint nel 2023 ha dimostrato il trasporto di oltre 10.000 passeggeri in più di 130 viaggi lungo 10.660 km e il risparmio di 8.400 litri di gasolio e la mancata emissione di 22 tonnellate di anidride carbonica.